Spal e Benevento 15; Frosinone e Novara 14; Bari e Ascoli 13; Carpi, Cesena e Vicenza 12; Spezia, Verona e Salernitana 11; Latina e Pro Vercelli 10; Brescia, Avellino e Cittadella 9; Ternana e Perugia 8; Entella e Pisa 6; Trapani 4.
No, non è il nostro computer che è impazzito. Questa è la classifica delle ultime otto giornate del girone d’andata della Serie B. B come Bucchi, che ha chiuso il girone d’andata con gli stessi punti, trenta, del Perugia di Bisoli e solo con uno in più dei ventinove totalizzati nel primo anno di Serie B dal Perugia di Camplone, il tecnico che vinse la C. C come calo, quello del Perugia che da più di un mese avevamo evidenziato, trasformatosi in C come crisi, se non nel gioco, anche se non è certo quello di due mesi fa, sicuramente nei risultati, come appunto la classifica delle ultime otto gare, quasi due mesi di campionato, che abbiamo pubblicato, sta lì a dimostrare, con il Perugia posizionato al quartultimo posto insieme alla Ternana. Non è certo solo la sconfitta di Salerno, arrivata con un Perugia sceso in campo all’“Arechi” con tantissime assenze, a far preoccupare ma il trend decisamente negativo infilato dalla formazione di Bucchi anche quando l’alibi delle tante assenze non c’era. Otto punti in otto gare, un punto a partita, rappresentano infatti una media da play-out, enormemente diversa da quella registrata nelle prime tredici gare, con ventidue punti conquistati, di quasi 1,7 a partita. I grifoni sono così scivolati dal quarto al settimo posto e meno male che l’equilibrio in basso e la pochezza tecnica del torneo di quest’anno la tengono ancora nella griglia play-off (l’anno scorso con gli stessi punti il Perugia di Bisoli era nono) anche se a brevissima distanza stanno pericolosamente tallonando il Perugia, lo Spezia, il Bari e il Novara, oltre all’Entella che però, fortunatamente, appare più in crisi dei grifoni. A Salerno il Perugia ha continuato ad evidenziare i soliti errori difensivi, seguitando a prendere due gol per la quarta volta consecutiva in trasferta e giocando sotto ritmo, in particolare nella ripresa quando c’era da riequilibrare il risultato. Ma in Campania ci ha messo molto del suo anche Bucchi che per l’occasione ha cambiato modulo passando ad un tre-cinque-due poco collaudato e, soprattutto, inserendo in difesa un Joss assolutamente negativo come difensore di destra, rinunciando stranamente ad Imparato, uno dei suoi due pupilli che si è portato dietro dalla Maceratese, che non sarà un fuoriclasse ma che i danni provocati oggi dal giovane “colored”, il cui ruolo abituale è, tra l’altro, quello del centrocampista, non li aveva mai fatti. Una decisione strana e infelice quella del tecnico marchigiano, apparso un po’ in confusione, lo avevamo scritto anche la scorsa settimana, in queste ultime gare. Ma di Bucchi non ci sono piaciute neanche le “bisoliane” dichiarazioni nel dopo gara, quando ha parlato di partita ben giocata dalla squadra e di ottima gara di Joss, minimizzando i suoi due grossolani errori in occasione delle due segnature dei granata e non solo e la prestazione davvero scadente della sua formazione, appena sufficiente e basta nel primo tempo, disastrosa nella ripresa quando, al di là del gol di Dezi nel finale, il migliore con Volta, e di un tiro di Bianchi non si è mai resa pericolosa, subendo le ficcanti ripartenze dei padroni di casa che potevano tranquillamente segnare almeno altri due, tre gol. La parola passa ora al mercato e alla società perché la rosa ha dimostrato non essere così completa e soprattutto competitiva nelle seconde linee, come erroneamente ritenuto a Settembre e, se l’obiettivo è quello di provare ad entrare nelle posizioni dei play-off che contano (le prime quattro si stanno pericolosamente allontanando), va assolutamente rinforzata nella finestra di mercato che va ad aprirsi. Contemporaneamente ci sarà la lunga sosta, si tornerà infatti in campo lunedì 23 Gennaio nel posticipo casalingo col Cesena di Camplone e allora, nel darvi appuntamento con il nostro consueto editoriale tra tre settimane, auguriamo a tutti un radioso 2017!
Danilo Tedeschini