Il doppio ex Tozzi Borsoi: “Tra Perugia e Ternana i biancorossi arrivano meglio al derby”

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37 anni ed un curriculum da attaccante di razza tra Serie C e Serie D condito da 5 anni con la maglia della Ternana e due con quella del Perugia: con i rossoverdi 134 presenze e ben 42 reti, mentre tra le fila dei Grifoni 35 partite disputate e 9 marcature tra C1 e C2. Nella settimana che porta al sentitissimo “derby dell’Umbria”, non potevamo fare a meno di chiedere un parere sulle due compagini della cadetteria a Romano Tozzi Borsoi, uno che ha vissuto due esperienze calcistiche importanti in entrambe le piazze. In esclusiva per SportPerugia.it, la punta romana si è concessa ad una lunga intervista dalla quale sono nati molti spunti di riflessione:

“Vivo tutt’ora a Terni e continuo a seguire con passione le sorti sia della Ternana che del Perugia. Ho visto le partite di entrambe le squadre e posso affermare con certezza che il Grifo propone un calcio bello, divertente ed interessante grazie ad un bravo mister come Cristian Bucchi; purtroppo, vuoi per la sfortuna o per un pizzico di distrazione, ha raccolto molto meno rispetto a quanto avrebbe meritato. Le fere sono alle prese con i soliti problemi: qualche confusione di troppo in società ed una rosa che anche quest’anno è carente per quanto riguarda alcuni ruoli. Benny Carbone sta provando a fare del suo meglio, ma non è assolutamente facile.”

Al derby sembrerebbe comunque arrivare meglio il Perugia nonostante solo due punti in tre giornate:

“Si, credo proprio sia così. La rosa di Bucchi è davvero importante e sono sicuro che riuscirà ad approcciare meglio alla partita. Poi, come si è soliti dire, il derby è una sfida a sè che spesso sfugge al pronostico e regala sorprese, quindi tutto può sempre acccadere, ma se il Grifo mostrerà lo stesso calcio che ha finora espresso, penso che abbia sicuramente più chance di vittoria.”

Passiamo a quella che è la tua carriera. Che ricordi ti porti dietro delle avventure nelle due piazze umbre?

“A Terni ho lasciato il mio cuore: ho vissuto cinque anni belli e allo stesso tempo problematici. Risultati altalenanti e discontinui hanno segnato il mio periodo alle Fere: nonostante ciò posso dire che la gente mi ha sempre apprezzato in maniera particolare e di questo ne vado orgoglioso. Perugia invece è stata una sfida professionale per potermi rilanciare dopo un brutto infortunio: sono arrivato nel capoluogo in C2 con l’ambizione di vincere il campionato. Così è stato. Prima con Damaschi, poi con Moneti e Santopadre siamo riusciti a ricreare grande entusiasmo attorno alla squadra dopo il fallimento del 2010. Il primo anno in biancorosso ho faticato abbastanza sul piano atletico, mentre in C1, nonostante la leale concorrenza con un certo Daniel Ciofani, sono riuscito a mostrare in pieno le mie qualità. Il grande rammarico rimane quel play-off col Pisa, ma abbiamo posto le basi per fare bene nell’anno successivo.”

Il ricordo più bello che mantieni di Perugia da un punto di vista calcistico ma anche “emozionale”?

“Sicuramente l’esordio con gol contro la Paganese che ha sancito la vittoria per 2-1 contro una squadra attrezzata per la vittoria finale. La rete su mezza rovesciata e la relativa esultanza sotto la Nord mi ha restituito fiducia nei mezzi dopo un momento davvero difficile per me. Poi sotto il profilo dell’emozione, il gol contro il Gubbio alla terza giornata del campionato 2012/2013 è stato davvero incredibile: un 2-0 che ha sugellato i 3 punti e che ha fatto esplodere il grande pubblico del Curi. Sono brividi forti.”

Il passaggio dalla Ternana al Perugia è stato difficile in virtù della rivalità fra le due tifoserie?

“No, in fondo non lo è stato. Durante la mia permanenza in rossoverde sono stato più volte vicino al Perugia, ma non si fece nulla: la mia volontà era di rimanere dove ero. Poi, nel 2011, alcune vicissitudini mi hanno portato ad accettare questo trasferimento. Anche tra le fila perugine mi sono subito sentito apprezzato e sostenuto.”

Dopo anni importanti in terza e quarta divisone ora hai scelto di ripartire col Giulianova dalla promozione abruzzese. Come procede questa nuova avventura?

“Sinceramente alla fine della passata stagione volevo farla finita col pallone e appendere le scarpette al chiodo, ma il richiamo del prato verde e dell’ex direttore sportivo del Perugia Alvaro Arcipreti sono stati troppo forti ed ho accettato di proseguire nel dilettantismo abruzzese. Sono molto obbiettivo nel giudicarmi: i problemi che mi continua a procurare il ginocchio e la carta d’identità fanno si che la mia vita da attaccante sia ormai quasi arrivata ai titoli di coda.”

Beh, se un certo Totti fa ancora certe cose a 40 anni suonati e dice che è tutta una questione di testa, perchè dovresti considerarti al tramonto?

“Intanto c’è da dire che il caso del capitano della Roma è quasi unico (ride, ndr). Sono felice per lui visto che sono un suo concittadino e non nascondo certo la mia fede giallorossa, ma sento davvero che per me potrebbe essere arrivato il momento di chiudere dopo quest’anno. Per il momento con il Giulianova abbiamo esordito al meglio e ne sono felice.”

Pronostico secco per il derby?

“2-1 per il Perugia.”

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Nicolò Brillo