E’ un Grifo disarmante

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bisoli_urla“Disarmante”. E’ questo l’aggettivo che ci viene subito in mente nel dover commentare la prestazione dei grifoni contro il Crotone nel caldo pomeriggio del “Curi”. Un pareggio casalingo disarmante, appunto, arrivato contro una squadra modesta, anche se determinatissima, costretta in inferiorità numerica per un’ora di gioco. E “disarmanti”, non ce ne voglia il tecnico di Porretta, ci sono sembrate anche alcune dichiarazioni del dopo gara di Bisoli, che ha parlato di miglior prestazione della stagione del Perugia, riferendosi al primo tempo. Se arrivare al tiro in porta in una sola occasione, la punizione centrale di Belmonte, rappresenta una bella prestazione, ci sarebbe da preoccuparsi seriamente per il futuro del Grifo. La prima frazione di gara dei grifoni, se ha meritato la sufficienza in determinazione e condizione atletica, ha evidenziato al tempo stesso le enormi difficoltà nel trovare la porta. Nel secondo tempo, poi, un allarmante calo di ritmo e di concentrazione, soprattutto dei due mediani, ha acuito questa difficoltà. Le tre mezze punte si sono appiattite a ridosso di Ardemagni, con il Crotone che, in inferiorità numerica, si difendeva sulla linea della propria area di rigore senza eccessivi affanni, riducendo gli spazi di manovra dei grifoni che raramente hanno cercato la linea di fondo per poter servire palloni decenti ad un Ardemagni costretto a giocare quasi sempre spalle alla porta. E’ mancato anche nel finale quel furioso assalto alla baionetta che una squadra in superiorità numerica di solito mette, con una difesa che non si è mai scoperta, rimasta a fronteggiare gli evanescenti tentativi di ripartenza dei calabresi. A nostro parere, pur di arrivare a vincere le partite, nel finale occorrerebbe anche rischiare qualcosa. Disarmante è anche l’insistenza nel far giocare alcune pedine fuori ruolo, Rossi, Lanzafame e Di Carmine su tutti, pur di insistere su un 4-2-3-1 dispendioso e fin qui poco redditizio. Disarmante, al tempo stesso, il fatto che la società anche quest’anno abbia dato in mano al tecnico di turno, una rosa incompleta, mancano assolutamente almeno un centrocampista ed un’altra punta vera di ruolo che possa dare una mano o sostituire Ardemagni in alcune circostanze. Del disarmante spettacolo che offre la squadra se n’è accorto anche il pubblico. Rispetto all’anno scorso mancano nel totale delle prime due gare circa settemila spettatori (diciannovemila contro ventiseimila). Se è pur vero che Como e Crotone non avevano il richiamo di Bologna e Catania dello scorso anno è però evidente come con lo stesso Crotone, nella scorsa stagione, nonostante una giornata caratterizzata da un vento fortissimo, che influì anche sulla partita, ci fossero undicimila spettatori, duemila in più dei novemila di ieri. Tutto questo quando all’orizzonte si profilano tre gare da brividi: martedì la difficilissima trasferta a Spezia, sabato la delicata gara interna col Cesena e l’altro lunedì la lunga e insidiosa trasferta di Trapani.

Danilo Tedeschini