Per il Grifo poche chance di essere testa di serie

424
Nemmeno il derby dell'Etruria desta i biancorossi. Con la dominatrice Cesena servono i tre punti per essere miglior quarta, intanto arrivano i primi verdetti

Nemmeno il derby dell’Etruria desta i biancorossi. Con la dominatrice Cesena servono i tre punti per diventare miglior quarta, intanto arrivano i primi verdetti

 

Neanche l’aria del derby dell’Etruria, con annessa l’eventuale voglia di riscattare la netta sconfitta per due a zero subita all’andata al “Comunale” e, soprattutto, neanche la voglia di sorpassare la Triestina, fermata ieri al “Rocco” sul pari dal Novara, in funzione “obiettivo migliore quarta”, scuote il Perugia, bloccato sull’uno a uno casalingo, per di più in rimonta, dall’ordinata squadra di mister Indiani che, da matricola, centra con una giornata d’anticipo la qualificazione ai playoff.

Terzo posto matematicamente sfumato, ma mancava solo l’aritmetica a certificarlo, con la Carrarese, vittoriosa di misura nel derby di Lucca, che se lo aggiudica meritatamente dopo aver guadagnato, da quando mister Formisano siede sulla panchina del Perugia, un girone intero, ben sei punti ai grifoni che, con il tecnico napoletano in panchina hanno ceduto altri diciassette, dei trenta punti di distacco, al Cesena e tre alla Juventus Next Gen, mentre, rispetto alla Torres, in fase nettamente calante rispetto al Girone d’andata, non hanno guadagnato neanche un punto.

Con il fallimento del terzo posto, che ha fatto seguito al precoce dissolvimento dell’obiettivo promozione diretta e, poco più tardi, anche di quello del secondo posto, giustamente appannaggio della Torres, si riduce ai minimi termini anche la possibilità di chiudere come migliore quarta, posizione arpionabile in extremis e neanche al cento per cento, solo con una clamorosa vittoria sul campo del Cesena, dominatore del campionato, domenica prossima.

Contro gli amaranto, nel primo temo, è andato in scena il solito noioso copione, con la formazione iniziale sbagliata, con quattro giocatori fuori ruolo in nome di un modulo più offensivo ma che, invece vedeva quattro difensori centrali, anche se uno, Dell’Orco, a volte scorrazzava per il campo quasi da centrocampista aggiunto, alla Gatti, di occasioni ne ha create solo due, entrambe salvate sulla linea. Meglio nella ripresa, soprattutto dopo il gol del vantaggio aretino, scaturito da un errato piazzamento della difesa e non da un rimpallo sfortunato come affermato dal tecnico.

Una bella giocata di Vazquez su preciso assist dell’appena subentrato Matos. Risparmiato del “rosso” dall’arbitro, poco più tardi, regalava il pari del Grifo a metà ripresa. Con i nuovi innesti, in campo anche Seghetti e Sylla in avanti, il Perugia sfiorava nel finale anche il vantaggio con il giovane attaccante marchigiano, stoppato sul più bello dal portiere Trombini ma, per il resto, l’ordinata difesa di mister Indiani dava i frutti sperati con la gara che terminava su un giusto uno a uno, con Iannoni e Vazquez risultati i migliori tra i grifoni.

Adesso rimane solo la gara di Cesena per chiudere la “regular season” in modo dignitoso. Detto già che servirebbe il successo pieno, quasi una chimera, per raggiungere il miglior quarto posto, che almeno si riesca a tornare dall’“Orogel Stadium” con qualche certezza in più, in vista degli imminenti playoff, che vedranno il Perugia debuttare martedì 7 Maggio al “Curi”, in gara unica, con il vantaggio della qualificazione al primo turno Nazionale, i “quinti” di finale, anche col pareggio, contro la peggiore tra le qualificate del primo turno a Gironi di martedì 4 Maggio.

