Vittoria importante, ma il 4-2-3-1 non tiene

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I diecimila del “Curi” festeggiano il primo successo stagionale della squadra di Bisoli, ottenuta all’esordio contro un rimaneggiatissimo Como, buon viatico per questo secondo campionato di B dell’era Santopadre. Proprio il presidente, nell’ultima conferenza stampa aveva ribadito come l’obiettivo sia quello di arrivare tra le prime cinque, migliorando così il buon andamento della squadra di Camplone, piazzatosi al sesto posto. Ma arrivare tra le prime cinque potrebbe voler anche significare arrivare  tra le prime due e andare in Serie A direttamente, visto che Santopadre ha definito il Perugia una corazzata, termine che Bisoli, non più tardi di trentasei ore dopo ha però poco condiviso. La partita col Como ha effettivamente mostrato un Perugia, cinico, voglioso, concentrato in difesa, con due mastini come Rizzo e Salifu in mediana e il solito Ardemagni bomber su cui si può sempre contare. ????????????????????????????????????????????????????????????????????????Ma è innegabile che anche contro i lariani siano emersi limiti di gioco e qualche difetto. In primis il solito buco a centrocampo tra i due ottimi mediani e  i tre trequartisti, un Fabinho evanescente, un Di Carmine sempre più in ombra e che stenta ad adattarsi in una posizione che non predilige e un Lanzafame a corrente alternata, comunque il migliore dei tre, se non altro per l’ottimo spunto che ha determinato la punizione del primo gol e per il magnifico lancio di trenta metri per Ardemagni  in occasione del raddoppio. Sappiamo bene che con Bisoli il pragmatismo la farà da padrone e difficilmente vedremo un gioco spumeggiante ma, anche in vista di test più probanti, a cominciare da quello di venerdì a Pescara contro una squadra ferita ed arrabbiata, perché non prendere in considerazione la possibilità di un 4-4-2 a rombo, con Rizzo a destra, l’ultimo arrivato Della Rocca intercambiabile con Salifu sia davanti alla difesa che come centrocampista  di sinistra e Lanzafame vertice alto dietro le due punte, Ardemagni come prima e uno tra Di Carmine, che tornerebbe nel suo ruolo naturale, Fabinho o Parigini come seconda. Si ovvierebbe a quella distanza eccessiva  che si forma tra le attuali due linee di centrocampo della mediana e uno con i piedi buoni come Della Rocca alzerebbe anche il tasso tecnico dello stesso centrocampo e un Di Carmine, riportato nel ruolo più gradito di seconda punta, o chi per lui, darebbe una grossa mano ad Ardemagni in avanti, soprattutto in trasferta. Intanto, però, godiamoci questi primi tre punti e lo spettacolo dei diecimila del “Curi”. Quindici giorni fa avevamo invocato l’impennata degli abbonamenti e nell’ultima settimana l’impennata c’è stata eccome e le tessere “staccate” sono schizzate a 6.144. Ora ne mancano poco più di un migliaio per raggiungere e perché no, superare, nel mese  di prolungamento di campagna, le 7219 tessere dello scorso anno e una mano la deve dare la squadra continuando a collezionare risultati positivi e migliorando il gioco.

Danilo Tedeschini