Brunori nel Paradiso fa quel che vuole, umbre ok

504

L’attaccante palermitano firma l’1-2 ad Ascoli con una doppietta. Grifo e Fere vincenti nella stessa giornata: non accadeva dal 10 settembre

 

Paradiso

10 – Matteo Brunori

Ottavo risultato utile consecutivo per il Palermo, quattro vittorie e quattro pareggi, che vince ad Ascoli due a uno grazie ad una rete per tempo segnata, indovinate da chi? Ma da lui, Matteo Brunori, che si permette il lusso anche di fallire la clamorosa tripletta in trasferta facendosi parare un rigore. Il brasiliano di Petrignano d’Assisi, con la doppietta odierna, raggiunge Cheddira in testa alla classifica marcatori con dodici gol, confermandosi grande cecchino anche in B dopo le ventinove reti segnate lo scorso anno in C. Il Palermo gongola e aggancia il Pisa all’ottavo posto a quota trentuno ma rimane attualmente ancora fuori dalla zona preliminare per la peggior differenza reti rispetto ai toscani. Bomber di razza!

9 – Perugia e Como

Il Perugia espugna meritatamente il “San Nicola” superando due a zero il Bari al termine di una gara ben controllata nel primo tempo e dominata nella ripresa quando il nuovo entrato Di Serio mette a segno la doppietta vincente. La squadra di mister Castori continua nella sua risalita pervenendo al quartultimo posto, in virtù  dello scontro diretto  vinto a Benevento, che condivide con i grifoni quota ventitré.

Il Como passa meritatamente uno a zero al “Rigamonti” e sorpassa il Brescia in classifica, salendo solo al tredicesimo posto a quota ventisei, per via della peggiore differenza reti nei confronti dell’Ascoli, che condivide con i lariani quota ventitré per cui, se il campionato finisse oggi, sarebbe salvo. A decidere la gara la rete segnata da Baselli nella ripresa.

8 – Cosenza e Sudtirol

Clamoroso al “Marulla”. La cenerentola del campionato Cosenza batte uno a zero il Parma, una delle squadre favorite alla promozione nei pronostici iniziali e, anche grazie ai rinforzi arrivati, aggancia il Venezia a quota ventuno, anche se sempre come ultimo, riaccendendo anche le speranze di salvezza diretta, distante adesso tre lunghezze e alimentando concretamente le possibilità di playout, ora a  solo due lunghezze. A griffare il prezioso successo il gioiellino silano Florenzi con la bella rete in apertura di gara.

Ormai il Sudtirol non fa più notizia. Neanche quando batte due a uno al “Druso” la Reggina, arrivata a Bolzano da seconda e ripartita da terza. Un doppietta di Odogwu, con la rete della vittoria  realizzata con un perfetto colpo di testa a cinque minuti dalla fine, schianta la squadra di mister Inzaghi, braccata, adesso, più da vicino dal Sudtirol, incredibilmente quarto con trentacinque punti.

7 – Frosinone, Cagliari e Ternana

Fuga per la vittoria! Il Frosinone batte allo “Stirpe” il Benevento grazie ad un rigore trasformato da Borrelli a dieci minuti dal termine e, approfittando della sconfitta della Reggina e del pari interno del Genoa, si invola al comando con quarantotto punti, otto punti in più del Genoa, secondo e, quel che più conta in ottica promozione diretta, ben nove in più sulla Reggina, terza.

Implacabile il Cagliari di Ranieri che, con sette punti in tre partite, riporta tranquillità, pragmatismo e classifica migliore alla squadra sarda, settima dietro la Ternana, con la quale condivide quota trentadue. I rossoblu battono due a uno in casa  una coriacea Spal grazie alle reti di Altare nel primo tempo e di Lapadula ad un quarto d’ora dal termine, inframezzate dal momentaneo pareggio spallino nella prima frazione.

Torna al successo la Ternana nella settimana più difficile per via del blocco dei beni dell’Unicusano del presidente Bandecchi. Lo fa battendo due a uno il Modena al “Liberati” grazie alle reti di Ghiringhelli e Favilli nel primo tempo, contenendo il ritorno dei canarini dopo il rigore del due a uno nella ripresa. Ternana di nuovo sesta insieme al Cagliari.

Purgatorio

6 – Pisa e Cittadella

Il Pisa coglie un buon punto pareggiando zero a zero a Marassi contro il Genoa. Partita equilibrata e  pareggio abbastanza giusto, che permette al Pisa di rimanere all’interno della zona preliminare, se pur con l’ottavo posto, determinato, tra l’altro, solo dalla migliore differenza reti rispetto al Palermo.

Punto d’oro quello colto dal Cittadella nello scontro diretto del “Penzo” contro il Venezia. Due rigori decidono la gara, con Antonucci che trasforma il suo, riequilibrando il risultato già nel primo tempo. Cittadella a quota ventiquattro con la Spal ma quintultimo per la peggiore differenza reti nei confronti della formazione di mister De Rossi.

