A Verre le chiavi del Perugia

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A Verre le chiavi del Perugia. Sarà il rendimento ed il tipo di utilizzo di un giocatore di qualità come l'ex Roma a fare la differenza?

A Verre le chiavi del Perugia. Sarà il rendimento ed il tipo di utilizzo di un giocatore di qualità come l’ex Roma a fare la differenza?

 

Arrivato come ciliegina finale del mercato estivo, Valerio Verre fatica ancora ad imporsi con le sue grandi qualità all’interno del Perugia di Nesta.

Sia chiaro, il suo rendimento rimane comunque buono ma pur sempre sotto gli standard ai quali ci aveva abituato nella prima esperienza in biancorosso.

Quali i motivi? Intanto il modulo. Il 3-5-2 è uno schieramento che probabilmente lo ha penalizzato oltremodo. E lo stesso discorso si potrebbe fare per Moscati.

Con il passaggio al 4-3-1-2 le cose sembrerebbero in parte migliorare. Tuttavia Nesta lo vede più come regista che mezz’ala o altro. Soprattutto per il fatto che Bianco, fino ad ora, pare non aver convinto il tecnico romano come riferimento centrale della mediana.

Non va poi sottovaluto l’aspetto mentale della “retrocessione” dalla A, dove militava tra le fila della Samp, alla B.

Qualsiasi giocatore avrebbe bisogno di un po’ di tempo per metabolizzare ed accettare la cosa. Alcuni di questi, specie se non possiedono un carattere forte e coriaceo, finiscono per perdersi.

Ricordate la vicenda di Filippo Falco arrivato lo scorso anno a Perugia dopo la non conferma col Bologna in A? Ecco, lui ha probabilmente sofferto davvero molto questa cosa. Ha la “colpa” però di non esser riuscito a rimettersi in gioco e a sporcarsi le mani tra panchina e rettangolo verde.

Non è sicuramente il caso di Verre, che lentamente riacquisterà sempre più confidenza col campionato cadetto.

E se la chiave di tutto potesse essere invece la posizione in campo?

L’ex Roma, stimato in maniera particolare da un allenatore di livello come Luis Enrique (che lo fece debuttare in Europa League con la maglia giallorossa), avrebbe tutte le carte in regola anche per esser spostato qualche metro più avanti, perchè no, alle spalle delle due punte.

Senza dubbio diventerebbe un ottimo assist-man, anche se andrebbe poi ricalibrata tutta la mediana con Dragomir o Bianco in regia e Moscati e Kouan mezz’ale.

Soluzione troppo fantasiosa? A nostro parere neanche più di tanto. I giocatori accettano sempre di buon grado un avanzamento verso la porta avversaria.

Nella massima serie, un percorso simile, lo ha avuto un certo Nainggolan, spostato da un mister del calibro di Luciano Spalletti dal ruolo di interno di centrocampo a vero e proprio trequartista incursore del 4-2-3-1.

Con le debite proporzioni non è sbagliato, sempre secondo il nostro pensiero, pensare ad un percorso simile per il “nostro” Verre.

Ma le nostre considerazioni rimangono almeno per ora solo idee. A chi allena quotidianamente i Grifoni il compito caso mai di scelte anche coraggiose come questa.

Tuttavia, se a rendere al massimo sono in primis i giocatori “chiave” arrivati nel mercato estivo, a lievitare sarà poi il rendimento generale della squadra. E su questo non c’è discussione che tenga.

Nicolò Brillo