Caserta-Grifo: si va verso la ‘fumata nera’

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Caserta:
 

Il rapporto tra Fabio Caserta e il Perugia sembra essere arrivato al capolinea. Nell’incontro fissato per martedì 1 giugno è probabile che le parti lavoreranno verso quella ‘soluzione’, che consentirà ad entrambi di trovare un’alternativa al contratto che li lega fino al 2023. Questi giorni di distanza, dal primo incontro del 26 maggio, non sono serviti infatti per smussare quegli angoli che sono emersi sin dal dopo promozione e che probabilmente sono nati già durante il corso della stagione.

Caserta da un lato si attendeva maggiore prontezza da parte della società nell’organizzare la prossima stagione, più chiarezza sugli obiettivi e le prime mossa in chiave mercato. Invece dal 2 maggio pochi sono stati i contatti tra la dirigenza e lo stesso tecnico. Tanti invece, ben 24, i giorni passati prima di sedersi e iniziare a confrontarsi. Confronto che, al di là della facciata, non è stato positivo come si attendeva e il rinvio al 1 giugno ha rappresentato il tempo necessario per dirsi addio.

La questione centrale, va ribadito, non è economica almeno per quanto attiene l’allenatore, soddisfatto di quanto recita il contratto, aggiornato in funzione della promozione e per niente preoccupato dell’adeguamento di ingaggio dello staff. Dall’altra parte la società non si è mai sbilanciata anche per timore della piazza, dove sarà difficile far digerire un altro cambiamento, ma è chiaro che a Pian di Massiano non vedono di buon occhio la centralità organizzativa di un allenatore, oltre a quella mediatica. In sostanza, il ‘tranquillo non c’è fretta’ recitato da Santopadre e dai suoi dirigenti non ha fatto altro che innervosire lo stesso Caserta, che è venuto a conoscenza dei contatti con altri allenatori (Bucchi in primis) e capito di aver ‘poco ascolto’ rispetto alle sollecitazioni poste. Se a fine maggio c’è ancora tempo per programmare il ritiro di luglio (ad esempio), per definire lo staff sanitario o per iniziare a contattare possibili nuovi giocatori, chi ha voglia e freme come Caserta non può non capire come c’è poco spazio per la sua filosofia. Ovvio che di fronte a questo attendismo, diventa logico andare ad ascoltare le proposte degli altri e iniziare a pensare ad un futuro diverso da quello che si era creato il 2 maggio. Da qui le avance di alcune società nei confronti di Caserta, con il Benevento in pole anche se in attesa che lo stesso tecnico definisca il suo rapporto con il Perugia. Rapporto che, salvo clamorosi dietrofront, si concluderà formalmente nel giro di pochi giorni e sostanzialmente il 1 giugno.