Il Perugia si prepara al giorno del “condor”

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La chiusura del mercato porta in dote Bartolomei e Di Carmine. A centrocampo tante mezzali e pochi registi, davanti ben 6 punte da gestire 

Ultime ore di mercato con possibili occasioni per il d.s. Giannitti

 

Non troppi anni fa, quando il Milan “berlusconiano” era ormai lontano dai gloriosi fasti che avevano portato in dote Scudetti e Champions League, i tifosi rossoneri avevano ribattezzato gli ultimi giorni di mercato come “i giorni del condor”.

Il famigerato condor era un riferimento allo storico amministratore delegato milanista Adriano Galliani, attuale dirigente del Monza.

Galliani, con un portafoglio non più gonfio come qualche stagione precedente, era solito cercare occasioni di mercato a basso costo e soprattutto ‘last minute’.

E con le dovute proporzioni cercherà di fare lo stesso il direttore sportivo del Perugia Marco Giannitti nell’ultimo giorno di questa sessione invernale di trasferimenti.

Lungi da fare antipatici accostamenti fisici tra i due dirigenti, possiamo dire che Giannitti, in estate, ha già operato da “condor”: il 31 agosto il dirigente biancorosso ha portato a Pian di Massiano Zanandrea, Ghion, Segre, Murgia e Matos (a fronte dell’unica partenza di Melchiorri).

Aspettarsi cinque arrivi è forse davvero troppo, ma il Perugia potrebbe agguantare nelle ultime ore un centrocampista duttile e un esterno sinistro che possa far rifiatare Lisi.

Per la mediana le alternative sono due: Emanuele Ndoj del Brescia o un nome a sorpresa.

Il figlio d’arte Andrea Beghetto (il papà è stato grande protagonista in maglia perugina negli anni ’90) potrebbe invece essere l’indiziato numero uno per la fascia mancina. L’esterno milita attualmente tra le fila dell’Alessandria ma è di proprietà del Pisa (club dal quale è già arrivato Lisi).

E l’attacco? Molto dipenderà dalle eventuali ‘avance’ per Carretta. Se il classe ’90 dovesse lasciare Perugia, allora arriverà una prima punta in grado di alternarsi con De Luca. Altrimenti si potrebbe rimanere così, con il neo-grifone Olivieri che agirà da ‘jolly’.

Nicolò Brillo