In bocca al lupo “Omo”

    1561
     

    La notizia dell’approdo di Maurizio Sarri sulla panchina del Napoli l’ho accolta con grande orgoglio, come se un traguardo simile lo avesse ottenuto uno di famiglia. Sarri ho avuto il piacere di conoscerlo solo nei pochi mesi in cui ha allenato il Perugia, ma sono stati comunque sufficienti per apprezzare l’uomo e il grande professionista. Da 15 febbraio del 2009, quando venne sollevato dall’incarico di tecnico del Grifo, non ho più avuto occasione di incontrarlo. Qualche telefonata, cadenzata in lunghi mesi, è comunque servita per mantenere vivo un contatto ed una reciproca stima. Discorso ripetibile anche per il suo inseparabile vice, Francesco Calzona, che lo seguirà chiaramente nell’esperienza partenopea e che già a Perugia aveva dimostrato di essere una figura di grande livello sul piano tecnico ed umano. Per quanti hanno vissuto non da protagonisti lo sfortunato e sciagurato biennio 2008-2010 biancorosso, Sarri e Calzona, con i lori successi, rappresentano una sorta di riscatto morale. Sapere che dalla macerie di quell’esperienza sono comunque continuate a fiorire certe professionalità, tanto da trovare considerazione anche negli ambienti nobili del calcio italiano, è una bella soddisfazione, che ripaga tutti, in particolare chi ha avuto la fortuna di approfondire una conoscenza che poi è diventata un’amicizia. A Sarri e Calzona auguro di trovare a Napoli uno spogliatoio che li sappia apprezzare e seguire. Ad Empoli questo è accaduto e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. In bocca al lupo “Omo”, in bocca al lupo “Ciccio”.

    Andrea Sonaglia