Grifo e la Coppa Italia: storia di sogni e amarezze

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Giovedì pomeriggio (ore 18.00), il Perugia affronterà il Genoa, in una gara valevole per il quarto turno di Coppa Italia. Per accedere agli ottavi (dove eventualmente incontrerebbe la Lazio) il Grifo dovrà compiere una vera e autentica impresa, visto lo spessore e il calibro dell’avversario: i rossoblù, sono attualmente al nono posto in serie A. Ma mai dire mai, visto che questa competizione riserva sempre sorprese (lo scorso anno, ad esempio, l’Alessandria, compagine di Lega Pro, raggiunse, addirittura, la semifinale). Per arrivare a giocare allo stadio “Marassi”, i biancorossi hanno sconfitto prima l’Alessandria (1-0 targato Brighi), poi il Carpi per 2-1, in rimonta, grazie ad una splendida doppietta di Rolando Bianchi. Dando uno sguardo ai precedenti del Perugia in Coppa Italia, vediamo che i grifoni hanno sempre onorato il torneo, regalando ai tifosi anche grandi emozioni, indimenticabili. Ricostruendo con ordine le esperienze degli umbri in questa competizione, l’esordio biancorosso risale al 1967/1968, quando uscirono al primo turno, contro la Lazio: 0-0 sia al termine dei 90 minuti regolamentari, sia dopo i supplementari, ma il sorteggio favorì i biancocelesti. Da qui fino al 1986/1987, il Grifo non superò mai il primo turno, eccezion fatta per l’unico sussulto nella stagione 1978/1979: nell’anno dell’imbattibilità, infatti, il Perugia dei miracoli raggiunse anche i quarti di finale di Coppa Italia. Inseriti nel girone 5, insieme a Pescara, Udinese, Sambenedettese, Avellino, i biancorossi superarono al Curi, gli abruzzesi per 2-0 (Speggiorin I, (aut.) Piacenti), pareggiarono 1-1 a Udine (Vannini (P), rig. Vriz), sconfissero con un netto e roboante 4-0 i marchigiani (Casarsa, Goretti, rig. Casarsa, Speggiorin I) e, per finire, conquistarono un punto anche in Irpinia (0-0). Al turno successivo, però, il cammino dei biancorossi si interruppe nella doppia sfida contro il Napoli, valevole per i quarti di finale: al “San Paolo”, successo dei partenopei per 2-1, in rimonta, (Dal Fiume (P), Tesser, Filippi (N) ) mentre, al ritorno, terminò 0-0. Passando agli anni ’90, gli umbri, dopo 5 annate consecutive in cui non riuscì mai a superare il secondo turno e una in cui raggiunse i sedicesimi (1997/1998), nel 1999/2000, ottenne un miglior piazzamento, quando venne eliminato agli ottavi. Dopo aver superato la Ternana (1-2 all’andata al “Liberati” (Nakata (P), Annoni (T), Melli(P); 1-1 al ritorno al Curi (Stellini (T), Ba (P) ), i Grifoni si arresero alla Fiorentina: in Umbria, una rete di Mauro Milanese regalò la vittoria (1-0), ma fu solo un’illusione. Al “Franchi”, infatti, i viola ribaltarono il risultato, trascinati dalle reti di Mauro Bressan ed Enrico Chiesa. Negli anni 2000, invece, gli umbri si tolsero le maggiori soddisfazioni. Nel 2001/2002, stesso risultato: Grifo fuori agli ottavi di finale, nei quali venne sconfitto dal Milan (3-0 all’andata a San Siro (doppietta di Filippo Inzaghi e autorete di Sean Sogliano) e 0-0 al ritorno). Ma se si parla di Coppa Italia, è impossibile non citare la stagione 2002/2003, edizione in cui il Perugia raggiunse il miglior piazzamento della storia, ovvero, la semifinale. Dopo aver battuto la Sampdoria (1-1 (Miccoli (P), Flachi (S); 2-0 (Vryzas, Miccoli) ), gli uomini di Cosmi compirono l’impresa, eliminando la Juventus di Del Piero, Nedved, Camoranesi, Buffon e Trezeguet. All’andata, gli umbri espugnarono il “Delle Alpi”, grazie ad una splendida doppietta di Fabrizio Miccoli (Zalayeta, firmò il momentaneo vantaggio bianconero), che, al termine della competizione, risulterà essere capocannoniere con 5 reti (unico grifone a raggiungere tale traguardo). Nella gara di ritorno, sotto una pioggia battente, è ancora il numero 10 biancorosso il protagonista assoluto, autore di un altro splendido gol (gran sinistro, dopo aver compiuto 50 metri palla al piede), al quale si aggiunse il rigore a tempo praticamente scaduto, trasformato da Zé Maria (2-0). In semifinale, i biancorossi tentarono di scrivere, ulteriormente, la storia, ma sulla loro strada incontrarono un’altra “big” del calcio italiano, il Milan. Dopo lo 0-0 del Curi, i grifoni salirono a Milano, spinti dalla carica di circa 5000 tifosi perugini. I padroni di casa misero le cose in chiaro già dopo 52 minuti di gioco: 2-0, con le reti di Tomasson e Nesta. Tuttavia, al 38’ della ripresa, Andrea Caracciolo riaccese le speranze del Grifo, che, fino alla fine, provò a ristabilire la parità. E, proprio all’ultimissimo secondo, accadde l’impensabile. Tutti e 11 i grifoni in area rossonera, compreso il portiere australiano Zeljko Kalac. Berrettoni effettua uno splendido traversone, 4 giocatori ospiti si avventano sulla sfera. Il Capitano, Giovanni Tedesco, tocca la sfera quel tanto che basta per anticipare proprio Kalac, che avrebbe potuto concludere da posizione migliore (nemmeno 30 centimetri dalla riga di porta), ma la palla termina fuori, interrompendo, così, il sogno dei biancorossi. Per la cronaca, il Milan poi alzerà il trofeo, superando la Roma. Nella stagione successiva (2003/2004), il Grifo raggiunse i quarti. Dopo aver superato Cesena e Chievo Verona, gli umbri alzarono bandiera bianca contro la Juventus che, questa volta, si “vendicò”, vincendo sia all’andata (1-2 (Zalayeta (J), Manfredini(P), Di Vaio (P) ), che al ritorno (1-0, Miccoli). Da qui in poi, i migliori risultati il Perugia li ha ottenuti nelle ultime due edizioni di Coppa Italia. Nel 2014/2015,  dopo i successi su Feralpi Salò (2-0, rig.Taddei, Falcinelli) e Spezia (2-1 dopo i tempi supplementari (Ebagua (S), Rabusic, Parigini (P) ), raggiunge il quarto turno, dove viene sconfitto dall’Hellas Verona (1-0, rig.Saviola), mentre, lo scorso anno, dopo aver sconfitto in casa la Reggiana (3-1, Sega (R), Ardemagni, Ardemagni, Lanzafame), il Grifo si concede il lusso di tornare a giocare a San Siro contro il Milan, a distanza di 11 anni da quella storica semifinale sopracitata. A vincere, sono sempre i rossoneri, trascinati dalle marcature di Luiz Adriano e Honda.

Michele Mencaroni