L’estate di San Martino sorride al Grifo

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L'estate di San Martino sorride al Grifo. Caserta e i suoi ragazzi riscattano in pieno una partenza balbettante: col Padova ottimo l'inserimento di Bianchimano, difesa e Sounas fondamentali. Adesso il Carpi

L’estate di San Martino sorride al Grifo. Caserta e i suoi ragazzi riscattano in pieno una partenza balbettante: col Padova ottimo l’inserimento di Bianchimano, difesa e Sounas fondamentali. Adesso il Carpi

 

Se l’estate di quest’anno si era rivelata una stagione amara per il Perugia, trascorsa tra l’inedito, compresso proseguimento del campionato, trasformatosi in un vero e proprio calvario, culminato con la rovinosa retrocessione in Serie C, un’altra estate, questa cosiddetta “Estate di San Martino”, che ha proprio nell’11 Novembre il suo culmine metereologico, regala sportivamente ai tifosi del Grifo una grande serata, nella quale i grifoni riescono a rifilare tre gol alla capolista Padova e ad agganciarla in vetta alla classifica a quota venti.

Una piccola, grande impresa quella dei ragazzi del tecnico Caserta, allenatore che partita dopo partita sta dimostrando di essere quel grande stratega che serviva alla causa biancorossa, che acquista ancora più valore perchè ottenuta contro una squadra che aveva la migliore difesa del campionato con soli quattro gol subiti, appena uno in più di quelli incassati ieri sera a Perugia e oltretutto realizzata senza cinque elementi della rosa tra infortunati e positivi al Covid-19, tre, l’ultimo trovato proprio a ridosso della gara contro la formazione di mister Mandorlini.

Nelle ultime sei gare il Perugia ha conquistato ben sedici punti dei diciotto a disposizione, un filotto che ha riscattato in pieno il balbettante inizio che, in quattro gare, aveva visto Melchiorri e compagni conquistare solo quattro punti. Deludente inizio che era culminato con la pesantissima “manita” subita a Mantova.

In pochi avrebbero pensato ad un cambio di rendimento così repentino ma, evidentemente, Fabio Caserta aveva seminato bene e, non appena le scorie del ritardo di preparazione e di allestimento della rosa si sono attenute, la formazione biancorossa è decollata.

D’altro canto, quando il tecnico calabrese venne ingaggiato dalla società di Pian di Massiano sottolineammo come, nelle ultime stagioni alla guida della Juve Stabia, Caserta avesse sempre fatto degli ottimi gironi d’andata, magari calando un po’ nel ritorno, per cui ci eravamo meravigliati molto di questa partenza col freno a mano tirato dei grifoni, evidentemente dovuta proprio ai ritardi già citati, ma sono bastate solo sei gare a Caserta per rimettere in carreggiata il Perugia, le ultime tre, con ben sette punti realizzati nella prima metà del ciclo terribile di sei gare del mese di Novembre.

Contro il Padova Fabio Caserta ha dato fiducia a Bianchimano schierandolo dall’inizio al centro dell’attacco e la mossa si è rivelata azzeccatissima, con Bianchimano che ha ripagato in pieno la fiducia del tecnico realizzando due delle tre reti che hanno sgretolato nella ripresa le resistenze del Padova, dopo che Sgarbi aveva portato in vantaggio i grifoni con un incredibile colpo di tacco proprio nell’unico momento di sofferenza, quello dell’inizio della ripresa, della formazione biancorossa.

Ma se Bianchimano ha ottimamente finalizzato, il compagno di reparto Melchiorri è stato fondamentale, entrando in tutte e tre le azioni dei gol del Perugia e la buona intesa tra i due compagni di reparto, non ce ne voglia Murano, ha rivitalizzato l’attacco.

Nell’ultima nostra partecipazione alla trasmissione di SportPerugia TV, quando si dibatteva su come poter migliorare il rendimento dell’attacco avevamo proprio proposto l’utilizzo di Bianchimano come punta centrale, l’unico dei tre attaccanti che ne abbia le caratteristiche, a fianco di un Melchiorri libero di svariare per il fronte offensivo e ci fa piacere che la scelta di Caserta si sia dimostrata quella giusta.

Ma c’è anche da sottolineare come, con il gol di ieri sera di Sgarbi, oltre ai tre attaccanti, Bianchimano, Melchiorri e Murano, tutti con tre gol a testa, altri cinque giocatori, i centrocampisti Kouan, Dragomir e Moscati, e i difensori Negro e Sgarbi, si siano iscritti alla, così battezzata dal nostro direttore Andrea Sonaglia, “cooperativa del gol”, che ci ricorda un po’ quella del “Perugia dei Miracoli” di Ilario Castagner, con l’accostamento al grande tecnico veneto assolutamente meritato per Fabio Caserta per quanto di buono ha saputo fare finora nonostante le oggettive difficoltà iniziali.

Tornando alla gara contro il Padova c’è da rimarcare ancora una volta l’ottima prestazione del reparto difensivo, tra l’altro contro la squadra che finora ha segnato di più, difesa che, dopo la batosta di Mantova e l’ingresso di Monaco, ha subito soltanto due reti in sei partite, una delle quali su rigore a San Benedetto del Tronto.

Una grande solidità difensiva, necessaria ad una squadra che punta a vincere il campionato.

Bene anche il centrocampo, con un Sounas autentico moto perpetuo, protagonista sia nello spezzare le iniziative avversarie, sia in fase propositiva, con il fallo del rigore del terzo gol commesso proprio su di lui.

Una serata di gioia per il popolo biancorosso, insomma, che mancava da tanto tempo ma che deve, comunque, far rimanere con i piedi per terra.

Il campionato riparte praticamente da zero, per altre ventotto tappe, domenica prossima a Carpi e il Perugia ha avuto il grosso merito di iniziarlo in vetta, assieme al Padova (a tal proposito il 3-0 potrebbe risultare utilissimo in caso di arrivo in parità che premierebbe i grifoni a meno di un malaugurato rovescio al ritorno), con un punto di vantaggio su Sudtirol e Modena, anche se in testa ci potrebbe essere anche la Triestina, attualmente distanziata di tre lunghezze dalla vetta, nel caso di vittoria nel recupero casalingo con il Gubbio.

A nostro modesto parere uscirà proprio dal lotto di queste cinque squadre il nome del vincitore di questo Girone B della Serie C, vista la discontinuità di rendimento del Carpi e della Feralpisalò che, insieme alla sorprendente matricola Matelica, inseguono a tre lunghezze.

L’equilibrio, quindi, davanti, regna sovrano e il Perugia, per cercare di spezzarlo, dovrà proseguire nel suo trend positivo pensando, però, solo alla partita successiva, almeno fino al mercato di Gennaio quando la società sarà chiamata ad apporre quei ritocchi alla rosa, necessari per arrivare primi.

Domenica si va a Carpi, in casa di una squadra solida, soprattutto nelle gare interne, ferita per aver perso immeritatamente ieri, a causa di un clamoroso autogol a pochi minuti dalla fine, il sentitissimo derby di Modena, allenata da quel Sandro Pochesci che, da ex tecnico della Ternana, “sente” particolarmente questa gara, per cui servirà un’altra grande prestazione per potere fare risultato anche al “Cabassi” e riuscire a mantenere il primato in classifica appena conquistato.

Danilo Tedeschini