Giannitti: “Obiettivo salvezza non è un limite”

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L'attaccante del Lecce vicino a vestire biancorosso. Giannitti vigile su Ndoj e Cavion

Giannitti: “Obiettivo salvezza non è un limite”. Il direttore sportivo del Perugia: “Presi più giocatori a centrocampo per non abbassare l’asticella”

 

A due giorni dalla chiusura della sessione estiva di calciomercato, ha parlato in conferenza stampa il direttore sportivo del Perugia Marco Giannitti. Queste le dichiarazioni del dirigente di Nettuno.

“Oggi non voglio fare la solita conferenza stampa post mercato con l’elenco dei giocatori ceduti e acquistati – esordisce così Giannitti – Voglio fare un discorso più ampio. Il Progetto Perugia è nato ad Agosto dell’anno scorso ed è un progetto di rinascita, di orgoglio, di appartenenza, di rispetto ed onore per questa società e il suo blasone.

Il primo step l’abbiamo raggiunto a maggio, e forse è stato quello più difficile e più rischioso, ma l’abbiamo portato a casa perché ci abbiamo creduto con forza, tutti. Il Perugia è di nuovo in serie B, in un campionato importante e di grande visibilità. A distanza di un solo anno, ritroviamo una serie B totalmente diversa, più difficile e competitiva rispetto a quella che abbiamo conosciuto nel passato. Si tratterà di una A2 più che di un campionato di seconda serie.

Il secondo step del progetto Perugia è quello di mantenere la categoria. Per noi mantenere la categoria significa molto più di salvarci. Significa lavorare seguendo un percorso di crescita, significa scendere in campo ogni sabato, a prescindere dall’avversario, per portare a casa il massimo del risultato e per far divertire i nostri tifosi.

L’obiettivo della salvezza non va visto quindi come un limite ma come un punto di ripartenza intorno al quale costruire una squadra, un’identità di gioco e le prospettive per obiettivi futuri più ambiziosi.

Un direttore non è mai soddisfatto al 100 %, anche se abbiamo raggiunto quasi tutti gli obiettivi prefissati. Non ho rimpianti né sono contento: l’unica cosa che conta sono le vittorie che solo l’unica medicina per far tornare entusiasmo.

Ci sono tanti giovani debuttanti. Con questo gioco avevamo bisogno di più giocatori a centrocampo; abbiamo cercato di non abbassare l’asticella quando l’allenatore farà i cambi. Abbiamo scelto anche giocatori duttili che possano permettere di cambiare sul piano tattico.

Tutti i nuovi arrivati hanno svolto la preparazione ad eccezione di De Luca che ha avuto un piccolo problema che risolverà a breve, in due/tre giorni”.

Nicolò Brillo