Al Curi regna equilibrio tra Perugia e Frosinone

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Dopo la sconfitta di Ferrara in casa della Spal, il Perugia non ha tempo di rifiatare e ha subito l’occasione per riprendere la marcia, anche se la gara non sarà delle più agevoli: martedì sera, al “Curi”, arriverà la capolista Frosinone. Oltre ad essere i primi della classe, i ciociari sono tra le squadre più solide e concrete della serie B, facendo dell’agonismo uno dei maggiori punti di forza. Analizzando il loro cammino, vediamo che i gialloblù hanno il miglior rendimento esterno: lontano dal “Matusa”, gli uomini di Pasquale Marino hanno ottenuto 19 punti in 13 partite (5 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte) e nessuno ha saputo fare meglio. Prendendo, invece, in esame il bilancio inerente i precedenti nelle gare disputate nel capoluogo umbro, Perugia e Frosinone sono in perfetta parità. Quella di martedì sarà la decima sfida e, sin qui, quattro successi biancorossi, quattro quelli degli ospiti e un solo pareggio. Ripercorrendo la storia delle due formazioni, in ordine cronologico, il primo match risale alla stagione 1951-1952, campionato Interregionale, girone “L”. In questa occasione, allo stadio “Santa Giuliana”, il risultato finale fu di 2-1, con i grifoni che archiviarono la pratica già a fine primo tempo con le reti di Orioli e Giuseppe Totti. Tonino Spaziani riaprì la gara a 20 minuti dal termine, ma il Perugia riuscì a difendere il vantaggio. Le due compagini si incrociarono nuovamente nella stagione 1954-1955, questa volta in IV serie (girone “F”). A vincere fu sempre il Perugia, 1-0, con Totti che “punì” ancora i ciociari. L’anno seguente, stessa categoria, stesso girone, ma diverso risultato. In questa circostanza, infatti, i laziali riuscirono ad espugnare il capoluogo umbro grazie ad una rete di Rolando Vicovaro. Nel campionato 1956-1957 (IV serie girone “F”), Frosinone ancora corsaro a Perugia. Gli ospiti, infatti, chiusero la gara dopo soli 50 minuti, trascinati dalle reti di Piccolomini e Azzoni, mentre il gol di Cannavacciuolo fu solo un’illusione: al “Santa Giuliana” terminò 1-2. Successivamente, trascorsero 33 anni prima che le due squadre si affrontassero di nuovo. In questa occasione (stagione 1988-1989), la sfida si disputò per la prima volta al “Curi” e, a cambiare, fu anche la categoria: serie C1, girone “B”, con il Perugia che tornò alla vittoria. Fabrizio Ravanelli aprì le marcature trasformando un calcio di rigore, Edoardo Artistico (che l’estate successiva verrà acquistato proprio dal Grifo) ristabilì la parità ma, alla fine, Carlo Valentini regalò la gioia ai tifosi biancorossi. Era il 30 ottobre 1988. Andando avanti fino a raggiungere il nuovo millennio, il primo incontro degli anni 2000 se lo aggiudicarono i gialloblù. Alla 27esima giornata di ritorno del campionato di Serie C1 2005-2006, i laziali guidati da Ivo Iaconi, riuscirono a superare il Grifo, sebbene in extremis. Prima frazione di gara brillante, con botta e risposta tra le due formazioni. Il difensore Michele Ischia rompe gli equilibri, ma Marco Cellini ristabilisce la parità su calcio di rigore. Quando ormai la gara sembrava incanalarsi verso l’1-1, al 94’ Marco Martini (che poi vestirà la maglia del Grifo nella stagione 2009-2010) trovò il guizzo vincente, facendo calare il gelo sul “Curi”. Era il 19 marzo 2006. Per il primo ed unico pareggio tra le due formazioni bisogna attendere il campionato di Prima Divisione 2012-2013, quando Perugia e Frosinone diedero vita ad una gara tanto emozionante quanto rocambolesca. In questa partita, che rappresentò l’esordio di Andrea Camplone sulla panchina dei biancorossi (subentrato a Pierfrancesco Battistini), l’impatto del nuovo tecnico è subito evidente: dopo il primo tempo, un Grifo spettacolare e travolgente è in vantaggio per 2-0, con le reti di Romano Tozzi Borsoi (su rigore) e Matteo Politano. I biancorossi dominano per tutta la gara ma, scoccato il 90esimo, accade l’incredibile. In meno di un minuto, i ciociari riescono nell’impresa, agguantando un insperato pareggio, prima con Alessandro Frara (al 90’), poi con Vincenzo Santoruvo (al 91’). Se questo incontro portò una grandissima delusione (tra l’altro, non l’unica della stagione visto che, pochi mesi dopo, il Grifo perse l’opportunità di giocarsi la finale play off facendosi raggiungere dal Pisa appena 12 secondi dopo aver firmato, in rimonta, il gol del 2-1) la sfida successiva tra Perugia e Frosinone ha cancellato ogni dispiacere. Questa partita, infatti, è entrata di diritto nella storia biancorossa e la data 4 maggio 2014 difficilmente verrà dimenticata dai circa 20.000 tifosi presenti quel giorno al “Curi”: dopo 9 anni, il Perugia è di nuovo in serie B. Inoltre, verrà ricordato per sempre anche il potente destro dalla distanza di Marco Moscati che non lasciò alcuno scampo al portiere avversario Zappino. Questa rete è già paragonata al gol di Eros Lolli (Perugia-Sambenedettese, 21 maggio 1967), a quelli di Pasquale Traini nello spareggio di Foggia contro l’Acireale (Perugia- Acireale, 2-1 6 giugno 1993), a quello di Marco Negri contro il Verona (Perugia-Verona, 3-2, 9 giugno 1996), o al rigore decisivo di Sandro Tovalieri nello spareggio contro il Torino (Perugia-Torino 1-1, 5-4 dopo i calci di rigore, 21 giugno 1998). Al termine della stagione, anche il Frosinone conquisto la promozione in cadetteria, così, i destini delle due compagini si incrociarono ancora una volta. In questa circostanza, i laziali hanno avuto la loro rivincita, grazie ad una rete allo scadere di Federico Dionisi, con la grandissima complicità del portiere biancorosso Jan Koprivec, autore di una clamorosa “papera”. In seguito, l’estremo difensore biancorosso si riscatterà parzialmente neutralizzando un calcio di rigore a Daniel Ciofani, ma ciò servirà solamente ad arricchire il tabellino, poiché i tre punti sono degli ospiti. Era il 12 ottobre 2014.

Michele Mencaroni