Pecchia come “picchia” in trasferta… Il Grifo torna tra le fiamme dell’Inferno

471
Il Parma espugna Brescia e si riprende quanto perde al

Il Parma espugna Brescia e si riprende quanto perde al “Tardini”, Perugia k.o. a Cagliari e sempre più ultimo. Bene Reggina e Bari

 

Paradiso

10 – Fabio Pecchia

Ormai è diventata quasi una consuetudine, con il Parma che si va a riprendere in trasferta quanto perso in casa. Non era andata benissimo a Cagliari, dove la scivolata di Chichizola aveva regalato il pareggio ai sardi, è andata di lusso, invece, ieri sera nella nebbia di Mompiano dove, con un gol per tempo, di Man nel primo e del subentrato Bonny nel finale, il Parma ha battuto due a zero il Brescia. Merito di Fabio Pecchia che non si è abbattuto dopo le due sconfitte casalinghe consecutive con Modena e Benevento, caricando a dovere la squadra che, sul campo, anche grazie alle scelte del tecnico, come quella di Vazquez impiegato come “falso nueve”, ha risposto alla grande. Grazie a questo successo il Parma aggancia al quinto posto la Ternana a quota ventisei.

9 – Reggina e Bari

La Reggina di mister Pippo Inzaghi riscatta subito la figuraccia rimediata quattro giorni prima al “Granillo” contro la capolista Frosinone, andando ad espugnare, uno a zero il finale, il difficile terreno del “Sinigaglia” di Como. A decidere la gara il rigore trasformato da Hernani a meno di un quarto d’ora dal termine. Grazie a questi tre punti la Reggina rimane saldamente seconda a quota trentadue, accorciando a quattro lunghezze il distacco dalla vetta e mantenendo i tre punti di margine sulle terze, alla vigilia dello scontro diretto del “Granillo” col Bari del prossimo turno.

Cheddira rimarrà in Qatar fino alla fine del mondiale, ma il Bari di mister Mignani ha ritrovato e come la via del gol anche senza il marocchino. Dopo il tre a zero di Cittadella arriva il quattro a uno casalingo con il Modena grazie alle reti di Botta con un missile terra aria da oltre venti metri, di Folorunsho, del clamoroso autogol di Cittadini e di Di Cesare, autore di un’azione memorabile. Bari sempre terzo, ma a quota ventinove, alla vigilia dello scontro diretto in casa della seconda, la Reggina, di domenica.

8 – Venezia

Continua con successo la cura Vanoli, che dal suo arrivo sulla panchina del Venezia ha totalizzato ben dieci punti in cinque gare, frutto di tre vittorie, un pari ed una sola sconfitta nella prima delle cinque partite. I lagunari superano con un gol per tempo il Cosenza, Cerngoj nel primo e Tessmann nella ripresa  gli autori delle reti e volano fuori dalla zona retrocessione diretta e quasi fuori dalla zona playout con il loro sestultimo posto, in compagnia del Cittadella, a quota diciannove.

7 – Cagliari e Benevento 

Fa tutto il Cagliari. Soffre in avvio, poi va avanti due a zero grazie a Pavoletti e a Lapadula. Quando sembra poter dilagare uno svarione di Capradossi riapre la gara col Perugia che perviene al due a due ad inizio ripresa su rigore. Tutto finito? No, perché il Cagliari, a nove dalla fine, torna definitivamente in vantaggio, ancora col la testa di Pavoletti, tornando al successo scaccia crisi dopo cinque pareggi, arrivati in mezzo a due sconfitte. Sardi decimi con l’Ascoli a quota ventidue, ad una lunghezza dal preliminare.

Il Benevento torna ad espugnare il “Vigorito, non vinceva in casa dai primi di Settembre, quando battè il Frosinone, regolando di misura, uno a zero, il Cittadella nell’importante scontro diretto. Match-winner dell’incontro Francesco Forte, che, però, sbaglia il rigore del raddoppio. Il Benevento aggancia il Modena al dodicesimo posto a quota ventuno.

Purgatorio

6 – Pisa, Genoa, Ternana e Palermo

Ancora quattro pareggi, come nel turno infrasettimanale. Pisa, Genoa e Ternana tornano rispettivamente da Frosinone, Bolzano e Ferrara con un prezioso zero a zero. Importantissimo e meritatissimo quello di un ottimo Pisa sul campo della capolista ma fondamentali per la loro classifica anche quello del Genoa e della Ternana. Luca D’Angelo, tecnico del Pisa, mantiene la sua lunga imbattibilità, con i nerazzurri che raggiungono il Sudtirol all’ottavo posto a quota ventitré mentre il Genoa perde una posizione scivolando al quarto posto con ventinove punti. La Ternana, a sua volta, mantiene il quinto posto, anche se adesso in condominio col Parma.