Ieri sono arrivati anche i primi verdetti in vista degli spareggi. Padova e Torres sono due delle tre seconde e si qualificano direttamente al secondo turno Nazionale, ovvero ai quarti di finale, dove saranno teste di serie, saltando ben tre turni. Nel Girone C, invece, lotta a coltello tra Avellino e Benevento, di nuovo a pari punti al secondo posto, con l’Avellino, che giocherà in casa col Crotone, favorito sui sanniti, impegnati a Catania, in caso di arrivo in parità, per i migliori scontri diretti.

Chi arriverà terzo tra Avellino e Benevento, farà, invece, compagnia a Vicenza e Carrarese, che sono matematicamente terze e, quindi, già qualificate al primo turno Nazionale, ovvero i “quinti” di finale, come teste di serie. La quarta testa di serie sarebbe il Catania ma, se dovesse fare il playout, il rischio c’è, sarebbe sostituito dalla quarta del Girone, una tra Casertana e Taranto, attualmente a pari punti, con la Casertana favorita in caso di arrivo in parità per i migliori scontri diretti.

Per quanto riguarda, invece, la migliore quarta, che sarebbe la quinta testa di serie nei quinti di finale, al momento la classifica recita: Triestina, che chiuderà a Padova, sessantaquattro, Perugia, che chiuderà a Cesena, sessantatré, e Casertana e Taranto sessantadue, con la Casertana che chiuderà in casa col Sorrento e con il Taranto che chiuderà a Latina e con i campani, come accennato, in vantaggio negli scontri diretti in caso di arrivo a pari punti.

Grifo, quindi, obbligato a vincere a Cesena per sperare di essere la migliore quarta, perché col pari, a quota sessantaquattro, sarebbe matematicamente dietro almeno alla Triestina, per il minor numero di vittorie, anche in caso di sconfitta giuliana a Padova, o anche dietro alla Casertana e al Taranto in caso di loro vittorie, perché almeno una delle due salirebbe a quota sessantacinque, superando i grifoni di una lunghezza in caso di pareggio a Cesena.

Ricordiamo che il Cesena ha uno “score” casalingo da far tremare i polsi, sedici vittorie, due soli pareggi e nessuna sconfitta in diciotto gare, nelle quali è andata in gol quarantasette volte, oltre due volte e mezzo a partita di media, subendone solo sette, meno di mezzo gol a gara. Scordiamoci poi, di trovare i romagnoli demotivati, tutt’altro, perché andranno a caccia di quella vittoria che permetterebbe loro di chiudere a quota novantasei, eguagliando il primato assoluto di punti in Serie C, stabilito dal Catanzaro di mister Vivarini nella splendida cavalcata della scorsa stagione.

Rammentiamo anche che il Taranto ha un ricorso al Coni pendente, avverso i quattro punti di penalizzazione che, se non fosse discusso entro il 30 Aprile, farebbe slittare l’inizio dei playoff, in programma il 4 Maggio. Se dovesse essere accolto in pieno il Taranto appariglierebbe addirittura Avellino e Benevento al secondo posto, con la classifica avulsa che lo vedrebbe, al momento, terzo, dietro all’Avellino e davanti al Benevento, mentre un parziale accoglimento di due punti, lo collocherebbe, invece, al quarto posto. Situazione molto ingarbugliata, quindi, quella del Girone C e, per dipanarla, si dovrà attendere l’ultima giornata e, forse, anche qualche altro giorno.

Tornando al nostro Girone, retrocede matematicamente l’Olbia, mentre la Fermana, per non retrocedere direttamente anch’essa senza poter disputare il playout, alla luce degli attuali dieci punti di ritardo dalla quintultima, l’Ancona, e gli undici dalla sestultima, l’Entella, deve per forza battere in casa il Pescara e sperare o che l’Ancona non vinca in casa con la Lucchese, ormai senza più obiettivi, o che l’Entella perda in casa con la Recanatese. L’altro playout, sarà quasi certamente quello tra la Recanatese e la Vis Pesaro, con i primi, al momento, col vantaggio della classifica.

Danilo Tedeschini