Giunti story: cronaca di una continua “metamorfosi”

2234
Dici Palermo e ripensi al '93... La rimonta nel finale dei siciliani in C1 quasi precluse le speranze di promozione. Ma lo scorso anno Di Carmine fece male ai rosanero
foto: fantagazzetta.com
 

Augurandogli ogni tipo di bene possibile, non possiamo sapere se la “nuova vita” del Giunti allenatore del Grifo possa avere le stesse gioie e soddisfazioni della carriera del Giunti giocatore maturata nella lunga esperienza perugina. Dando però uno sguardo veloce e neanche troppo approfondito alla vita sportiva di “Chico”, il minimo comune denominatore può essere racchiuso nella parola “metamorfosi”. Federico Giunti, l’approdo a Perugia nell’ormai lontano 1991, se l’è guadagnato dopo quattro anni di gavetta tra le fila del Città di Castello nel dilettantismo umbro, culminata con la vittoria del campionato di promozione. Da giovane semi-sconosciuto che per la prima volta si affacciava al professionismo in Serie C, anno dopo anno Giunti si è innalzato quasi a bandiera della formazione biancorossa (fino a diventarne capitano) dopo ben sei anni di militanza con il Grifo sul petto (una cosa non da tutti se poi si considerano anche le vicissitudini del calcio moderno). Da centrocampista con qualità offensive spiccate, è stato poi rimodellato da Giovanni Galeone nella posizione di regista unico davanti alla difesa, nella quale è stato quasi un vero e proprio pionere in grado di tracciare poi il solco della carriera di un certo Andrea Pirlo. Da giocatore “un po’ lunatico”, come lo definì inizialmente mister Galeone a causa di una sorta di presunto ‘vittimismo’ in campo, divenne poi giocatore “in grado di unire qualità a quantità, carisma ed esperienza”, come invece lo ribatizzò successivamente Carlo Mazzone. L’auspicio che possiamo rivolgergli è che a Perugia possa compiere l’ennesima “mezza rivoluzione” della sua carriera, ovvero da mister per certi versi ancora inesperto, a saggio e valente condottiero in grado di replicare e migliorare il percorso intrapreso da Cristian Bucchi (e non è cosa proprio da poco). Ma tutto ciò dipenderà anche dal mercato e da tante altre variabili più o meno empiriche che ancora non possono essere minimamente previste. In bocca al lupo e bentornato “Chico”!

Nicolò Brillo