Grifo: i turni infrasettimanali rimangono “indigesti”

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Non sappiamo se sia un dato meritevole di approfondimenti o sia solamente una statistica da prendere per quello che è e da interpretare anche un po’ come frutto della casualità: fatto sta che il Perugia non digerisce i turni infrasettimanali. Il 2-2 casalingo contro il Pisa (quarta giornata disputata in infrasettimanale nell’attuale stagione) ha confermato questo trend. Nei quattro match giocati nel mezzo della settimana, la squadra di Bucchi ha raccolto la miseria di due punti, frutto dell’ultima gara e dell’ 1-1 contro il Frosinone. Poi da registrare due rovinose sconfitte: a Chiavari (per 2-1) e di nuovo al Curi contro il Carpi di Castori (0-2). Singolare anche il fatto che il Pisa, almeno negli anni post-secondo fallimento, sia diventata una vera e propria “chimera” ogni volta che si presenta a Pian di Massiano: oltre al fatidico e doloroso 2-2 nella gara di ritorno dei play-off di Lega Pro 2012/2013, i nerazzurri hanno raccolto nel girone d’andata dello stesso anno una vittoria per 2-1 ed un altro successo nella stagione successiva con il colpaccio firmato Rachid Arma (0-1). Sostanzialmente, pur perdendo due gare all’Arena Garibaldi, negli ultimi quattro anni i toscani, presentandosi per quattro volte al Curi, hanno ottenuto due pareggi (di cui quello nel play-off è da considerarsi alla stregua di una vittoria) e due trionfi. Numeri che forse, messi così, dicono poco, ma che, considerando anche il fatto che il Perugia non annovera tutt’ora un buonissimo rendimento tra le proprie mura, delineano ancora una volta come la squadra di Bucchi non riesca a sfruttare appieno il fattore casalingo.

Nicolò Brillo