Grifo: dal “Teghil” una ciambella col buco

647
Grifo: dal

Grifo: dal “Teghil” una ciambella col buco. I biancorossi sopperiscono alle assenze e riportano tre punti, ma la squadra va comunque rinforzata. Nota negativa per i troppi cartellini gialli

 

All’esordio in campionato contro il Pordenone il Perugia porta via tre punti pesantissimi dal “Teghil” di Lignano Sabbiadoro grazie alla zampata felina di Jacopo Murano nel prolungato recupero della prima frazione di gara.

Una vittoria quasi inaspettata, vista la rosa risicata salita in Friuli, ma i ragazzi di Alvini sono stati compatti in campo, sapendo anche soffrire in alcuni momenti e si sono portati a casa i tre punti.

Stavolta, insomma, la ciambella è uscita col buco.

Alla vigilia, infatti, in pochi accreditavano il Perugia di un successo alle luce delle tante assenze, quelle di Vanbaleghem e Vano per squalifica, quelle di Sgarbi e Curado, infortunati, e quelle di Melchiorri e Di Noia, ormai fuori dal progetto Perugia e, rischiosamente, non convocati, che andavano ad indebolire una rosa che deve essere abbondantemente completata per un buon 40%.

E sinceramente, con questa emergenza, anche noi, alla vigilia, avremmo firmato volentieri per un pari.

Ed invece il Perugia di mister Alvini ha fatto di necessità virtù, disputando una gara maschia, magari non brillantissima sul piano del gioco ma grintosa ed efficace, con tutti i ragazzi che si sono sacrificati al massimo, bravi a sfruttare con un gol e una traversa colpita su punizione da Burrai gli unici due tiri indirizzati nello specchio della porta di Perisan.

Ma bravi soprattutto a contenere, senza rischiare troppo, le poche offensive lasciate al Pordenone, veramente pericoloso solo con una punizione di Folorunsho, il migliore dei ramarri, terminata sul palo, poco dopo la metà della ripresa.

Parlando dei singoli, personalmente ci è piaciuta molto la gara disputata da Burrai, applaudito dai suoi ex tifosi al momento della sostituzione, ma anche Angella è stato molto bravo a comandare il pacchetto arretrato.

Murano ha bagnato il suo debutto in cadetteria con il gol della vittoria e basta questo a rendere importante una prestazione che per il resto della gara non è stata esaltante.

Molto buona anche la prestazione di Rosi mentre un po’ sottotono rispetto alle due gare di Tim Cup, è invece apparsa quella di Lisi, ma ci può stare.

A livello di unità d’intenti continua a vedersi la mano del tecnico, un po’ meno rispetto alla gara di Genova, invece, la fluidità di gioco, ma le tante assenze sotto questo aspetto rappresentano sicuramente un alibi importante e poi questa rosa va assolutamente potenziata in questi ultimi nove giorni di mercato, possibilmente già da questa settimana, in modo che Alvini possa avere a disposizione i nuovi arrivi già dalla gara casalinga con l’Ascoli.

E’ necessario, infatti, che la vittoria di Pordenone non faccia pensare che questa squadra non abbia più bisogno di rinforzi.

Perché la rosa, lo sottolineiamo ancora, va assolutamente completata, sia qualitativamente che quantitativamente, con almeno altri quattro arrivi, quello di un attaccante abituato al gol, di certo non quel Manuel De Luca, dato ormai per sicuro, che di gol ne ha sempre segnati pochi in cadetteria, di un paio di centrocampisti, uno di spessore e uno per completare il reparto e di un difensore centrale forte, titolare, non di un quinto centrale a completamento del reparto.

A destra è arrivato proprio ieri Ferrarini, mandato subito in in campo per necessità assoluta da Alvini negli ultimi dieci minuti di gara, ma se Falzerano continuerà a giocare su questi livelli sarà difficile per l’ex Venezia conquistarsi un posto da titolare, anche se la lunghezza del torneo con qualche malaugurato infortunio, le ammonizioni, le espulsioni e le conseguenti squalifiche potrà certamente regalare spazio a tutta la rosa.

E a questo proposito la nota negativa di giornata viene proprio dai troppi cartellini gialli rimediati dalla truppa biancorossa, ben otto, due dei quali dal solito, irruento Kouan, espulso nel finale e che salterà quindi la prossima gara con l’Ascoli.

Ci auguriamo che si sia trattata di una giornata particolare anche se l’assetto tattico di Alvini, con una difesa abbastanza alta può portare ad un aumento delle ammonizioni durante il campionato.

E’ un aspetto, questo, lo ha riconosciuto lo stesso tecnico a fine gara, su cui occorrerà lavorare ma anche per questo bisognerà mettere a disposizione dell’allenatore una rosa numericamente più corposa.

Sabato arriva al “Curi”, che vedrà finalmente il ritorno dei tifosi biancorossi, il rognoso Ascoli di mister Sottil, quello che alla guida del Pescara ci condannò alla retrocessione e sarebbe bello vendicarsi sportivamente con un bel successo.

Danilo Tedeschini