Nesta: “A Brescia per fare la partita”

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Nesta: “A Brescia per fare la partita”. Il tecnico del Grifo: “Non andremo in Lombardia per limitare i danni, spero che i giovani diventino grandi in fretta”

 

Alessandro Nesta, alla vigilia del primo match di campionato in casa del Brescia, ha tenuto la canonica confernza stampa pre-partita. Tanti i temi toccati.

“Ero un po’ preoccupato del mercato, non ero abituato – ha esordito Nesta – Alla fine abbiamo fatto qualche colpo anche se da qualche parte siamo parecchio giovani. Il problema è che tanti giocatori sono arrivati negli ultimi cinque giorni di mercato”.

Sul match di Brescia.

“A Brescia speriamo soprattutto di avere compattezza, specie nella fase difensiva. Sono curioso di vedere l’impatto della squadra sulla partita, abbiamo subito un test importante. Quella dei giovani e del mercato last minute non deve però essere una scusa. Andiamo in Lombardia per fare la partita e non per cercare di limitare i danni”.

Sull’undici che darà battaglia Nesta ha bocca cucita.

“Sulla formazione? Io non dico mai nulla. Diciamo che certe scelte si possono intuire. Metteremo in campo la miglior formazione possibile considerando che è indisponibile solamente Gyomber causa squalifica”.

Grifo, tra giovani e vecchi.

“I giovani devono prendere subito il passo dei vecchi, questo è il mio auspicio. Devono diventare grandi in fretta. I più esperti devono dettare l’esempio su come ci si allena, con quale intensità, come ci si comporta… Han è bravo, gioca a calcio e si diverte. Altri hanno confermato le buone cose che pensavamo su di loro. Mustacchio sta tornando al meglio dopo un infortunio pesante. Lui è un giocatore molto importante”.

E Nesta non nasconde l’insoddisfazione per un pre-campionato con pèoche amichevoli di spessore.

“Giudizio sulla squadra? Non so. Sulle gambe ci mancano alcune amichevoli con squadre importanti. Avevamo il test col Benevento, ma non potevamo rischiare di prendere 5 gol. L’abbiamo annullato perchè noi ancora eravamo molto incompleti”.

Rosa rivoluzionata, nuovi equilibri all’interno dello spogliatoio.

“L’anno scorso c’era un gruppo storico che aveva creato una leadership nello spogliatoio. Ora questa cosa si deve ricreare. Ora siamo tutti nuovi, senza contare che ci sono tanti stranieri che parlano poco”.

Il rapporto con Goretti e Santopadre per quanto riguarda il mercato.

“Con Goretti e Santopadre ci siamo confrontati all’inizio, poi hanno fatto tutto loro. Gabriel è stata un’opportunità che si è presentata, io non ho chiesto nulla suonando al campanello di Goretti”.

Nicolò Brillo