Santopadre: “Voglio un Perugia strabico, vendo ma alle mie condizioni”

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Il presidente del Perugia:

Santopadre: “Voglio un Perugia strabico, vendo ma alle mie condizioni”. L’amministratore unico del Perugia: “Togliamoci subito dalla palude, ma metto un premio promozione. Per passare il Grifo garanzie economiche e sportive”

 

Massimiliano Santopadre è tornato a parlare a tutto tondo nella trasmissione Grifo Stadium (condotta da Giulio Nardi) del palinsesto di Tef Channel.

L’argomento “madre” è stato senza dubbio l’approccio per l’acquisizione del Perugia Calcio da parte di una finanziaria italo-maltese rappresentata dall’Avv. Canovi e introdotta grazie anche all’intervento di Alessandro Gaucci.

Ma in merito, l’amministratore unico del Perugia è stato laconico…

“Sono offeso e arrabbiato per il vespaio che si è creato – ammette subito Santopadre – Ho ricevuto una telefonata da Alessandro Gaucci che mi ha chiesto un incontro con l’Avv. Canovi. Pensavo mi volessero parlare di un giocatore… Poi mi hanno tirato fuori un mandato di una finanziaria italo-maltese. Io non è che non voglio vendere il Perugia, ma va venduto alle mie condizioni, quelle ideali per dare un futuro al club. Io passo di mano solo se vedo garanzie economiche e sportive. Io a loro ho detto che il Perugia non è in vendita, forse sbagliando, ma ho seguito il mio istinto. Non è corretto però, a pochi giorni dalla ripartenza del campionato, tirare fuori queste cose che destabilizzano. Poi Gaucci ha detto tutto e il contrario di tutto nelle interviste successive, è chiaro che lui ambisce alla conduzione tecnica del Perugia”.

Santopadre poi si approccia così alla ripartenza del torneo cadetto.

“Per fortuna si riparte, ma adesso non bisogna dimenticare che questo è calcio vero. Siamo a metà classifica e ogni partita vale tre punti. Parlerò con la squadra e fisseremo degli obiettivi con un premio promozione molto alto. In caso di Serie A i giocatori saranno ricompensati con qualcosa di straordinario. Ma il Grifo dovrà essere strabico: un occhio che guarda avanti e uno che guarda dietro. Prima di tutto togliamoci subito dalla palude e poi pensiamo a grandi risultati. La rosa a mio avviso è molto valida, ma il campionato del Perugia fino a marzo è stato per certi versi incomprensibile e inspiegabile”.

Santopadre ci tiene però a ringraziare i propri uomini.

“Devo ringraziare pubblicamente giocatori, staff tecnico e dirigenza. Hanno fatto delle rinunce importanti per venire incontro alle mie esigenze. Fra 20 anni si potrà sicuramente dire che il club ha avuto una continuità aziendale grazie a 40 persone straordinarie”.

Nicolò Brillo