Grifo: si accettano miracoli

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Due “vecchi” marchigiani protagonisti dell’inaspettato successo di Reggio Calabria. Bravo Gori, da dimenticare gli ultimi venti minuti. Ma ancora c’è tanta strada da fare…

 

“Si accettano miracoli” è un piacevole film del 2015, diretto e interpretato dall’attore napoletano Alessandro Siani. E il titolo del film ci è venuto chiaramente in mente ieri al termine della gara clamorosamente vinta tre a due dal Perugia al “Granillo” tre a due. Un autentico miracolo che accettiamo molto, molto volentieri.

Alzi la mano, infatti, chi pronosticava una vittoria così netta, al di là dello striminzito finale di misura, visto che il Perugia a poco più di un quarto d’ora dalla fine era avanti tre a zero dopo aver segnato addirittura due gol in inferiorità numerica causata dal doppio giallo rimediato ad inizio ripresa da Santoro, contro una squadra che in casa aveva sempre vinto, segnando tredici gol e subendone zero in quattro gare, mentre il Grifo le quattro gare in trasferta le aveva tutte perse, segnando solo un gol inutile a Brescia.

Ma se il calcio è lo sport più seguito al mondo è anche perchè possono succedere miracoli del genere. Artefici principali di questo miracolo, ampiamente meritato, sono stati due “vecchi” marchigiani della provincia di Macerata, Fabrizio Castori da San Severino Marche, richiamato sulla panchina del Grifo dopo le dimissioni di Baldini e che, anche con decisioni dure, ha ricompattato il gruppo, e Federico Melchiorri da Treia, finalmente tornato titolare come merita per le sue qualità tecniche e umane che, con la doppietta di ieri, è adesso il miglior goleador del Perugia con tre gol.

E se la vittoria del Perugia è stata la vittoria del gruppo, proprio il nome dei due protagonisti principali dimostra come l’unico che ha perso ancora una volta è il presidente Santopadre, che dopo avere ingaggiato poco volentieri Castori, cedendo alla volontà dell’ex d.s. Giannitti, lo aveva precipitosamente esonerato dopo solo sei giornate, anche se poi, lunedì scorso, è stato costretto a richiamarlo.

Quanto a Melchiorri, il migliore attaccante del Grifo, Santopadre, che lo aveva mandato incredibilmente lontano da Perugia, alla Spal (in uno scambio di prestiti con Murgia!!!) all’indomani dell’immediato ritorno in B della squadra di mister Caserta della quale era stato un protagonista a suon di gol e di pregevoli giocate, una volta tornato alla base, ha cercato di cederlo fino all’ultimo in estate, il tutto per liberarsi di un ingaggio pesante, fortunatamente non riuscendoci.

Per un’ora e dieci al “Granillo” si è visto il Grifo che vuole Castori, un Grifo non bello ma pratico, in grado di sfruttare in profondità i famosi “lancioni” sugli spazi liberi che sono un po’ la caratteristica principale del gioco del tecnico e proprio da questi sono venuti il primo e il terzo gol, col secondo arrivato su una percussione in area di Melchiorri interrotta dall’affossamento dell’attaccante che ha determinato il netto rigore.

Da dimenticare subito, invece, gli ultimi venti minuti, l’unico neo, insieme all’espulsione di Santoro, della gara di oggi, nei quali sono tornati a galla i vecchi difetti di concentrazione e di mollezza difensiva. Sono arrivati i due gol reggini e la traversa nel recupero che poteva convertire una fantastica, meritata vittoria, in un pareggio beffardo e deludente che poteva rendere quasi del tutto inutile quanto di buono fatto, tanto, prima di allora.

In quei minuti, ma soprattutto prima, è salito in cattedra il terzo protagonista principale di questa vittoria di Reggio Calabria, il portiere Gori che, con almeno cinque interventi strepitosi, ha tenuto in piedi la baracca. Il portiere ha disputato la sua migliore partita da quando è a Perugia e, come è stato giusto criticarlo quando aveva sbagliato, è ancor più giusto incensarlo oggi quando ha disputato una partita eccezionale.

La bellissima vittoria non risolve ancora, però, il problema classifica visto che il Perugia continua ad essere ultimo, molto probabilmente ancora da solo, a meno che il Pisa non perderà in casa col Modena nella gara del pomeriggio odierno. I tre punti, però, permettono al Perugia di avvicinare a solo due lunghezze la zona playout e a due o a tre lunghezze la salvezza diretta, dipenderà dai risultati del Pisa e del Palermo di oggi.

Bisognerà, quindi, continuare assolutamente su questa strada, a cominciare dalla gara con l’ostico Cittadella, ostico per il Perugia soprattutto quando si gioca al “Curi”. Non sarà una gara facile perchè il Cittadella, che da anni gioca una sorta di calcio-rugby alla Alvini, non fa giocare gli avversari, non lasciando loro quegli spazi che sono il pane per il gioco di Castori. Il tecnico, però, ha le capacità per poter trovare la chiave giusta per andare a cogliere quei tre punti che sarebbero veramente linfa vitale per continuare a risalire questa orrenda classifica.

Anche perchè, successivamente, il calendario spedirà il Perugia nella doppia insidiosissima trasferta di Frosinone e Modena e, alla ripresa, dopo la sosta per l’inizio del mondiale in Qatar, farà arrivare a fine mese al “Curi” un certo Genoa, corazzata del campionato, implacabile in trasferta, da ieri in testa alla classifica col Frosinone dopo la vittoria in rimonta di Terni. Chi si ferma è perduto!

Danilo Tedeschini