Play-off e Grifo: storia di una relazione complicata

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Pisa-Perugia: Grifo abbonato al 2-2. Negli ultimi due dolorosi precedenti i biancorossi si sono sempre fatti rimontare. Il fendente di Favasuli nel play-off 2013 come una ferita al cuore

Play-off e Grifo: storia di una relazione complicata. Negli spareggi per la B e per la A il Perugia si è quasi sempre dovuto arrendere. A Venezia per cancellare il passato

 

Di questi tempi, un anno fa, il Perugia di mister Bucchi, grazie anche ad una serie di fortunati incastri e risultati, si qualificava con la seconda miglior posizione per disputare i play-off per la A, la quarta piazza.

Attraverso il preliminare esce fuori la mina vagante Benevento e sappiamo tutti come è andata a finire. Nonostante il vantaggio dei 2 risultati su 3 a disposizione e del fatto che la gara di ritorno si sarebbe giocata al Curi, a passare in finale sono i campani. Fatale l’errore di Gnahoré a Benevento che ha spianato la strada per l’1-0 dei locali.

Ecco, forse il difficile rapporto fra il Perugia ed i play-off può essere sintetizzato con lo spareggio dell’anno scorso.

Eppure, se partiamo dagli anni ’90, troviamo due spareggi favorevoli ai Grifoni: quello di Foggia contro l’Acireale (2-1 per i biancorossi), con il titolo della promozione in B revocato solamente per la faccenda Gaucci-arbitro Senzacqua.

Poi il mitico spareggio di Reggio Emilia per la massima serie contro il Torino, dove ai rigori, dopo un’interminabile sfida, ad avere la meglio è il Perugia di Castagner. Era il 21 giugno 1998.

Da quel momento in poi sono stati solo dolori per quanto riguarda spareggi e play-off.

Nel 2004 il Perugia retrocede dopo l’atipico spareggio andata e ritorno contro la sesta classificata in B, la Fiorentina. Uno scontro interdivisionale che non ha mai avuto eguali. 0-1 al Curi per i viola ed 1-1 al ritorno. La squadra di Mondonico viene promossa in A.

L’anno seguente, in cadetteria, il Perugia disputa i play-off ed in semifinale elimina il Treviso. In finale il Torino si vendica della gara del 1998 e, grazie alla vittoria per 2-1 al Curi e alla sconfitta solamente per 0-1 in casa propria, torna in A.

Dopodichè abbiamo due partecipazioni ai play-off per passare dalla C alla B. Nel 2008 Mazzeo e compagni furono eliminati dall’Ancona nonostante il 3-1 del Curi, ribaltato nelle Marche con un secco 2-0.

Poi abbiamo forse la più grande delle delusioni, nel 2013. Il Perugia di Camplone si classifica secondo ed incontra in semifinale il Pisa. All’arena Garibaldi è 2-1 per i toscani. Al ritorno il Grifo riesce a ribaltare il risultato nonostante lo svantaggio iniziale. Ma sul 2-1 di Rantier, che avrebbe qualificato i biancorossi in finale, accade l’imponderabile: i Grifoni esagerano nei festeggiamenti e…palla al centro, Pisa in attacco ed immediato pareggio di Favasuli che elimina atrocemente i Grifoni.

Dopodichè arriviamo a tempi molto recenti. Preliminare play-off di Serie B contro il Pescara di Oddo nel 2015: si gioca al Curi in gara secca, vantaggio grazie a Goldaniga, ma gli abruzzesi pareggiano e poi sorpassano. Perugia ancora eliminato.

E due anni più tardi arriviamo proprio al già citato play-off col Benevento.

Il bilancio degli spareggi secchi, dagli anni ’90 in poi, è ampiamente accettabile, ma per quanto riguarda i play-off di B e C, su 5 partecipazioni totali, il Perugia ha ottenuto altrettante eliminazioni.

Ecco che seppur senza il favore del pronostico, il Grifo di Nesta si presenta in laguna per scacciare i fantasmi del passato. Non sarà semplice, ma Del Prete e compagni, partendo dall’ottava posizione, hanno poco da perdere e quasi solo da guadagnare. Potrebbe essere questa un’arma in più?

Nicolò Brillo