Dal Paradiso sbuca Cheryshev, Cannavaro parte dal Purgatorio

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Il Venezia espugna Cagliari grazie alla doppietta ‘sprint’ dell’esterno russo. Il neo tecnico del Benevento fermato sull’1-1 dall’Ascoli

 

Paradiso

10 – Denis Cheryshev

Capolavoro del Venezia che espugna il terreno del Cagliari infliggendo un sonoro, quanto meritato quattro a uno in rimonta, ai padroni di casa. I lagunari chiudono immeritatamente sotto il primo tempo dopo aver sfiorato ripetutamente il vantaggio ma nella ripresa le reti di Pohjanpalo e Haps, insieme alla strepitosa doppietta in tre minuti del russo Cheryshev, appena subentrato, che spacca la partita, regalano il clamoroso successo al Venezia di mister Javorcic, il secondo, dopo quello di Bolzano, che lo rilancia fuori dalla zona calda, al sestultimo posto, in compagnia del Cittadella e del Benevento a quota otto. Un ingresso in campo al fulmicotone, quello di bum-bum Cherysev!

9 – Ternana, Pisa e Genoa

Terza vittoria consecutiva della Ternana, seconda consecutiva in trasferta, che sbanca, grazie al gol di Palumbo nel primo tempo e a quello di Coulibaly nei minuti di recupero, il “Tombolato”. Il meritato due a zero sul Cittadella fa volare la squadra di mister Lucarelli al quinto posto a quota tredici.

Il ritorno di mister D’Angelo al posto dell’esonerato Maran sulla panchina nerazzurra sortisce subito gli effetti sperati, con il Pisa che espugna il “Renato Curi” superando tre a uno il Perugia grazie alla doppietta di Gliozzi e alla rete di Tourè, nettamente i migliori in campo. La prima vittoria stagionale fa salire il Pisa dall’ultimo al terzultimo posto a quota cinque.

Genoa implacabile in capo esterno, tre vittorie su tre trasferte disputate, l’ultima a Ferrara dove il Genoa si impone con merito sulla Spal per due a zero, grazie alle reti di Coda e Gudmundsson. Perchè il Genoa diventi perfetto mister Blessin dovrà migliorare il rendimento interno. Grifone che sale al quarto posto con quattordici punti.

8 – Bari e Sudtirol 

Bari delle sei meraviglie! La squadra di mister Mignani impartisce una lezione di calcio alla capolista Brescia sommergendola con un eloquente sei a due finale che, a cinque minuti dalla fine, era addirittura un sei a zero. Sugli scudi ancora una volta Cheddira, che con la sua doppietta odierna sale a quota sette, consolidandosi in testa alla classifica marcatori, al pari del suo Bari, che aggancia in vetta proprio il Brescia e la Reggina a quota quindici nel tripudio dei venticinquemila del San Nicola. Dei soliti Folorunsho e Antenucci due degli altri quattro gol, con Bellomo e Sheidler entrati anche loro nel tabellino dei marcatori.

Il Sudtirol di mister Bisoli non si ferma più. Terza vittoria in quattro partite, oltre ad un pari, da quando il mister di Porretta Terme è arrivato sulla panchina bolzanina. E stavolta il colpo è grosso perchè meritatamente conseguito a Palermo, dove il Sudtirol si impone per uno a zero grazie alla rocambolesca rete “stile biliardino” di Odogwu nel primo tempo. Sudtirol a centro classifica con il suo decimo posto, addirittura in compagnia del blasonato Cagliari, con dieci punti.

7 – Cosenza, Modena e Parma

Un Cosenza quadrato e, soprattutto, cinico. I silani, infatti, lasciano l’iniziativa per tutta la gara agli avversari per poi colpirli nei momenti topici della stessa con tre gol in altrettanti tiri scagliati nello specchio della porta avversaria, mettendo in carniere un importante successo casalingo per tre a uno sul Como che rilancia la squadra di mister Dionigi in zona playoff, con il suo ottavo posto a quota undici. Dell’ex grifone D’Urso e di Rigione nel primo tempo e di Meroni nel finale le reti silane.