5 – Genoa e Venezia

Il Genoa non va oltre lo zero a zero nella gara interna contro il Pisa, giocata davanti ad oltre trentamila spettatori, seimila dei quali pisani. Qualche buona occasione sciupata frena la squadra di mister Gilardino che, comunque, grazie alla sconfitta della Reggina, rimane al secondo posto, adesso da sola, con quaranta punti.

Il Venezia fallisce ancora l’appuntamento con la vittoria non andando oltre il pari per uno a uno nello scontro diretto casalingo contro il Cittadella. Il rigore trasformato da Pohjanpalo nel primo tempo illude i veneziani, subito ripresi dal Cittadella con un altro rigore. Venezia tornato ultimo, anche se in coabitazione col Cosenza.

Inferno

4 – Modena e Spal

Il Modena torna a mani vuote dal “Liberati” dove perde due a uno contro la Ternana. L’uno-due iniziale delle fere condiziona la gara dei canarini che, nella ripresa, accorciano le distanze con un rigore di Falcinelli, sfiorando il pari con un palo clamoroso colpito da Bonfanti da due passi. Modena che, comunque, rimane undicesimo, sempre con ventotto punti.

Niente da fare per la Spal nell’anticipo di Cagliari. La squadra di mister De Rossi è brava nel primo tempo a reagire al vantaggio sardo pareggiando con un bel gol di Celia ma la rete del Cagliari, alla mezzora della ripresa, la condanna alla sconfitta per due a uno. Spal ancora sestultima a quota ventiquattro grazie alla migliore differenza reti nei confronti del Cittadella.

3 – Reggina e Benevento

La Reggina lascia l’intera posta al “Druso” perdendo due a uno contro il Sudtirol. Non basta agli amaranto una prodezza di Menez nel primo tempo, che riequilibra momentaneamente il risultato, perchè a cinque minuti dalla fine la squadra di Inzaghi subisce la rete decisiva. Reggina che scivola al terzo posto rimanendo ferma a quota trentanove.

Il Benevento disputa una discreta gara di contenimento sul terreno della capolista Frosinone ma un calcio di rigore decisivo a dieci minuti dalla fine condanna i sanniti ad un’altra sconfitta, stavolta per uno a zero. Continua la crisi di risultati della formazione di mister Cannavaro che, se il campionato finisse oggi, retrocederebbe direttamente a causa del suo terzultimo posto a quota ventitré, determinato dallo scontro diretto perso col condomino Perugia.

2 – Parma

Tre sconfitte consecutive in casa prima dell’episodica vittoria sul Perugia al “Tardini”. E in trasferta, dopo il quattro a zero subito due settimane fa a Bari, arriva la clamorosa, inopinata sconfitta del “Marulla” contro il fanalino di coda Cosenza, tornato al successo dopo ben due mesi e mezzo. Il Parma, in crisi, scivola al decimo posto con i suoi trenta punti, lontano dagli obiettivi di inizio stagione.

1 – Brescia e Bari

Continua la crisi del Brescia, battuto in casa uno a zero dal Como dopo aver terminato la gara in nove per l’espulsione di entrambi i centrali difensivi, Mangraviti e Papetti che, con l’altro centrale Cistana infortunato, mette in grossa difficoltà il Brescia per la prossima trasferta di Perugia, diventata uno scontro diretto per la salvezza alla luce della classifica delle rondinelle, precipitate al quattordicesimo posto a quota venticinque, solo una lunghezza sopra la zona playout.

Bari non pervenuto nel match del “San Nicola” contro il Perugia. La pesante assenza di Cheddira unita a quelle di Ceter e di Salcedo, immesso sul mercato, rendono nullo l’attacco dei galletti, sovrastati nella ripresa da un ottimo Perugia, che vince meritatamente due a zero. La squadra di  mister Mignani scivola al quinto posto con i suoi trentatré punti.

0 – Cristian Bucchi

Terza sconfitta, con in mezzo solo un pareggio casalingo, per l’Ascoli, sconfitto al “Del Duca” due a uno dal Palermo. La classifica, adesso, comincia a preoccupare, con il Picchio fermo a quota ventisei e raggiunto dal Como, ma davanti ai lariani, in dodicesima posizione, solo grazie alla migliore differenza reti, soltanto due lunghezze sopra la zona bollente. Quando le cose non vanno bene sulla graticola finisce come sempre il tecnico, in questo caso Cristian Bucchi, contestato a fine gara dai tifosi e a rischio esonero, con Walter Zenga che sarebbe già stato allertato. Vedremo nelle prossime ore se i “rumors” si trasformeranno in certezze o se il tecnico marchigiano, che le sue colpe indubbiamente ce le ha, sarà regolarmente in panchina nel delicatissimo scontro diretto di Cittadella di sabato prossimo. Si sta come color che son sospesi!

Dan.Te.