Castagnini: “Il Perugia può tornare a fare bene”

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Il nuovo d.s. si presenta alla stampa e analizza la situazione del Grifo tra problematiche e prospettive  
foto: acperugiacalcio.com

Il nuovo d.s. si presenta alla stampa e analizza la situazione del Grifo tra problematiche e prospettive

 

1 novembre, festa di Ognissanti. Il mondo del lavoro, almeno quello che può permetterselo, si ferma per un giorno di riposo. Non lo fa il Perugia Calcio che nel pomeriggio di martedì 1 novembre presenta alla stampa il nuovo direttore sportivo Renzo Castagnini. Questo un estratto delle sue dichiarazioni.

“Che situazione ho trovato? Difficile dare una valutazione. Non c’è da scherzare e bisogna analizzare la situazione per quello che è. Ho accettato di venire a Perugia per tre motivi. Per la storia del club in primis. Ieri sono stato con il presidente e mi ha fatto vedere le strutture e l’organizzazione che è straordinaria. Ci sono tutte le condizioni per lavorare. Poi ho stima di mister Castori che volevo a Palermo. Infine perchè ho seguito il Perugia come le altre di B e penso possa fare bene”.

A Castagnini è stato poi domandato come ha trovato il Perugia contro il Cittadella…

“L’ho visto anche contro Parma e Reggina: nella prima partita ha subito poco, nella seconda ha sfruttato dei contropiedi micidiali. Domenica invece è stata una prestazione sotto alcuni aspetti sfortunata. E’ vero che i veneti hanno avuto un dominio iniziale, ma in generale c’è stato equilibrio. Forse pesa il “Curi”, ma tutto questo sarà risolvibile lavorandoci su. Questo stadio, dove ho sempre perso in passato, deve diventare un fortino”.

Sui giocatori…

“Li ho visti stamattina 5 minuti. L’umore chiaramente non è dei più felici, ma è normale e va anche bene perché significa che c’è senso di responsabilità. Tutti dobbiamo essere pronti a lottare e sacrificarci. I due giocatori ai margini? Domani ci parlo e vedremo cosa è meglio fare per il Perugia. Nel frattempo ho sentito diverse campane. Struna? E’ in prova, lo stiamo valutando. Ma ora serve fare punti prima del mercato di gennaio”.

Nicolò Brillo