Bucchi: “Vincere per rimanere nella storia”

1098
 

Nella conferenza stampa alla vigilia della partita più attesa contro la Ternana, il tecnico Cristian Bucchi ha manifestato grande serenità nonostante qualche assenza di troppo e la doppia necessità di vincere, sia per la classifica che per l’importanza della sfida:

“Il derby arriva nel momento giusto: sappiamo cosa significa per la città. Da una parte abbiamo la consapevolezza di avere mostrato un buon gioco e dall’altra c’è ancora amarezza per i punti persi in queste prime partite. Il derby potrà essere un punto di incontro per abbinare al gioco i risultati. Questo è un match particolare ed ogni giocatore troverà la giusta concentrazione nalla sua maniera, senza che io debba ricorrere a particolari moniti o reclami. Sono sereno perché la squadra ha voglia di lavorare e vincere e negli allenamenti lo sta dimostrando: questo mi fa stare tranquillo. C’è carica e grande voglia di far bene per iniziare un percorso di punti importanti.”

Vincere per i punti e per il morale ma anche per la storia:

“Chi vince il derby rimane nella storia, come Bisoli lo scorso anno con entrambi i derby vinti. Sarebbe bello che il mio nome e quello dei ragazzi venga ricordato per questa vittoria e ciò deve darci una spinta in più.”

In cosa migliorare per arrivare ai primi tre punti della stagione?

“Dobbiamo eliminare quelle pause di troppo che abbiamo nei momenti decisivi. La squadra però ha la cattiveria che piace a me. Prima cresciamo sotto questo punto di vista e prima miglioreremo anche nell’arco di tutti i 90 minuti. Sarà un’occasione importante per alcuni per dimostrarsi pronti: chi gioca deve sentirsi titolare a tutti gli effetti.”

Bucchi ha fatto il “misterioso” per quanto riguarda quello che sarà lo schieramento tattico dei suoi (pre-tattica), ma è stato molto deciso nell’inquadrare le qualità che dovranno evidenziare in campo:

“Umiltà ed un pizzico di presunzione nel sentirsi importanti ed in grado di fare qualcosa di speciale. Voglio regalare emozioni positive ai nostri magnifici tifosi.”

Nicolò Brillo