Grifo: Spal k.o. al Collegio, il Comune prende posizione

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Inammissibile il ricorso dei ferraresi sui requisiti strutturali del
foto: umbria24.it

Inammissibile il ricorso dei ferraresi sui requisiti strutturali del “Curi” entro il 20 giugno. Anche le istituzioni cittadine scendono in campo per il Perugia e si rivolgono al Tar

 

Altro piccolo successo nei tribunali per il Perugia Calcio. Il ricorso presentato dalla Spal nei confronti della presunta assenza di alcuni requisiti strutturali dello stadio “Renato Curi” entro la data del 20 giugno (scadenza per la domanda di iscrizione alla Serie B) è stato giudicato inammissibile dal Collegio di Garanzia.

Il club di Pian di Massiano mantiene dunque il secondo posto nella graduatoria per la riammissione in cadetteria. Insomma, nessuna sorpresa rispetto alle attese. Questo il dispositivo del Collegio di Garanzia:

“DICHIARATO INAMMISSIBILE il ricorso presentato dalla Società S.P.A.L. s.r.l. contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), e nei confronti della Lega Nazionale Professionisti Serie B e della Associazione Calcistica Perugia Calcio S.r.l., per l’annullamento del provvedimento di cui al Comunicato Ufficiale n. 43/A del 24 luglio 2023 del Consiglio Federale FIGC, notificato a mezzo PEC in pari data, con cui è stata resa nota la graduatoria per la riammissione nel Campionato di Serie B, per la stagione sportiva 2023/2024, in parte qua, nella parte che vede la controinteressata A.C. Perugia Calcio S.r.l. in una posizione nella graduatoria valevole per la riammissione al predetto campionato e relativi atti, pareri presupposti della COVISOC e della Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi Organizzativi richiamati nel comunicato di cui sopra, connessi; nonché, per quanto occorrer possa, con riferimento alle decisioni del Consiglio Federale, di cui ai Comunicati Ufficiali FIGC nn. 191/A e 192/A del 1° giugno 2023 e, comunque, per l’accertamento della mancanza, in capo alla A.C. Perugia Calcio S.r.l., entro il termine previsto, del requisito dei Criteri Infrastrutturali contemplato dal Sistema di Licenze per il campionato di Serie B 2023/2024, di cui al Comunicato n. 66/A del 9 novembre 2022, come richiamato nei predetti comunicati; nonché, di ogni altro atto presupposto, connesso e conseguente ai provvedimenti sopra richiamati, ove lesivo; HA, ALTRESI’, DICHIARATO INAMISSIIBLE IL RICORSO INCIDENTALE DEL PERUGIA CALCIO S.R.L.; HA, INOLTRE, DISPOSTO L’INTEGRALE COMPENSAZIONE DELLE SPESE DEL GIUDIZIO”.

Va poi segnalato anche il comunicato del Comune di Perugia che annuncia di essersi rivolto al Tar del Lazio a sostegno della causa del club cittadino.

“Proprio sulla base di questo principio del fare – comunica l’Amministrazione– nella giornata di oggi il Comune di Perugia, tramite la propria Avvocatura cui era stato demandato l’incarico, ha depositato l’atto di intervento nei giudizi pendenti davanti al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, la cui trattazione è in programma per mercoledì 2 agosto, relativi alla esclusione dal prossimo campionato di serie B della squadra Lecco Calcio con conseguente riammissione del Perugia Calcio nel torneo cadetto. Anche questa volta l’Amministrazione comunale ha scelto di stare dalla parte del Grifo, della sua storia e dei suoi tifosi nella consapevolezza che le regole, fissate dalla Figc, vadano rispettate. Nel contempo non si può che rimarcare l’inaccettabile campagna di discredito messa in atto, a più livelli, da diversi soggetti, istituzionali e non, contro il Perugia Calcio nonché contro la Città di Perugia rei di aver semplicemente richiesto l’applicazione puntuale di quelle regole sopra accennate. Il Comune dunque sarà al Tar del Lazio a sostegno dello sport cittadino e dell’onorabilità della Città tutta”.

Nicolò Brillo