Bisoli: “Finché ci sarò io, si giocherà sempre e solo per vincere”

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Bisoli, a questo punto della stagione, gioca quasi a carte scoperte: dopo aver svelato l’undici titolare che affronterà il Livorno, giocatore per giocatore, ha espresso i suoi rammarichi e si è tolto qualche piccolo sassolino dalla scarpa.

Vincere sempre e comunque “Nonostante le assenze e molte defezioni nell’undici di partenza, domani si andrà a Livorno per vincere. Finché ci sarò io ad allenare il Perugia, i giocatori andranno in campo con un solo pensiero, quello di ottenere i tre punti. Anche se non andremo ai play-off, arrivare a quota 60 punti sarà comunque un buon traguardo viste tutte le difficoltà incontrate.”

Il futuro di Bisoli “Io ancora non ho parlato del mio futuro con la società. Molti dicono che già è stato scelto il mio successore, ma io vado avanti ugualmente per la mia strada. Se poi a fine stagione ci sarà il divorzio, augurerò a chi verrà al posto mio di non avere le difficoltà e le problematiche che ho incontrato io. False ed inventate le voci di aver stipulato un accordo dopo le dimissioni post-Trapani, affinché a fine stagione il mio contratto venisse automaticamente stralciato; cose che assolutamente non corrispondono alla realtà. Le dimissione poi non accettate, sono state un atto d’amore e di responsabilità verso il Perugia.”

Le critiche e la mancanza di fiducia “I giocatori li ringrazierò sempre, perchè sono stati tutti dalla mia parte ed hanno dato il massimo di quelle che sono state le loro possibilità. Forse è venuta un po’ meno la fiducia da parte della piazza in generale, ma questo fa parte del calcio e ci può stare. Molti mi accusano di essere difensivista, ma nelle ultime partite ho sempre schierato almeno tre o quattro attaccanti. A chi mi fa queste critiche, rispondo che in tre anni ho “calcisticamente” allevato tre giocatori come Diamanti, Nainggolan e Giaccherini, che poi sono entrati nel giro delle rispettive nazionali.”

Nicolò Brillo