Tardella: “Con Bucchi il Perugia è in buone mani”

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    Si parla molto in questi giorni di Cristian Bucchi. Del suo Perugia, reduce da quattro vittorie consecutive, che ha sempre giocato e proposto un calcio innovativo, quantomeno rispetto alla scorsa stagione. Bucchi artefice delle fortune del Grifo. Bucchi che già si è conquistato la stima della Curva Nord, con tanto di coro dedicato, in memoria delle gesta da attaccante. Complimenti che non arrivano solo dal capoluogo perugino, ma che trovano d’accordo anche chi in passato ha avuto alle dipendenze il tecnico biancorosso, come la Presidente della Maceratese, Maria Francesca Tardella. I due, come è noto, non si sono lasciati bene, ma la stima è rimasta intatta. Almeno da parte del dirigente marchigiano.

    Non avevo dubbi su fatto che Bucchi emergesse anche a Perugia – ammette la numero uno del sodalizio maceratese -. E’ un tecnico molto preparato e puntiglioso, che ha trovato uno staff con cui si completa e produce gioco e risultati. A Macerata ha fatto bene e dato tanto. Noi lo abbiamo rilanciato dopo un periodo non positivo e per questo ci aspettavamo che mantenesse gli impegni. Così non è successo: la separazione è costata a tutti sudore e sangue.

    La Tardella ammette poi di aver seguito il suo ex tecnico in due occasioni televisive.

    Ho visto l’ultima vittoria contro il Cittadella e la sconfitta interna contro il Bari. Non entro in giudizi tecnici, posso solo dire che il Perugia è in buone mani e non mi stupisco affatto delle classifica e dei recenti risultati. Bucchi è un allenatore che arriverà lontano. Non so se lo farà con il Perugia, ma presto lo rivedremo in serie A. Se gli ho mandato messaggi? Non ha bisogno. Non ci siamo più sentiti dopo la vicenda. La mia stima per l’allenatore, comunque, resta intatta”.

    Chiusura dedicata a due colleghi di Bucchi, l’eugubino Magi e l’ex grifone Giunti.

    Magi sta facendo cose egregie e mi complimenti con lui. Su Giunti mi riservo di dare un giudizio. Credo che ancora non abbia ben compreso la realtà della Maceratese, che non è più quella dello scorso anno. Eppure, all’inizio, i patti erano stati chiari.