Aic-Lega B: botta e risposta fra Tommasi e Balata

1121
Aic-Lega B: botta e risposta fra Tommasi e Balata. L'ex romanista:

Aic-Lega B: botta e risposta fra Tommasi e Balata. L’ex romanista: “Campionato a 19 ci mette in difficoltà”. Il numero uno della cadetteria: “La B parta per rispetto dei club”

 

La querelle riguardante la partenza della B a 19 squadre non si placa. L’Associazione Italiana Calciatori, rappresentata da Damiano Tommasi, attacca la scelta del presidente della lega B Mauro Balata e la delibera del commissario Figc Roberto Fabbricini.

“La decisione di Figc e Lega B ci trova contrari. Le modalità e le tempistiche della scelta di procedere con il calendario a 19 squadre ci mettono in difficoltà – dice l’ex centrocampista della Roma – La nostra speranza è che anche la Lega B, come la Lega Pro, decida di aspettare la decisione del Collegio di Garanzia del Coni il 7 settembre, altrimenti resta ferma la nostra disponibilità a fermarci.

Lunedì ci confronteremo con i capitani di Serie B per condividere questa possibilità. Ci sembra opportuno aspettare la decisione del Collegio di Garanzia del Coni per il reintegro del campionato di Serie B a 22 squadre. Sarebbe una decisione giusta in un momento così avanzato della stagione per non andare contro alle legittime aspettative delle società che sono in graduatoria per essere ripescate.

Il problema della Serie B a 19 squadre non sono tanto i contratti dei calciatori, quanto le modalità di una decisione presa che di regola andrebbe deliberata dalla maggioranza del consiglio federale almeno due stagioni in anticipo, al di là delle legittime aspiazioni dei calciatori delle squadre in graduatoria. Si creerebbe un precedente che rischia di ridurre drasticamente le società professionistiche senza una dovuta rivisitazione delle norme.

Con la delibera d’urgenza firmata dal Commissario Fabbricini non si è fatta una riforma, ma si è solo spostato di un anno il problema”.

Pronta la risposta dell’avv. Mauro Balata, numero uno della cadetteria.

“Io sono persona di dialogo, che ama il confronto, che deve essere basato sul rispetto reciproco e sul merito di argomenti e opinioni anche divergenti – dichiara Balata – Non siamo d’accordo con la possibile iniziativa dell’Aic sullo sciopero, riteniamo che quanto accaduto, recependo una delibera della Federazione, sia a favore del movimento calcistico e dei calciatori, e di tutti i dipendenti delle società, che spesso vengono abbandonati per strada dopo un fallimento.

Lasciare il campionato a 22 con i ripescaggi? Non dipendeva da noi: al 13 agosto, con inizio del torneo, il 24 e avendo 19 società con diritti legittimi che ci chiedevano di programmare la stagione, bisognava cominciare e garantire gli investimenti fatti. Abbiamo registrato vicende di natura giustiziale che non ci hanno fatto capire se ci fossero ulteriori soggetti legittimati a disputare campionato, oltre a specifiche delibere della Federazione. Mi risulta che tutte le mie società sono pronte, unite e forti sulla nostra posizione, che ha avuto il conforto della Figc: c’era un problema che abbiamo dovuto inseguire e analizzare sino al 13 agosto, dopo due rinvii della presentazione del nostro calendario, e non avevamo chiaro se ci fossero decisioni degli organi di giustizia.

Rispetto le opinioni dell’Associazione Calciatori, mi sono sentito più volte con Tommasi e Calcagno, ho chiesto loro di perseguire istanze di rinnovamento e riforma, non solo di natura economico-finanziaria”.

Nicolò Brillo