Panfili: “Non nascondiamoci, Grifo e Padova per il primo posto”

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Panfili: “Non nascondiamoci, Grifo e Padova per il primo posto”. L’ex d.s. della Samb: “Marchigiani ambiziosi, sarà una gara equilibrata. Al Perugia manca solo una prima punta”

 

A due giorni dal match tra Sambenedettese e Perugia, in esclusiva per la nostra testata, ha parlato il giovane direttore sportivo Francesco Panfili.

Il dirigente tifernate, attualmente svincolato ma con trascorsi da d.s. della Samb e come responsabile scouting del Grifo, ci racconta di una gara potenzialmente molto equilibrata:

“La Sambenedettese è un ambiente per tradizione molto caldo dove il calcio è vissuto passionalmente. Normale che ci siano delle ambizioni importanti. In questa chiave va letto il cambio in panchina con l’esonero di Montero e l’ingaggio di Zironelli. Hanno alcuni giocatori di grande valore che devono ancora ingranare, come Nocciolini o Maxi Lopez, tanto per fare dei nomi. Ma sono una squadra di tutto rispetto. Il Perugia arriva con qualche assenza di troppo, ma restano la favorita numero uno insieme al Padova per la vittoria finale. Ad ogni modo al “Riviera delle Palme” sarà una bella battaglia, sicuramente ci sarà una gara equilibrata e molto combattuta”.

E sui suoi trascorsi alla Sambenedettese…

“Nella stagione 2017/2018 siamo arrivati a un passo dalla B in una finale anticipata col Cosenza che annoverava grandi calciatori e che poi ha conquistato la promozione. In quell’anno ci siamo classificati terzi nonostante avessimo un budget economico inferiore rispetto a molte altre contendenti”.

E al Perugia?

“Al Grifo sono stato gli ultimi due anni come responsabile dell’area scouting. Sostanzialmente ero un collaboratore esterno e il mio ruolo era legato ad un’eventuale promozione in A, c’era l’idea di costruire un qualcosa di importante. Poi a causa dei risultati la collaborazione non ha avuto un’evoluzione. Peccato. Resta il fatto che al Perugia ho arricchito le mie conoscenze e ho avuto la possibilità di lavorare a fianco di Roberto Goretti oltre che di Marcello Pizzimenti”.

Sul Perugia ‘prima squadra’ cosa si sente di dire?

“Dico che Caserta è stato il vero grande acquisto estivo. Con il suo modo di fare umile, le sue capacità nel comunicare e la sua bravura, sta ricostruendo un ambiente inizialmente ancora depresso dopo la retrocessione dalla B. C’è da dire che non c’erano i giocatori per realizzare il suo 4-3-3. Ma è stato bravo a passare velocemente al 3-5-2. Manca una prima punta, questo è l’unico appunto che mi sento di fare. Forse anche un ‘quinto’ di centrocampo più adatto al modulo, ma principalmente manca l’attaccante d’area di rigore. Ma non bisogna nascondersi dietro queste cose, i biancorossi hanno tutto per lottare per il vertice. Anche perchè lo avete visto il livello di questa serie C ? Tolte 4 o 5 squadre le altre sono tutte nettamente inferiori. Io vedo un sacco di partite e noto che il livello è molto calato rispetto anche solo a dieci anni fa”.

Il Perugia si trova però in una situazione difficile tra infortunati e positivi… Queste assenze potranno costituire un grosso ostacolo per  i biancorossi?

“Purtroppo con il virus è un calcio diverso per tanti motivi. Queste problematiche a giro le hanno un po’ tutti. Il problema è che spesso un allenatore viene a conoscenza di un’indisponibilità anche a poche ore dal match. Un altro fattore da non sottovalutare è l’assenza del pubblico. Le squadre con molti giovani, che prima potevano magari risentire di questa pressione, ora giocano con meno pensieri. Ne è un esempio il Milan. Sicuramente è un calcio diverso, ma il Grifo ha le armi per superare queste difficoltà”.

Nicolò Brillo