Camplone: “Venerdì sarò all’Adriatico”

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    camplone_staffAndrea Camplone continua a godersi il mare. Gli manca il campo, ma nell’attesa di una chiamata, la sua spiaggia e il sole di Pescara sono quanto di meglio può esserci per rilassarsi e ricaricare le pile, dopo tre anni professionalmente di alto livello. La domenica calcistica l’ha trascorsa con il telecomando in mano e la voglia di buttare l’occhio in giro per i campi della B. Dal “Curi”, passando per Livorno e per finire con Bari, dove i pugliesi di Nicola e lo Spezia hanno fornito uno spettacolo unico e per certi versi molto vicino alla sua filosofia di calcio.

    “E’ stata una bella partita – ammette il tecnico abruzzese – anche se è presto per fare graduatorie e valutazioni. Siamo ancora al calcio d’estate e ci vorranno almeno 3-4 partite per riuscire a capire i reali valori. Il Perugia? Non ho visto tutta la gara, ma dall’immagini salienti si è percepito che è stata una vittoria netta e che Bisoli ha a disposizione una squadra tosta”.

    Camplone non entra nel merito delle dichiarazioni di Santopadre, che la scorsa settimana ha arringato la piazza esaltando le doti tecniche della rosa, ma concorda con il collega e suo successore sul fatto che il Grifo non può certo definirsi una corazzata.

    “Bisoli ha ragione. Davanti al Perugia, in questo momento, ci sono delle formazioni che hanno fatto meglio. Il Grifo può comunque giocarsela per raggiungere un posto ai play-off”.

    Tra le squadre che sulla carta sono davanti al Perugia, c’è sicuramente il Pescara. La squadra di Oddo, tuttavia, è partita con il piede sbagliato, rimediando una brutta sconfitta a Livorno.

    “Il risultato è pesante, ma va tenuto conto che il Pescara non aveva la disponibilità di una decina di giocatori”.

    Brutta batosta che gli abruzzesi vorranno vendicare proprio venerdì sera, quando all’Adriatico sarà di scena il Perugia.

    “Sarò allo stadio con tutta la famiglia – continua Camplone – nella speranza di assistere ad una bella partita. Il Perugia vorrà dare continuità alla vittoria contro il Como e riscattare la sconfitta ai play-off dello scorso campionato. Dall’altra parte il Pescara non potrà certo fallire due appuntamenti consecutivi e sicuramente cercherà la vittoria. Per chi farò il tifo? Sono legato ad entrambe le squadre. Pescara è casa mia: da giocatore c’ho giocato per dieci anni. A Perugia ho trascorso sette anni meravigliosi ed indimenticabili: che vinca il migliore”.

    Una serata dal doppio valore affettivo che potrebbe diventare l’occasione per ritrovare e salutare il Presidente del Perugia Santopadre.

    “Se ci sarà occasione lo farò volentieri. I miei genitori mi hanno insegnato l’educazione e non vedo il motivo per non farlo. Sarà difficile, visto che lui si siederà in tribuna vip ed io no. Quando c’è stata la presentazione dei calendari a Pescara, credevo mi chiamasse, visto che aveva dichiarato che un giorno sarebbe venuto a salutarmi a casa. Ma non è successo: pazienza”