Bari: da Nicola a Camplone, stesso modulo, diversa interpretazione

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    All’andata fu un eurogol di Sabelli a decidere la gara in favore dei biancorossi pugliesi, forse un risultato eccessivo per quanto si vide in campo con due squadre molto bloccate. Ora la FC Bari 1908 ha una nuova guida tecnica, un volto conosciuto dai tifosi perugini. Il tecnico abruzzese Andrea Camplone arrivato a fine girone di andata a risollevare l’entusiasmo di una tifoseria che non vedeva di buon occhio le “accortezze tattiche” di Davide Nicola e le tre sconfitte subite proprio dopo quella gara con Perugia decretarono la fine dell’avventura del tecnico piemontese. La formazione barese, secondo i dettami della dirigenza, era stata costruita per centrare la promozione diretta e difatti può contare su un attacco che non ha eguali in serie B. Rosina, Maniero, De Luca e Sansone non hanno bisogno di presentazione, i problemi della squadra sono per lo più nel settore difensivo dove Di Cesare, anche a causa degli infortuni, non ha brillato, Del Grosso è fuori da tanto tempo per un incidente stradale, e gli altri interpreti hanno funzionato a corrente alternata. L’assetto del centrocampo è quello che ha subito più modifiche sotto la gestione Camplone. Fuori l’ordinato Gentosoglou per fare spazio a Romizi, beniamino della tifoseria barese, come frangiflutti, c’è stato l’innesto di Dezi, arrivato a gennaio in prestito dal Napoli e considerato stella nascente del calcio italiano, Rosina ora opera più da punta che da trequartista. L’assetto tattico della squadra, fra girone di andata e di ritorno, non è cambiata tanto nel modulo, quanto nell’interpretazione dei ruoli. Il nuovo tecnico predilige che l’azione parta da lontano, dal portiere, che i difensori abbiano un ruolo di costruzione e la squadra effettivamente ha ora migliori percentuali di possesso palla rispetto gli avversari. Non è stato facile plasmare la squadra secondo i nuovi dettami, anche perchè l’uscita di Sabelli verso Carpi, nel mercato invernale, ha tolto un difensore di fascia molto tecnico oltre l’assenza cronica dell’altro esterno basso di ruolo Del Grosso. Donkor, proveniente dal vivaio dell’Inter, nasce come centrale di difesa, ma ormai gioca riadattato sulla fascia destra. Gli ultimi arrivati Cissoko e Jakimovski non sono ancora in condizione, non giocavano più nelle loro squadre di provenienza Genoa e Como e comunque sono esterni che spingono e si propongono. La probabile formazione vedrà in porta Micai che ha sostituito definitivamente Guarna, sulle corsie esterne Donkor e Gemiti, centrali Di Cesare e Tonucci, Defendi (o Romizi) e Valiani a presidiare il centrocampo con il supporto di Dezi che Camplone sta usando con il contagocce. Davanti Rosina, Maniero e Sansone, De Luca non ci sarà causa squalifica. Tre ex tra le fila del Perugia Guberti, Belmonte e Rossi.

    Angelo Pagano