Ardemagni: “Avrei gradito più chiarezza da parte della società”

1748
 

Dopo un anno e mezzo con la maglia del Grifo, Matteo Ardemagni è tornato alla società che detiene il suo cartellino, l’Atalanta, in attesa di una collocazione molto probabilmente in B. Nell’ intervista realizzata da Daniele Orlandi del Nuovo Corriere Nazionale, Ardemagni non ha nascosto qualche perplessità per come è stato trattato dalla società biancorossa nella finestra invernale di mercato:

“Sono un uomo di calcio e non mi piace certo polemizzare troppo. A gennaio la società ha cercato un’altra punta visto le carenze di gol che abbiamo accusato e questo è normale. Goretti però mi ha detto che se fossi restato sarei potuto finire fuori rosa perchè non rientravo più nei piani tecnici. Bisoli era di un altro pensiero ed ha sempre smentito le dichiarazioni del direttore dell’area tecnica. Avrei preteso maggiore rispetto e chiarezza, visto che per amore della piazza sono tornato decurtandomi lo stipendio. Avrei fatto carte false per restare al Grifo per altri 4 anni. A Perugia mi sono sentito veramente amato e stimato per l’uomo e per il calciatore che sono.”

Ardemagni, a distanza di un mese dal suo ritorno a Bergamo, si è tolto qualche lecito sassolino dalla scarpa dopo una stagione piena di contraddizioni dove comunque è riuscito a saper essere lo stesso determinante:

“Nonostante il tipo di gioco che pretendeva un mio grande sacrificio, sono riuscito ad andare in doppia cifra. E poi spero di essere ricordato almeno per quel mio goal a Terni. Una cosa è certa, se dovessi tornare al Curi da avversario sono sicuro di non essere fischiato. In Umbria ho tanti amici con i quali tutt’ora mi ci sento.”

Poi parla del suo futuro e di quello della sua ormai ex squadra:

“Sono in attesa di una collocazione, ma il mercato delle punte entra nel vivo solo ad agosto. Bisogna ancora vedere come si muovono le altre della B nel calciomercato per stabilire le ambizioni del Perugia che, comunque, devono essere alte, come è normale che sia. La tifoseria è già da Serie A e di questo ne sono certo.”

 Nicolò Brillo