L’ex fantasista del Perugia Milan Rapajc ha parlato ai microfoni di Tuttomercatoweb.com commentando la recente promozione del Grifo in serie B, ricordando alcuni aneddoti legati al suo passato biancorosso e commentando l’attuale ‘stato’ del calcio.
“Perugia è una città, una piazza a cui voglio tanto bene da sempre e per sempre. Mi dispiace che adesso non giochino nei livelli che meritano, però speriamo che un giorno possano tornarci dove compete. Ora è arrivata la promozione in B, ma il Perugia non doveva nemmeno finirci in C”.
“Giocavo per la mia società e la mia squadra, ma ho cercato di far divertire anche i tifosi. Adesso è diverso, non vedi più un dribbling, non ci sono i Totti o i Del Piero. Gli allenatori oggi ti ingabbiano. E poi c’è troppo calcio al computer. Tutti schemi, secondo me persino falsi”.
“Avevo tutto: ero ben pagato, stavo alla grande e i tifosi mi volevano bene. In tanti sono venuti da me a parlare, però io avevo il contratto a Perugia, poi Alessandro Gaucci mi disse che il club rischiava di fallire e che la mia cessione avrebbe salvato la società. E sono andato al Fenerbahçe”