Un Avellino “rivoluzionato” cerca la svolta definitiva al “Curi”

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    Un Avellino rivoluzionato cerca la svolta definitiva al
     

    Domenica, al Curi, il Perugia affronterà l’Avellino, squadra “tosta” e combattiva, come negli anni passati. I campani saliranno in Umbria con parecchio entusiasmo, dovuto al fatto che, dopo un avvio di campionato travagliato, nell’ultimo turno, hanno ottenuto la prima vittoria stagionale ai danni della Pro Vercelli (3-2). Del resto, osservando i movimenti di mercato, un inizio a rilento da parte degli irpini era prevedibile. Per i biancoverdi, infatti, quella appena conclusa è stata un’estate di cambiamenti e basta un solo dato per comprenderlo: della rosa che ha affrontato il campionato di serie B 2015/2016, sono rimasti solamente 8 giocatori. Se ne sono andati, tra gli altri, Trotta, Tavano, Zito, Bastien, Ligi, Pucino, ma occorre comunque precisare che la dirigenza campana è riuscita anche a trattenere alcuni degli elementi più importanti, su tutti i due centravanti, Luigi Castaldo e Benjamin Mokulu. Partendo dal tecnico, la panchina è stata affidata a Domenico Toscano, che ha preso il posto di Attilio Tesser. Passando all’organico, in porta è stato confermato Pierluigi Frattali, anche se, nelle ultime gare, sembra che sia stato scavalcato nelle gerarchie dal ventenne serbo, Boris Radunovic, in prestito dall’Atalanta. Il giovane portiere balcanico è solo uno dei giocatori che i bergamaschi hanno mandato a “maturare” in Campania. Insieme a lui, sono, infatti, giunti alla corte di Toscano anche il difensore Berat Djimsiti (lo scorso anno 3 presenze in serie A) e gli esterni Patrick Asmah (giovane ghanese) e l’ex grifone Salvatore Molina. La difesa è stata cambiata in toto: oltre a Djimsiti, sono arrivati Alejandro Gonzalez (in prestito dall’Hellas Verona) e i giovani Layousse Diallo e Isaac Donkor (dell’Inter). Maggiori conferme, invece, a centrocampo. Oltre a D’Angelo (ora promosso a capitano), sono rimasti in Irpinia anche Fabrizio Paghera, William Jidayi e Davide Gavazzi. A questi, per integrare la rosa, si sono aggiunti il regista Luca Crecco, il giovane laterale Niccolò Belloni e i due stranieri Richard Lasik e Stephane Omeonga, acquistati rispettivamente dallo Slovan Bratislava e dall’Anderlecht. Per finire l’attacco, ruolo in cui la dirigenza biancoverde ha investito maggiormente. Il principale acquisto è, sicuramente, Matteo Ardemagni, grande ex di giornata. Il centravanti, tra i più amati degli ultimi anni, dopo 47 presenze in una stagione e mezzo ( più 12 disputate in quella 2006/2007) e 17 reti, è tornato all’Atalanta, per poi essere ceduto a titolo definitivo all’Avellino. Attenzione però anche al promettente giovane, scuola Roma, Daniele Verde, già a segno due volte in questo avvio di campionato.

    MODULO

    Nelle prime sette giornate, Toscano, pur variando spesso gli interpreti, ha adottato sempre e solo un modulo: 3-5-2, puntando soprattutto sull’equilibrio e sulla fisicità degli attaccanti.

    PROBABILE FORMAZIONE

    Toscano vuole trovare a tutti i costi la continuità, evitando ulteriori passi falsi. Proprio per questo, da qui alla gara, i biancoverdi si alleneranno al Partenio, ma a porte chiuse. Solitamente, non è facile indovinare l’11 titolare, visto che il tecnico dei campani è solito ruotare i giocatori per non dare punti di riferimento agli avversari. L’allenatore è, comunque, alle prese con diverse defezioni, dovute alle non perfette condizioni fisiche di alcuni giocatori, alle quali si sono aggiunti anche le assenze dei nazionali. Così, non saranno della gara né il portiere Radunovic né il centrale Djimsiti, impegnati rispettivamente con la Serbia e con l’Albania. Al loro posto, molto probabilmente, Frattali e Jidayi (o Donkor). I principali problemi provengono, però, dall’attacco. Migliora Mokulu (gli esami non hanno evidenziato danni muscolari) e il centravanti partirà per Perugia, anche se difficilmente scenderà in campo, visto che non ha preso parte a nessun allenamento. Problemi anche per Ardemagni e Verde che si sono allenati a parte, ma le loro condizioni non preoccupano. Così i due attaccanti si candidano per una maglia da titolare, anche se il tecnico, in extremis, potrebbe decidere di affidarsi all’esperienza di Castaldo. In mediana, con l’assenza certa di Gavazzi (rottura del crociato), uno tra D’Angelo, Omeonga e Paghera resteranno in panchina, mentre più probabile la conferma del giovane Soumarè. Tuttavia, lo slovacco Lasik scalpita.

    Avellino (3-5-2): Frattali; Gonzalez, Diallo, Jidayi (Donkor); Belloni, D’Angelo, Soumarè (Lasik), Omeonga (Paghera), Asmah; Ardemagni (Castaldo), Verde.

    Michele Mencaroni