Mondiali del ’78 alla Sala dei Notari: ma Ardiles e Villa abbandonano per protesta

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Mondiali del '78 alla Sala dei Notari: ma Ardiles e Villa abbandonano per protesta. Durante il dibattito sul 'mundial' argentino, alla presenza di Sabatini e Spalletti, i due ex campioni della seleccion se ne vanno non volendo toccare questioni politiche

Mondiali del ’78 alla Sala dei Notari: ma Ardiles e Villa abbandonano per protesta. Durante il dibattito sul ‘mundial’ argentino, alla presenza di Sabatini e Spalletti, i due ex campioni della seleccion se ne vanno non volendo toccare questioni politiche

 

Grandi protagonisti alla Sala dei Notari nella serata di mercoledì 30 maggio. Salone gremito nell’ambito della manifestazione “Encuentro, festa della letteratura in lingua spagnola” per l’evento avente come tema centrale i mondiali di calcio del 1978 in Argentina, tra pallone e dittatura.

Il dibattito, organizzato da Giovanni Dozzini, vedeva la presenza di autorevoli figure del calcio come il tecnico dell’Inter Luciano Spalletti, il direttore sportivo perugino Walter Sabatini ed i due ex nazionali argentini che hanno preso parte al mondiale del ’78, Ricardo Villa e Osvaldo Ardiles.

Il dibattito è iniziato con l’incipit del direttore di Sky Sport Matteo Marani, il quale ha introdotto il pubblico in merito alla difficile situazione politica e sociale nella quale versava l’Argentina ai tempi del ‘mundial’ del ’78, quando nel paese dell’America del Sud vigeva la feroce dittatura militare del generale Jorge Rafael Videla.

Marani ha parlato del surreale clima in cui si è svolto l’evento sportivo, con torture ai prigionieri politici ed oppositori del regime che avvenivano in strutture neanche lontane dagli stadi del mondiale, il tutto allo scuro della popolazione locale e dell’attenzione mediatica internazionale.

L’autorevole direttore di Sky Sport ha anche esposto la tesi di un possibile rapporto tra la massoneria italiana, rappresentata da Licio Gelli, ed il regime militare argentino.

Da qui la singolare protesta di Osvaldo Ardiles che, prima di abbandonare la sala assieme al compagno Villa, prendendo parola, ha annunciato che non aveva assolutamente  l’intenzione di toccare la questione politica dei mondiali vinti proprio dalla selezione dell’albiceleste.

“Pensavo che si sarebbe parlato solo di calcio”, ha dichiarato l’ex campione della nazionale argentina. E tra lo stupore della Sala dei Notari, i due si sono dileguati.

Hanno proseguito il dibattito Luciano Spalletti e Walter Sabatini, andando a toccare anche temi lontani dal mondiale argentino. I due, che hanno collaborato assieme alla Roma e all’Inter, hanno raccontato anche alcuni aneddoti delle loro carriere da calciatore, allenatore e, nel caso del perugino Sabatini, dirigente.

Nicolò Brillo