Camplone: “Primo tempo regalato”

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    Nella sala stampa del “Renato Curi” l’ex tecnico del Grifo e attuale allenatore del Cesena, Andrea Camplone.

    “Abbiamo fatto una partita particolare. Il primo tempo siamo rimasti in albergo, poi il secondo abbiamo deciso di giocare. Da quando ci sono io la squadra in casa gioca ottimamente, in trasferta fatichiamo tremendamente. Non capisco perché, abbiamo giocatori importanti ed esperti per la categoria. La partita sul 2-3 deve essere finita e invece abbiamo subito gol”.

    I due cambi nell’intervallo?

    “Ne avrei voluti fare dieci – sorride – ma non è stato possibile. Ho deciso di far entrare Garritano che è un esterno alto e ha un passo realmente differente dal resto della squadra”.

    I troppi errori difensivi penalizzano il lavoro degli attaccanti?

    “In allenamento non sbagliamo mai, poi in partita non capisco cosa succeda. Il 3-5-2 è un modulo giusto per noi, quello che manca è la mentalità. La posizione di classifica non ti aiuta, ma i ragazzi devono capire che per salvarci occorre iniziare a fare punti anche fuori casa.

    Il Perugia? Come lo hai trovato?

    “Una squadra che sa giocare bene. Alla fine è stata una bella partita e spero che la gente si sia divertita”.

    Il Cesena ha pareggiato sta sera dopo tante sconfitte in trasferta. Merito del Cesena o demerito del Perugia?

    “Loro sono calati molto nel secondo tempo, ma d’altro canto noi siamo saliti parecchio. Non hanno saputo sfruttare il nostro primo tempo da dimenticare. In casa facciamo sempre partite importanti, poi in trasferta pecchiamo nella prestazione”.

    Il campionato?

    “La ripresa è sempre strana. Vedo poi il mercato e il Bari ha rifatto la squadra e tante altre formazioni stanno comprando giocatori di categoria. A noi servono ancora tre innesti, poi c’è sempre chi compra bene e chi no”.

    Hai iniziato la tua carriera come allenatore del Penne. Come stai vivendo la situazione?

    “Sto vivendo male la situazione. Quello di Rigopiano era un albergo bellissimo, colpito da una tragedia immane. Tra neve, valanghe, alluvioni e terremoto l’Abruzzo è stato massacrato. Spero possa finire tutto in fretta”.

    a cura di Andrea Profidia