Pareggio esterno, ma con gol, uno a uno, anche per il Palermo nel delicato scontro diretto del “Mazza” contro la Spal. Al vantaggio iniziale spallino risponde, sempre nel primo tempo, il solito Brunori, arrivato a quota otto nella classifica cannonieri, con i rosanero che raggiungono il quattordicesimo posto a quota venti.

5 – Frosinone, Sudtirol, Spal, Ascoli

Frena leggermente la capolista Frosinone, bloccata sullo zero a zero allo “Stirpe” da un ottimo Pisa. Leoni sempre primi, adesso con trentasei punti, ma con il buon vantaggio su seconda e terza che si assottiglia a quattro e sette lunghezze.

Quarto pareggio casalingo consecutivo, stavolta con la Ternana per zero a zero, del Sudtirol, il sesto, complessivamente, nelle ultime sette gare, con i bolzanini che non vincono dalla partita del “Druso” col Parma di quasi due mesi fa. L’ennesimo pari mantiene, comunque, all’ottavo posto, anche se in condominio col Pisa, la squadra di mister Bisoli.

Ancora un mezzo passo falso per la Spal, bloccata sull’uno a uno al “Mazza” dal Palermo nell’importante scontro diretto. Meccariello illude inizialmente, portando in vantaggio i ferraresi, raggiunti, però, già nel primo tempo dai rosanero. La squadra di mister De Rossi rimane, quindi, ancora impelagata nella zona a rischio con il suo quartultimo posto a quota diciassette, in compagnia del Cosenza.

L’Ascoli non va oltre lo zero a zero nella gara del “Del Duca” contro il forte Genoa. Risultato giusto, al termine di una partita combattuta ed equilibrata. La formazione di mister Bucchi resta così al decimo posto, adesso, però, in compagnia del Cagliari.

Inferno

4 – Perugia

La decima sconfitta in diciassette gare, tre a due a Cagliari, dove i grifoni, sotto di due gol, hanno la forza di pareggiare con Strizzolo e il rigore di Casasola, prima di cedere nel finale, ricaccia lontano il Perugia, sempre ultimo, ma adesso di nuovo con pesanti distacchi, di sei punti più uno, a causa di scontri diretti e differenza reti negativa, dalla salvezza diretta e di quattro più uno dal playout con lo svantaggio. Situazione sportivamente drammatica!

3 – Cittadella

Ancora una sconfitta, stavolta per uno a zero sul campo del Benevento, per il Cittadella, scivolato a cavallo tra la zona playout e il sestultimo posto. Scatta un grosso campanello d’allarme per i veneti di mister Gorini, non più abituati, da tempo, a navigare tra le perigliose acque della bassa classifica.

2 – Cosenza

Brutta sconfitta del Cosenza nello scontro diretto del  “Penzo”. Il due a zero subito dal Venezia ricaccia in zona playout la squadra di mister Viali, scavalcata proprio dai lagunari e adesso pericolosamente quartultima, in compagnia della Spal.

1 – Modena e Como

Imprevisto crollo verticale del Modena, travolto quattro a uno dal Bari al “San Nicola”, con la rete di Diaw, al sesto minuto di recupero, utile solo a limitare il pesante passivo. Modena ancora  a centroclassifica ma che deve guardarsi attentamente alle spalle perché la zona playout è a sole due lunghezze.

Immeritata sconfitta casalinga del Como che perde su rigore la gara del “Sinigaglia” contro la Reggina, seconda forza del torneo. Grida vendetta il gol divorato da Mancuso sullo zero a zero  e, purtroppo per i lariani, la classifica risente in maniera determinante, sia di questi errori in fase offensiva, che di qualche distrazione difensiva di troppo. Il Como è infatti penultimo da solo con solo sedici punti.

0 – Josep Clotet

Seconda preoccupante sconfitta casalinga consecutiva del Brescia. Dopo la Reggina è il Parma ad espugnare il “Rigamonti”. Un due a zero che ricaccia indietro le rondinelle in classifica, adesso scivolate al settimo posto con i loro ventiquattro punti. Quelle che fino a due turni fa erano state le  certezze di questo girone d’andata del Brescia, le gare casalinghe, stanno improvvisamente diventando una sorta di spada di Damocle per la formazione dell’enigmatico mister Clotet, sicuramente responsabile di questa involuzione. Se il Brescia vorrà coltivare l’ambizione di un buon piazzamento in zona playoff dovrà necessariamente invertire la rotta, non solo in casa ma anche in trasferta, dove finora le rondinelle hanno raccolto solo nove punti. Strambata indispensabile!

Dan.Te.