Il “paccotto” stavolta è del Cittadella, ma il Grifo deve ritrovare la “verve”

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Nella “Smorfia” napoletana, che spiega il significato dei numeri della tombola, il numero cinquantotto è “Il paccotto”, ovvero quando una persona pensa di aver comprato o avuto in regalo qualcosa di bello ed invece andando ad aprire il pacco si accorge con enorme delusione, che il contenuto è completamente diverso. Ed è quello che è successo ieri al Cittadella che, dopo aver dominato la partita contro uno dei più brutti Perugia della stagione, si è trovato in mano un “paccotto” contenente solo un punto, determinato da un rigore, obiettivamente inesistente, assegnato al Perugia dal signor Rapuano di Rimini proprio  cinquantotto gare dopo l’ultimo rigore concesso ai grifoni nel lontanissimo 24 novembre 2015 contro il Brescia.

E dopo questo lunghissimo digiuno nel quale erano stati negati alcuni rigori solari, uno su tutti quello su Fazzi contro l’Entella, era evidentemente destino che ad interromperlo sarebbe stato un proprio un rigore contestatissimo quanto fondamentale perché consente ai grifoni di riportare a casa un punto importantissimo, anche se immeritato, che permette ai biancorossi di rimanere dentro la griglia playoff. Comunque finisca nel pomeriggio Novara-Pro Vercelli, infatti, i grifoni rimarranno all’interno della griglia, al settimo posto, se la squadra di Boscaglia dovesse perdere il derby casalingo con quella di Longo, in virtù del secondo posto nella classifica avulsa con lo Spezia, sesto e il Cittadella, ottavo, all’ottavo posto sia se il Novara dovesse vincere, con le tre squadre appaiate a quota quarantaquattro, superate dai piemontesi, che slitterebbero di una posizione, sia se dovesse pareggiare.

In questo caso con la classifica avulsa a quattro che vedrebbe lo Spezia sesto con sette punti, il Cittadella settimo con sei e il Perugia ed il Novara appaiati all’ottavo con cinque, sarebbe la differenza reti della stessa classifica avulsa a premiare i grifoni e ad escludere al momento, il Novara dalla griglia. Analizzando la prestazione del “Tombolato”, completamente all’opposto di quella scintillante di solo sette giorni prima ad Avellino,  vogliamo soffermarci su due tre aspetti. Il primo, tattico, è stata la riproposizione della difesa a tre con uomini diversi. Bucchi, infatti, ha rimandato in campo i titolari di ruolo, Volta e Monaco, a fianco di Di Chiara, poco adatti, con i loro piedini ruvidi, a far ripartite l’azione velocemente e in maniera abbastanza precisa come invece era accaduto con Dossena e Del Prete al “Partenio-Lombardi”. Non che le cose siano migliorate quando nella ripresa si è tornati a giocare a quattro dietro, anzi. Proprio questa lacuna dei centrali titolari, che accomuna anche Belmonte, per altro quasi sempre positivi in fase difensiva, potrebbe in parte spiegare la lunga serie di pareggi, con quello di Cittadella sono quattordici, che tarpa le ali alla classifica del Perugia. Secondo elemento che ha influito sulla prestazione opaca di ieri è l’uscita di Dezi per infortunio dopo neanche mezzora.

Il Perugia ha perso quella “verve” e quella imprevidibilità che il centrocampista abruzzese possiede e la manovra ne ha risentito. Ci auguriamo che l’infortunio di Dezi non sia serio perché sarebbe una grave perdita. Infine, confrontando le due prestazioni diametralmente opposte di Cittadella e Avellino, non si può non evidenziare come, la bella ma unica scoppiettante prestazione in fase realizzativa dei grifoni in termini di segnature, possa essere stata agevolata dal blocco mentale della squadra irpina dopo aver ricevuto la “mazzata” dei sette punti di penalizzazione proprio a ridosso dell’incontro col Perugia. Siamo ormai arrivati a dodici gare dalla fine e il Grifo deve assolutamente cambiare passo perché il grandissimo equilibrio che regna alle spalle del trio di testa,  con otto squadre in cinque punti, addirittura cinque o sei in un solo punto, a giocarsi  i rimanenti cinque posti della griglia playoff, è molto pericoloso. Venerdì sera arriva al “Curi” un Benevento apparentemente in calo ma comunque capofila di questo gruppone per cui contro i sanniti conterà solo vincere.

Danilo Tedeschini