Leali: “Quì per rimanere”

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Leali: “Quì per rimanere”. Il portiere si presenta: “Trattativa lunga, ma non ho mai avuto dubbi nel venire a Perugia. Io erede di Buffon? Paragone che non esiste”

 

Il nuovo portiere del Perugia Nicola Leali, arrivato la scorsa settimana in prestito dalla Juventus ma con obbligo di riscatto a favore del Grifo, si è presentato alla stampa all’interno del Museo del Grifo. Queste le sue dichiarazioni:

“Dopo una lunga trattativa vengo quì con la prospettiva di fare bene e rimanere. Sin da subito non ho mai avuto dubbi nell oscegliere Perugia, è una piazza bella ed importante.

Della squadra conoscevo già Nocchi, Volta e Zanon ed ho visto giocare i miei compagni contro Entella e Pescara. Mi integrerò piano piano, consapevole che dovremo migliorare la fase difensiva nonostante nelle ultime due gare non abbiamo incassato gol.

I miei difetti di portiere? Meglio non dirli, è una domanda un po’ scomoda. Sicuramente dò il meglio di me tra i pali e nella comunicazione con la difesa.

Le esperienze all’estero sono state comunque importanti per la mia crescita. All’Olympiakos abbiamo vinto il campionato, col Waregem avevo altre aspettative, ma poi si sono cumulate delle difficoltà.

Trattativa troppo lunga? I belgi dello Zulte volevano prima trovare un portiere forte per sostituirmi. Fino ad allora non mi hanno lasciato andare.

Io erede di Buffon? Questo è un paragone che non si può fare, anche se non mi è mai pesato. Buffon è il dio dei portieri, ma io voglio essere Leali.

Cambiare squadra ogni anno o 6 mesi non è facile per un ruolo come il mio. Bisogna sempre ricostruire tutto da capo, specie il rapporto ed il modo di lavorare con il preparatore dei portieri. Giocare sempre in prestito non è stato il massimo per me, ma non si poteva rifiutare la chiamata della Juventus.”

Nicolò Brillo