Lo Spezia di Di Carlo: una “favorita” che stenta a decollare

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    La scorsa settimana, presentando la sfida interna contro la Pro Vercelli, avevamo scritto che, per il Perugia, quella sarebbe stata l’inizio dello sprint finale del girone d’andata, prima della chiusura del 2016. Prendendo in prestito una metafora dal mondo dell’atletica leggera, e paragonando queste ultime quattro partite a una gara dei 100 metri, il Grifo è “uscito bene dai blocchi” grazie al gol di Guberti, che ha permesso ai biancorossi di superare i piemontesi per 1-0, di tornare alla vittoria al Curi (che mancava dal 15 ottobre) e, visti gli altri risultati, di recuperare punti preziosi su tutte le squadre che li precedono in classifica, eccezion fatta per la Spal. Tuttavia, la volata è ancora lunga e, dopo una buona partenza, occorre stringere i denti e resistere fino alla fine, iniziando subito da sabato, quando gli uomini di Bucchi dovranno affrontare una trasferta difficile e complicata: il 17 dicembre, infatti, saranno impegnati al “Picco” di La Spezia. Le Aquile, attualmente, sono al decimo posto con 23 punti, frutto di 5 vittorie, 8 pareggi e 5 sconfitte, un cammino non proprio in linea con gli obiettivi societari di inizio stagione. Lo Spezia, infatti, era – ma lo è tuttora – tra le candidate alla promozione finale e, contro il Grifo cercherà, davanti al proprio pubblico, di far fronte a questa situazione di classifica e di ritrovare entusiasmo. Inoltre, tenterà anche di invertire il trend delle ultime tre partite, nelle quali ha ottenuto 2 pareggi e una sconfitta. Nonostante i risultati altalenanti dei bianconeri, il Perugia dovrà fare molta attenzione: i liguri, in casa, hanno perso solamente in due occasioni, contro Carpi e Verona. Per quanto riguarda la rosa, l’organico è composto da giocatori importanti e di categoria, a partire dall’allenatore. Dopo aver raggiunto la semifinale play off ( persa, poi, nella doppia sfida contro il Trapani), è stato, infatti, confermato l’esperto tecnico, Domenico Di Carlo. Stesso discorso vale per l’estremo difensore: anche per questa stagione, la porta sarà difesa dall’argentino Leandro Chichizola. Passando alla difesa, la dirigenza ha saputo trattenere giocatori importanti per la categoria come il centrale Claudio Terzi (118 presenze in serie A e 209 in B), il terzino destro Filippo De Col (richiesto da alcune compagini di serie A), Francesco Migliore, Krisztian Tamas e Nahuel Valentini, ai quali si sono aggiunti gli innesti di Niko Datkovic (tornato a La Spezia dopo una stagione al Lugano), Iacopo Galli (in prestito dal Crotone) e Marco Ceccaroni. Sono partiti, invece, l’ex grifone Mato Milos e Ivan Martic (trasferitisi entrambi al Rijeka), Felice Piccolo (ora all’Alessandria) e Sergio Postigo (al Levante). Il centrocampo è stato rinforzato con due acquisti a titolo definivo e un prestito: Franco Signorelli e Daniele Sciaudone sono stati prelevati rispettivamente dall’ Empoli e dalla Salernitana, mentre il giovane Alessandro Deiola arriva in Liguria dal Cagliari per acquisire esperienza. Da non sottovalutare anche le conferme di Nico Pulzetti, di Jon Errasti e di Luca Vignali. Attenzione anche al giovanissimo Giulio Maggiore (classe 1998), che sta diventando sempre più il faro della mediana spezzina. In questo ruolo, tuttavia, si segnalano tante partenze. Sono tornati nel loro paese natale i croati Mario Situm (ora alla Dinamo Zagabria), Josip Brezovec e Dario Canadija (entrambi al Rijeka), ma anche gli spagnoli Miguel De Las Cuevas (all’Osasuna) e Juande (al Murcia). Inoltre, come sappiamo, ha lasciato, sebbene momentaneamente, La Spezia anche Gennaro Acampora, ora Grifone. In attacco, infine, tanti cambiamenti. Il reparto offensivo bianconero, infatti, non può contare più su centravanti importanti come Emanuele Calaiò (ceduto al Parma), Andrea Catellani (tornato a Carpi) e Zoran Kvrzic (ora allo Sheriff Tiraspol, giustiziere del Grifo nell’ultimo precedente tra le due squadre al “Picco”). Tuttavia, la società si è tutelata sia con le conferme di Antonio Piccolo e, soprattutto, del brasiliano Nenè, sia con i nuovi arrivi del “Diablo” Granoche (225 presenze e 81 reti in serie B e che, tra l’altro, l’ultima volta che ha incontrato il Perugia ha messo a segno una tripletta) e di tre giovani molto interessanti. Il primo, Jaime Baez è di proprietà della Fiorentina, il secondo Alessandro Piu, classe 1996, dopo aver debuttato nella massima serie con la maglia dell’Empoli (società che ne detiene il cartellino), è giunto in Liguria per giocare con maggior continuità (sin qui 14 presenze e 3 gol). Completa il quadro, David Okereke, nigeriano classe 1997, che dopo aver stupito tutti lo scorso anno nel campionato Primavera, si è conquistato la promozione in prima squadra.

    MODULO TATTICO – Di Carlo basa il suo gioco, principalmente, sul 4-3-3. Terzini fluidificanti che garantiscono entrambi buona spinta, centrocampo di quantità e attacco fisico.

    PROBABILE FORMAZIONE – Manca ancora quasi un’intera settimana di allenamenti, ma, nonostante ciò, Di Carlo dovrebbe avere dubbi solamente su chi comporrà il tridente d’attacco. Così, Chichizola difenderà la porta bianconera, davanti a lui dovrebbe venir confermata la coppia centrale Valentini – Terzi, ma attenzione anche a Datkovic. Ai lati, spazio a De Col e Migliore: difficile che Di Carlo rinunci a uno dei due. In mediana, unico certo di una maglia da titolare sembra essere Sciaudone, mentre per gli altri due posti è ballottaggio tra Maggiore, Pulzetti, Vignali, Errasti e Signorelli. Infine, l’ attacco sarà tutto da scoprire, considerata l’abbondanza di cui dispone Di Carlo: Piu, Nenè, Baez, Okereke, Piccolo e Granoche sono tutti arruolabili e probabili titolari.

    SPEZIA (4-3-3): Chichizola; De Col, Terzi, Valentini (Datkovic), Migliore; Sciaudone, Maggiore, Vignali (Pulzetti/Errasti/Signorelli); Piu (Baez), Nenè (Granoche), Okereke (Piccolo)

    Michele Mencaroni