Il Frosinone è il Napoli della B, Vigorito all’Inferno

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La truppa di Grosso fa il blitz a Como e tenta la fuga, Benevento ancora k.o. e salta Cannavaro

La truppa di Grosso fa il blitz a Como e tenta la fuga, Benevento ancora k.o. e salta Cannavaro

Paradiso

 

10 – Fabio Grosso

Il Frosinone è il Napoli della Serie B! Ancora una prova di forza dei ciociari, che passano due a zero sul non facile terreno del Como grazie alle reti, entrambe nel primo tempo, di Mazzitelli e Caso. La squadra di mister Grosso è una macchina perfetta, con una difesa imperforabile, solo tredici le reti subite ed è seconda con trentasei reti nella classifica dei gol gol all’attivo, solo due gol in meno del Bari del capocannoniere Cheddira, con mister Fabio Grosso bravissimo anche nel riuscire a mandare in gol tantissimi elementi della squadra. La quinta vittoria consecutiva dei leoni consolida il primato della squadra del bravo tecnico abruzzese, che sale a quota cinquantuno, con ben undici punti di vantaggio sul Genoa, secondo e, quel che è più importante, ben dodici sulla Reggina, terza, che diventano tredici grazie allo scontro diretto dell’andata vinto in Calabria. Fabio il dominatore!

9 – Bari, Sudtirol e Venezia

Torna Cheddira dopo la squalifica e il Bari ritrova vittoria e gol a grappoli, imponendosi quattro a tre sul campo della Spal. Una vittoria netta, al di là del ritorno finale della Spal che accorciava da quattro a uno a quattro a tre, griffata dalle reti, oltre che del capocannoniere del torneo, di Folorunsho, Esposito e Antenucci. Galletti saldamente al quinto posto con trentasei punti, che accorciano sensibilmente il distacco da Genoa e Reggina.

Il Sudtirol delle meraviglie passa anche a Pisa, superando uno a zero i padroni di casa grazie alla rete di Belardinelli dopo neanche un quarto d’ora di gioco. La squadra di mister Bisoli conferma di essere la grande sorpresa di questo campionato con il suo quarto posto a quota trentotto, a due sole lunghezze dalla promozione diretta.

Colpo d’ala del Venezia, che vince con merito per due reti ad una lo scontro diretto di Benevento grazie ai gol realizzati da Pierini in apertura di gara e dal solito Pohjanpalo nel finale, dopo che i sanniti erano pervenuti al momentaneo pareggio in chiusura di prima frazione. Lagunari adesso terzultimi a causa dello scontro diretto perso con la Spal, che condivide con il Venezia quota ventiquattro, con Venezia e Spal che si affronteranno al “Penzo” nel prossimo turno in un altro spareggio salvezza.

8 – Perugia e Cittadella

Roboante successo casalingo dei grifoni che travolgono al “Curi” il Brescia per quattro a zero grazie alle reti di Santoro nel primo tempo e di Casasola su rigore, Kouan e Angella nella ripresa. Prova scintillante dei grifoni, anche se indubbiamente agevolata dalla superiorità numerica avuta per quasi tutta la gara dopo il repentino doppio giallo a Karadzic. Perugia per la prima volta in stagione fuori dalla zona playout con il suo tredicesimo posto in compagnia di Como ed Ascoli a quota ventisei, che diventa quattordicesimo per l’attuale classifica avulsa, che la posiziona dietro al Como e davanti all’Ascoli, prossimo avversario dei grifoni, sabato al “Del Duca”.

Il Cittadella ritrova il successo casalingo dopo quasi quattro mesi e lo fa nel migliore dei modi, rifilando un perentorio tre a zero al malcapitato Ascoli. La rete di Crociata nel primo tempo e la doppietta di Antonucci nella ripresa permettono alla squadra di mister Gorini di balzare al dodicesimo posto a quota ventisette.

7 – Modena, Parma e Palermo  

Un buon Modena si aggiudica meritatamente l’anticipo contro il Cagliari, superando la squadra di mister Ranieri per due a zero grazie al rigore trasformato da Diaw nel primo tempo e alla rete di Bonfanti nel finale. La squadra di mister Tesser ha anche approfittato della superiorità numerica marcata per tutta la ripresa e causata dal doppio giallo a Rog. Modena decimo, insieme al Pisa, a quota trentuno, ma dietro i toscani per lo scontro diretto perso.

Torna al successo il Parma e lo fa nel giorno più complicato, battendo la vicecapolista Genoa due a zero al “Tardini grazie alle reti, una per tempo, di Benedyczac e Vazquez su rigore. Con questo successo il Parma aggancia la Ternana a quota trentatré, rimanendone però dietro, all’ottavo posto, per lo scontro diretto perso.

Il Palermo fa sul serio. Uscito rinforzato dal mercato, batte anche la Reggina, due a uno il finale del “Barbera”, grazie alle reti nella ripresa di Brunori su rigore e di Soleri, permettendosi anche il lusso di sbagliare con Tutino nel finale, un altro tiro piazzato dal dischetto dopo aver regalato il momentaneo pari reggino con un’autorete di Marconi. Rosanero in zona playoff con il loro sesto posto a quota trentaquattro.

