Cosmi è pronto: “Felice di ripartire, ma rivoglio i tifosi”

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Cosmi è pronto:

Cosmi è pronto: “Felice di ripartire, ma rivoglio i tifosi”. Il tecnico del Grifo nella diretta Instagram con Jack Sintini: “Senza pubblico situazione disarmante, ma contento di riassaporare il campo. Guai a non avere grinta”

 

Serse Cosmi, tecnico del Perugia, è tornato a parlare attraverso un’intervista condotta dall’ex pallavolista “Jack” Sintini in una diretta Instagram sulla pagina randstaditalia.

“Chiunque deve necessariamente avere grinta affrontando la giornata. Guai se non dovesse avercela un atleta o un allenatore – ha subito affermato l’uomo del fiume dando così un messaggio indiretto ai suoi ragazzi in vista della ripartenza – La grinta devi avercela per forza se vuoi raggiungere certi traguardi”.

Cosmi racconta anche di aver bisogno di continui stimoli e “pungolamenti” (passateci il termine).

“Ci sono posti in cui provi qualcosa di diverso. Il contesto dove un allenatore lavora non è una cosa secondaria. Poi sono uno che ha bisogno della critica e un po’ anche della polemica. La cosa mi aiuta, gli ambienti con parecchie pressioni mi stimolano maggiormente. Quando la mattina mi sveglio e va tutto bene, magari ricevo anche complimenti, significa che c’è qualcosa che non va”.

Si parla poi del ruolo dell’allenatore nel calcio moderno.

“Tempo fa la leadership di un allenatore era più prorompente, ora il ruolo del tecnico è meno centrale. Ci sono alcuni casi in cui gli allenatori si affermano in un club, ma è abbastanza raro. Una volta l’allenatore si confrontava con due persone, presidente e direttore sportivo, mentre adesso, spesso, il d.s. è un uomo del presidente che gli riporta quello che si vuol sentir dire. Poi ci sono anche i procuratori che assistono gli allenatori e hanno un rapporto diretto con i presidenti. Il ruolo dell’allenatore diventa centrale solo in caso di esonero, ma spesso non viene messo nella giusta condizione di lavorare”.

Un Cosmi felice di tornare in campo ma con un grosso cruccio…

“Sono felice di riassaporare il campo, seppur con le dovute precauzioni. Sono però enormemente infelice di farlo senza pubblico. Credo sia giusto riportare la gente allo stadio in maniera parziale e graduale. Senza tifosi nessuno sognerebbe mai di fare il calciatore. Guardate quello che hanno fatto i tifosi del Perugia la scorsa sera per i 115 anni del club… Capisco bene i problemi di TV, leghe e club, ma a porte chiuse è una situazione disarmante”.

Di seguito il LINK per rivivere l’intera intervista.

Nicolò Brillo