Perugia: il “punto turnover” non intacca la forza del gruppo

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Ad Alessandria un Grifo ancora rimaneggiato mostra gli attributi ed esce da una brutta situazione. Ora la sfida col grande ex Caserta. Continua il silenzio d'oro di Santopadre, Bandecchi prenda spunto

Ad Alessandria un Grifo ancora rimaneggiato mostra gli attributi ed esce da una brutta situazione. Ora la sfida col grande ex Caserta. Continua il silenzio d’oro di Santopadre, Bandecchi prenda spunto

 

Quando si vincono partite come questa di Alessandria, dove nella prima mezzora sei stato in balia di un avversario che ti ha sfidato con le tue stesse armi, pressing uomo contro uomo a tutto campo, con Chichizola nelle vesti di salvatore della Patria, che ha limitato il passivo ad una sola rete con almeno due grandi interventi, per poi riuscire a venirne fuori brillantemente centrando una vittoria in rimonta dal valore inestimabile, si può certamente affermare che sì, questa squadra ha gli attributi giusti!

Vittoria raggiunta ancora una volta col “punto turnover” di Alvini, coniato nel dopogara del “Marulla” in risposta ad un collega e diventato ormai un “must”, che ad Alessandria ne cambia addirittura nove rispetto alla gara con la Cremonese, uno in più degli otto di Cosenza post Frosinone.

Ma il risultato, due a uno per i grifoni, è stato identico, segno che la forza di questo gruppo rimane inalterata al di là di quelli che scendono in campo e questo è sicuramente il più grosso merito di mister Alvini.

Come ha fatto il Perugia ad uscire fuori dalla brutta situazione della prima mezzora in cui il veemente approccio dell’Alessandria l’aveva costretta allo svantaggio su un colpo di testa ravvicinato di Mantovani?

Come accennato, grazie alla bravura di Chichizola, con Carnesecchi il miglior portiere della categoria, con un pizzico di fortuna, sotto forma di due svarioni difensivi del reparto arretrato dei grigi, con la bravura e il cinismo di Olivieri e Falzerano a trasformarli in gol, oltretutto entrambi di pregevole fattura e con la grinta sciorinata nei sessanta minuti rimanenti.

La rete di Olivieri ha dato la scossa a tutta la squadra, che già nel finale della prima frazione aveva dato ampi segnali di risveglio.

Il capolavoro di Falzerano a metà ripresa regalava quel successo che lancia in orbita la truppa di Alvini, anche se gridano vendetta le molte ripartenze non concretizzate dopo il due a uno, con l’Alessandria sbilanciatissima in avanti alla ricerca del pareggio.

Il Grifo agguanta per il momento la sesta posizione, anche se bisognerà aspettare le gare odierne del Frosinone, del Benevento e dell’Ascoli per avere un’idea più precisa.

Ma più che la posizione è il punteggio, quarantuno punti, al momento a sole cinque lunghezze dalla zona promozione diretta e a tre dal quarto posto, che impressiona favorevolmente, oltre allo straordinario rendimento esterno, con il Perugia che, nelle ultime cinque gare, tre in trasferta e due al “Curi”, ha totalizzato ben tredici punti su quindici, uno “score” da primato.

E tra tre giorni si ritorna ancora in campo in questo pazzo calendario del mese di Febbraio, pieno di gare infrasettimanali, che sta regalando tante soddisfazioni ai ragazzi di mister Alvini e ai tifosi del Grifo, che ieri hanno giustamente ricordato con uno striscione e con cori lo storico capitano del Perugia imbattibile, Pierluigi Frosio, scomparso domenica.

Al “Curi” è in programma un altro big-match, quello col Benevento di mister Caserta, il bravo tecnico che ha avuto l’enorme merito di riportare il Perugia in Serie B a soli dieci mesi dall’amarissima retrocessione.

Nel tardo pomeriggio sapremo se Caserta arriverà al “Curi” dietro di un punto, a pari merito o avanti di due lunghezze rispetto ad Alvini, ma poco importa perchè il valore dei due tecnici, diversi  nel loro modo di far giocare le proprie squadre, ma uguali nel riuscire a fare gruppo, saranno sicuramente protagonisti di un grande incontro insieme ai loro ragazzi, augurandoci che siano quelli del tecnico toscano a prevalere al termine della gara.

Un’ ultima annotazione. Venerdì scorso, ospiti della trasmissione, “L’anticipo”, ci chiesero un parere sulle “forti” dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Ternana, Stefano Bandecchi.

Abbiamo risposto che le ritenevamo molto pericolose e inopportune  (ieri la Ternana ha perso cinque a uno), paragonandole a quelle di Goretti di due stagioni fa, che, probabilmente, insieme a qualche esternazione del presidente Santopadre, tolsero tranquillità al gruppo e contribuirono alla rovinosa retrocessione della formazione biancorossa.

Ecco, molto probabilmente, alla vittoria del campionato dello scorso anno e al bell’andamento di quello di quest’anno ha contribuito e contribuisce notevolmente l’utilissimo silenzio del Presidente Santopadre, al contrario di alcune sue dannose esternazioni nelle stagioni precedenti.

Danilo Tedeschini