Il peggio sembra essere passato: Grifo, ora piede sull’acceleratore

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E sembra un sabato qualunque, un sabato italiano, il peggio sembra essere passato” recitava una canzone dei primi anni 80’ di Sergio Caputo. E il peggio sembra essere veramente passato per il Grifo dopo la prima vittoria in trasferta colta da Del Prete e compagni che permette loro di risalire la classifica, ma non è stato certamente un sabato qualunque quello italiano di Frosinone perché vincere su un terreno minato come il “Matusa”, autentico fortino di una squadra blasonata come quella canarina non è certamente impresa da poco. Un successo ancor più da rimarcare perché avvenuto in rimonta, dopo che un Rosati ancora un po’ incerto era arrivato in ritardo su un fendente di Dionisi tutt’altro che irresistibile. Ma questo Perugia, dopo aver mostrato le sue qualità estetiche, ha fatto vedere di possedere anche quelle da battaglia, riuscendo a rimontare i padroni di casa grazie alle segnature di Di Carmine e Dezi e a portare a casa tre punti preziosissimi che collocano finalmente i grifoni nella parte sinistra della classifica, al momento addirittura nell’affollata coda della zona play-off, anche se, molto probabilmente, un eventuale vittoria dell’Ascoli in casa con lo Spezia o anche il solo pari casalingo del Carpi con il Latina nei posticipi, potrebbero estrometterli. Ma se pensiamo che solo sette giorni fa, alla vigilia del posticipo con la Spal,  la classifica vedeva il Perugia momentaneamente all’ultimo con l’Avellino, si può capire ancor di più la valenza di questa vittoria in questo sabato italiano, tutt’altro che qualunque, senza poi dimenticare che è stata ottenuta contro l’acerrima rivale delle ultime annate della storia del Grifo, una soddisfazione in più per i tifosi biancorossi. L’alfiere di questo successo ancora una volta è mister Cristian Bucchi, tornato dall’inizio al suo 4-3-3 dopo la parentesi “forzata” del primo tempo contro la Spal, un 4-3-3 diverso in alcuni interpreti, soprattutto davanti, con Di Carmine preferito a Bianchi al fianco, e il ritorno di Bonaiuto e Nicastro dal primo minuto, ma anche nei movimenti con Di Carmine e Nicastro che spesso si scambiavano di ruolo mettendo in difficoltà la difesa dei leoni ciociari, decisamente ammansiti dalla formazione di Bucchi, capace anche di limitare il pericoloso gioco aereo di Daniel Ciofani e compagni aumentando i centimetri in difesa con il positivo inserimento di Monaco al posto di Belmonte e di plasmare un centrocampo di qualità ma anche di quantità nel quale Zebli e Dezi hanno rasentato la perfezione ma anche Brighi si è ben comportato. Ora arrivano due partite casalinghe consecutive contro due formazioni diametralmente all’opposto in classifica, il Cittadella, che ha dimostrato con la vittoria di Trapani di meritare a pieno il ruolo di capolista, frettolosamente messo in discussione da molti dopo il “tonfo” casalingo contro il Brescia, che arriverà al “Curi” tra due settimane e l’Avellino, prossimo avversario dei grifoni domenica prossima, formazione fino a ieri ultima in classifica ma che con il successo sulla Pro Vercelli e il primo gol dell’amato ex Ardemagni ha dato chiari segni di risveglio. Il detto recita che “il ferro bisogna batterlo quando è caldo” e allora perché non provare a fare l’“en plein”? Conosciamo bene le insidie di queste due partite, quella contro gli irpini di Toscano, squadra alla spasmodica ricerca di punti per dare continuità e ossigeno alla sua classifica,  può sembrare un paradosso, per certi versi ancor di più di quella contro la capolista Cittadella, ma l’occasione è veramente ghiotta per rivedere il Grifo, dopo tanto tempo, nelle posizioni che più contano nella classifica.

Danilo Tedeschini