Purgatorio

6 – Ternana    

La Ternana non va oltre lo zero a zero nella trasferta sul terreno del Cosenza, fanalino di coda del campionato. Risultato giusto, che arriva al termine di una gara equilibrata, con le due squadre che hanno avuto due, tre occasioni a testa per poterla vincere. Ternana che scivola all’ottavo posto, dentro la zona preliminare, con trentatré punti

5 – Cosenza

Non riesce al Cosenza l’impresa di vincere entrambe le gare giocate al “Marulla” in una settimana. Dopo il successo di misura sul Parma, la squadra di mister Viali, infatti, si deve accontentare di un pari a reti bianche contro la Ternana, che lascia i rossoblù in fondo alla classifica, anche se adesso a quota ventidue, a due lunghezze dal playout e con la distanza dalla salvezza diretta di quattro punti.

Inferno

4 – Reggina e Cagliari

La Reggina torna a mani vuote dalla vicina trasferta di Palermo. Il due a uno finale ci sta tutto e a niente è servito il momentaneo pari amaranto su autorete. La squadra di mister rimane comunque terza a quota trentotto, ad una lunghezza dal Genoa ma a distanza siderale dalla capolista Frosinone.

Prima sconfitta del Cagliari targato Claudio Ranieri. I sardi giocano una brutta gara, aggravata dall’espulsione di Rog a pochi secondi dall’intervallo e perdono meritatamente due a zero a Modena. La sconfitta rimbalza i rossoblù fuori dalla zona nobile, con il loro nono posto a quota trentadue, a dimostrazione che le colpe non erano poi tutte di mister Liverani.

3 – Ascoli e Genoa

Pesante battuta d’arresto dell’Ascoli che perde tre a zero a Cittadella. La batosta rimediata costa la panchina a Cristian Bucchi, esonerato subito dopo la gara dal presidente Pulcinelli, visto anche il trend negativo dell’Ascoli, solo un punto nelle ultime cinque gare, con la squadra ascolana  precipitata ad appena una lunghezza dalla zona bollente.

Nel calcio c’è sempre la prima volta e anche per mister Alberto Gilardino, tecnico del Genoa, arriva il primo inciampo dopo una bella serie positiva di sette gare, con il Grifone che perde due a zero sul terreno del Parma. Sconfitta, comunque, quasi indolore perché, contemporaneamente, perde anche la Reggina e il Genoa conserva, così, il secondo posto a quota quaranta, anche se il distacco dalla vetta aumenta ad undici punti, diventando difficilmente colmabile.

2 – Spal e Pisa 

La Spal perde in casa quattro a tre col Bari al termine di una gara incredibile che l’ha vista andare pesantemente sotto prima tre a zero e poi quattro a uno prima di ritornare in partita nel finale. A cambiare la gara l’ingresso nella ripresa di Nainggolan, autore dell’assist del primo gol spallino e del secondo gol, con il terzo siglato da Celia. Con lui in campo la squadra è sembrata un’altra ma il passivo era ormai troppo pesante. Spal che scivola in quartultima posizione e, al momento, evita l’ingresso in zona retrocessione diretta, ma solo grazie allo scontro diretto vinto col coinquilino Venezia.

Seconda sconfitta consecutiva tra le mura amiche per il Pisa, battuto uno a zero dall’incredibile Sudtirol. La squadra di mister D’Angelo sta palesando da qualche tempo difficoltà in avanti, complice l’infortunio di Torregrossa e scivola di nuovo fuori dalla zona playoff con il suo decimo posto, determinato dallo scontro diretto vinto col Modena, a pari punti con i nerazzurri.

1 – Como e Brescia

Niente da fare per il Como contro il rullo compressore Frosinone, che vince meritatamente due a zero al “Sinigaglia”. La squadra di mister Longo, subite le due reti nella prima mezzora, non è  più riuscita a rientrare in partita e, dopo questa battuta d’arresto, rimane nel terzetto delle sestultime.

A Perugia non c’è il mare ma per il Brescia diventa la città del suo naufragio dopo il quattro a zero subito dai grifoni, risultato che, addirittura, poteva essere ancora più pesante e che spedisce le rondinelle al quintultimo posto a quota venticinque, in zona playout. D’accordo, la difesa era rimaneggiata e le rondinelle sono rimaste in dieci dopo solo un quarto d’ora, ma tutto ciò non basta a giustificare la pessima prestazione del “Curi” che, unita alle otto gare precedenti, fa un totale di due soli punti. Lapalissiano, quindi, l’esonero, il secondo in stagione, di mister Clotet. Al suo posto possibile l’arrivo di Serse Cosmi.

0 – Oreste Vigorito

Il Benevento crolla nuovamente in casa, stavolta perdendo due a uno una sorta di spareggio salvezza anticipato col Venezia e a fine gara il presidente Vigorito, con colpevole ritardo, decide  finalmente di esonerare Fabio Cannavaro, assolutamente non all’altezza nella sua esperienza sulla panchina sannita. Ma Vigorito, invece di richiamare  mister Caserta, ancora sotto contratto dopo il frettoloso esonero ricevuto dopo solo sei gare, con sette punti in carniere, decide di ingaggiare un terzo allenatore, Roberto Stellone e di cacciare anche il Direttore Sportivo Foggia. Se il Benevento è precipitato in penultima posizione con soltanto ventitré punti in altrettante gare lo si deve certamente a Fabio Cannavaro, meno di un punto a partita il suo pessimo “score” ma il primo responsabile è sicuramente il presidente giallorosso, soprattutto se anche queste due ultime decisioni non dovessero rivelarsi efficaci. Precipizio giallorosso!

Dan.Te.