L’importanza di essere baciati dalla “dea Eupalla”

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La dea Eupalla scaturì dallo sconfinato estro di quel grande Maestro di giornalismo sportivo e non solo che risponde al nome di Gianni Brera. Lo scrittore pavese amava pensare a Eupalla come la dea che presiede alle vicende del calcio e, in particolare, del bel gioco, una sorta di benevola divinità, amava dire, che assiste pazientemente alle goffe scarponerie dei bipedi del pallone. E contro il Lanciano la dea Eupalla ha benevolmente presieduto alle vicende del Perugia, dando una mano ai grifoni a raggiungere la preziosa vittoria, assistendoli pazientemente nonostante il bel gioco, ancora una volta, sia latitato per molti tratti della gara. Ma contro il Lanciano contava vincere e i tre punti sono stati conquistati. Poco importa se al termine di una gara nella quale la penultima della classe è riuscita a creare almeno una mezza dozzina di nette occasioni da rete, delle quali la metà o forse qualcosa in più bellamente sventate dalla bravura del portierone biancorosso Rosati che, comunque, sta lì ed è pagato per fare questo. E poco importa se per tutto il primo tempo si è ruminato gioco, perché una volta tanto la dea Eupalla stava dalla parte dei grifoni, mai così cinici come contro il Lanciano, con le tre palle gol scagliate nello specchio della porta di Casadei che hanno fruttato due gol e una clamorosa traversa. Tre punti fondamentali per risalire una classifica da brividi per dodici lunghe giornate, allontanando, ormai che siamo arrivati quasi al primo terzo di torneo, le paure dell’Inferno della zona retrocessione e dei play-out. Ma è troppo presto per pensare che con la vittoria col Lanciano il Perugia abbia definitivamente risolto i propri problemi e sia avviato verso gli obiettivi importanti prefissati ad inizio stagione. E’ vero che gli otto punti nelle ultime quattro gare potrebbero far propendere verso l’ottimismo ma occorre anche ricordare, rimanendo con i piedi per terra, che le due vittorie sono state ottenute contro la penultima, il Lanciano e la sestultima, la Ternana, della graduatoria e che uno dei due pareggi, oltre a quello casalingo con la capolista Cagliari, che però in trasferta non ha fin qui racimolato molto, è stato raggiunto contro la quartultima, la Salernitana. Insomma i risultati fin qui ottenuti dalla squadra di Bisoli, se da una parte sembrano dimostrare che tranne suicidi non ci dovrebbero essere eccessivi problemi a raggiungere la quota salvezza, dall’altro sembra confermare che difficilmente si potrà aspirare ai piani nobili se non ci saranno decisi miglioramenti sul piano del gioco, la dea Eupalla non può sempre strizzare l’occhio ai grifoni e, soprattutto, non vengano innestati a Gennaio giocatori importanti nell’organico. Ma intanto il calendario per il prossimo turno dà ancora una mano, opponendo ad Ardemagni e compagni la quintultima in classifica, un Ascoli in piena crisi di risultati e anche tecnica, con il nuovo mister, Mangia, che ha debuttato con una rovinosa sconfitta per tre a zero a Vicenza. Tornare dal Piceno con un altro successo potrebbe essere la chiave di volta del campionato del Perugia, magari migliorando anche sensibilmente il gioco, anche per evitare che la benevolenza della dea Eupalla, da sempre amante del bel gioco, rimanga un episodio isolato.

Danilo Tedeschini