Livorno dal Paradiso all’Inferno, Grifo da 7

1131
Breda: dispiace ma sei all'inferno. É tornata Venturatolandia. Il Livorno si fa rimontare e sorpassare in casa anche dal Chievo, il Cittadella torna a stupire espugnando Cremona

Livorno dal Paradiso all’Inferno, Grifo da 7. Breda si fa rimontare a Lecce e si inchina al bomber La Mantia, il Perugia vince ma non convince. Errori gravi per Lamanna dello Spezia

 

Paradiso, Inferno e Purgatorio di Dan.Te.

Paradiso

10 – Andrea La Mantia

Il poderoso attaccante del Lecce trascina la squadra di mister Liverani alla bellissima rimonta, da zero a due a tre a due, contro il Livorno al “Via del Mare”, realizzando il primo e il fondamentale terzo gol allo scadere. Con questo successo il Lecce conferma il suo quinto posto a quota trentotto, dietro al Pescara per lo scontro diretto perso, ad una sola lunghezza dal terzo del Benevento e a quattro dalla promozione diretta, con la gara interna con l’Ascoli da recuperare. La Mantia, invece, con questa doppietta raggiunge il gemello Palombi a quota otto nella classifica marcatori. Stoccatore!

9 – Lamin Jallow

Grande vittoria della Salernitana che espugna il “Del Duca” rifilando un sonoro quattro a due ai bianconeri padroni di casa. Protagonista del tardo pomeriggio ascolano è l’attaccante gambiano Jallow, autore di due delle quattro segnature dei granata, saliti al nono posto a quota trentuno, ad una sola lunghezza dalla zona playoff.

8 – Verona e Pescara

Lo davano quasi per morto, col suo tecnico Fabio Grosso all’ultima chiamata, ma il Verona ha sette vite come i gatti e, proprio nella serata più difficile, subito sotto di un gol a La Spezia contro la squadra di Marino in formissima, riesce a rimontare giocando una grande gara e ad espugnare meritatamente il “Picco”. Grosso salva la panchina, Serse Cosmi, suo probabile successore, continuerà a fare l’opinionista alla “Domenica Sportiva” e il Verona riemerge al sesto posto a quota ventisei. Torna al successo il Pescara, il primo del girone di ritorno e lo fa nel migliore dei modi andando ad espugnare meritatamente l’“Ezio Scida” di Crotone segnando due gol in apertura di gara. La squadra di Pillon si conferma quarta sopravanzando per lo scontro diretto il Lecce con cui condivide quota trentotto.

7 – Perugia, Benevento e Cosenza

In genere la vittoria in trasferta regala sempre almeno un otto alla squadra che la realizza ma la bruttissima, quanto fortunatissima, prova disputata dai grifoni a Carpi, in gol nell’unica azione creata, proprio allo scadere, dopo aver sofferto molto più del dovuto il predominio del Carpi, modesta formazione penultima in classifica, li relega nel cerchio più basso del Paradiso. Perugia che torna all’ottavo posto, dentro la griglia playoff, a quota trentadue. Continua la bella risalita in classifica del Benevento che, con la vittoria di misura del “Vigorito” sul Cittadella, si conferma al terzo posto, accorciando, con i suoi trentanove punti, a sole tre lunghezze il distacco dalla seconda posizione, quella che vale la promozione diretta, occupata dal Palermo. Bella vittoria interna, col classico risultato all’inglese, del Cosenza sulla Cremonese. La squadra di mister Braglia riscatta subito il passo falso di Livorno e vola al dodicesimo posto, preceduta proprio dai lombardi, che hanno gli stessi ventisette punti, per la peggior differnza reti.

Purgatorio

6 – Palermo, Brescia e Foggia

Palermo e Brescia danno vita al big match della Serie B davanti ai ventitremila spettatori del “Barbera”, record stagionale. Partita dominata dai siciliani, passati in vantaggio a dieci minuti dal termine con Nestorowsky, ma raggiunti in pieno recupero dalla strana parabola di Tremolada, trasformata in gol dall’aiuto del forte vento e dall’incertezza del portiere siciliano Brignoli. Palermo, che nel frattempo risolve i problemi societari con l’arrivo di una nuova proprietà, sempre secondo, ma con quarantadue punti, ad una sola lunghezza dal Brescia che conserva il primato solitario. Il Foggia sfiora l’impresa all’“Euganeo” contro il Padova ma, dopo essere passato subito in vantaggio con una rete di Chiaretti, si fa raggiungere dal gol di Capello nel finale. Satanelli quintultimi con ventuno punti.

5 – Padova

Il Padova solo nei minuti finali riesce a pareggiare l’importante scontro diretto casalingo contro il Foggia. Partita decisamente non bella quella giocata dalla squadra di mister Bisoli che, pur avendo nuovamente riagganciato il Carpi a quota diciotto, rimane ultima a causa dello scontro diretto perso in casa con gli emiliani.

Inferno

4 – Carpi e Livorno

Sfortunatissime prove del Carpi e del Livorno, rispettivamente in casa contro il Perugia i romagnoli e a Lecce i toscani. La squadra di Castori schiaccia il Perugia, soprattutto nella ripresa, sciupando però troppo e venendo punita nel recupero dal gol di Melchiorri. Emiliani penultimi a quota diciotto grazie allo scontro diretto vinto col Padova, ultimo, che li appariglia in classifica. Il Livorno, in vantaggio di due gol, si fa incredibilmente rimontare e sorpassare dal Lecce prorprio sul filo di lana, complice anche l’espuslsione di Fazzi, arrivata sul due a uno. Toscani quartultimi a quota venti.

3 – Cittadella e Cremonese

Continua la minicrisi del Cittadella, battuto di misura a Benevento. Dopo questa sconfitta, la terza consecutiva, la formazione di mister Venturato esce dalla zona nobile, scivolando addirittuta al decimo posto, con i suoi trenta punti. La Cremonese subisce due reti nella ripresa sul terreno del Cosenza e deve momentaneamente abbandonare i sogni di gloria. La squadra di Rastelli, penalizzata al “Marulla” dalle tantissime assenze, è raggiunta all’undicesimo posto a quota ventisette proprio dai silani sui quali però, a parità di risultati negli scontri diretti, possono vantare il vantaggio della migliore differenza reti.

2 – Ascoli

Brutto capitombolo interno, il secondo consecutivo al “Del Duca”, per la squadra di mister Vivarini che, dopo il tre a zero casalingo subito dal Perugia prima del turno di riposo, subisce altre quattro reti dalla Salernitana segnandone soltanto due. I bianconeri, scivolano pericolosamente al sestultimo posto con i loro venticinque punti, con sole quattro lunghezze di vantaggio sulla zona calda.

1 – Crotone

Altra sconfitta interna per il Crotone, stavolta contro il Pescara, con la classifica dei pitagorici sempre più allarmante. I rossoblu protestano per alcune decisioni sfavorevoli subite (il presidente Vrenna minaccia addirittura di ritirare la squadra al prossimo torto) ma farebbero meglio a meditare sui propri errori. Crotone sempre terzultimo con diciannove punti.

0 – Eugenio Lamanna

Il portiere dello Spezia si fa sorprendere da due tiri da fuori non certo irresistibili che permettono al Verona di rimontare lo svantaggio iniziale e di espugnare il “Picco” tarpando le ali alla risalita dei bianchi padroni di casa, fematasi dopo nove gare positive, scivolati al settimo posto a quota trentaquattro e scavalcati proprio dagli scaligeri. Una brutta prestazione, assolutamente da archiviare al più presto, per l’esperto portiere della squadra di mister Marino.

Dan.Te.