Torna al successo il Modena, che batte uno a zero al “Braglia” addirittura la capolista Reggina. Successo preziosissimo, arrivato al termine di una gara tiratissima ed equilibrata, griffato dalla rete di Diaw nella ripresa. Modena che lascia la zona retrocessione diretta, salendo al quartultimo posto a quota sei, in zona playout.

Un Parma molto fortunato vince, ma senza convincere, la gara casalinga contro il coriaceo Frosinone. A decidere il due a uno per la squadra di mister Pecchia i due rigori trasformati, sul finale di prima frazione da Tutino e ad inizio ripresa da Man, dopo un predominio, almeno come occasioni da gol, da parte della squadra di mister Grosso. Una clamorosa traversa, colpita dai ciociari, nel finale, salva il Parma dal due a due. Ducali che agganciano proprio il Frosinone al sesto posto a quota dodici.

Purgatorio

6 – Ascoli

L’Ascoli torna da Benevento con un buon punto, dopo aver assaporato per un tempo la possibilità di conquistarne addirittura tre con l’iniziale vantaggio di Botteghin grazie ad un preciso e potente colpo di testa. La squadra di mister Bucchi aggancia  la Spal, a quota nove, rimanendo, però, all’undicesimo posto.

5 – Benevento

Inizia con un “pareggino” casalingo per uno a uno contro l’Ascoli l’avventura di Fabio Cannavaro sulla panchina del Benevento. Primo tempo inguardabile dei sanniti, chiuso sotto di un gol, poi il gol di Farias ad inizio ripresa sigilla un giusto pareggio. Benevento solo una lunghezza sopra la zona bollente.

Inferno

4 – Como, Reggina e Frosinone 

Esordio amaro per il nuovo tecnico Moreno Longo sulla panchina del Como. I lariani perdono tre a uno a Cosenza, nonostante uno sterile predominio sul piano del gioco, pagando ancora una volta a caro prezzo la fragilità della propria difesa che, con quattordici reti al passivo in sette gare, due di media a partita, davvero troppe, è la peggiore del torneo cadetto. Il Como precipita all’ultimo posto con soli tre punti.

Dopo quattro successi consecutivi la capolista Reggina cade un po’ a sorpresa a Modena, ma in questo campionato nessuna gara è scontata, perdendo uno a zero. La Reggina non ha demeritato e il pari sarebbe stato il risultato più giusto ma pesa la disattenzione sul gol modenese. Amaranto, comunque, sempre primi, anche se, adesso, con altre due squadre.

Immeritata sconfitta per due a uno del Frosinone contro il Parma. Primo tempo di marca ciociara ma la squadra di mister Grosso non concretizza, venendo punita in finale di tempo dal rigore di Tutino. Dopo pochi minuti della ripresa arriva il gol del raddoppio parmense, sempre su rigore. Partita chiusa? Assolutamente no. I canarini riaprono la contesa con Moro e sfiorano il meritato pari con la traversa colpita da Lucioni in pieno recupero. Frosinone sempre dentro la zona playoff.

3 – Palermo

Continua nei suoi alti e bassi al “Barbera” il Palermo che, dopo aver battuto la “corazzata” Genoa nel turno casalingo precedente, perde a sorpresa uno a zero con il Sudtirol. La sconfitta, la quarta in sette gare, fa pericolosamente precipitare la squadra di mister Corini in zona playout, alla luce del solitario quintultimo posto dei rosanero a quota sette.

2 – Brescia

Quando nutrivamo dubbi sull’effettivo valore del Brescia, affermando che i suoi quindici punti erano tutti frutto di vittorie contro squadre non di primo piano, non eravamo nel torto, visto che dopo il tre a zero di Frosinone, unica squadra forte incontrata dalle rondinelle prima di sabato, ecco arrivare la batosta del “San Nicola”, con il Bari che asfalta la squadra di mister Clotet seppellendola con un umiliante sei a due. Brescia, comunque, sempre primo, anche se in coabitazione con Bari e Reggina.

1 – Cittadella, Spal e Perugia

Brutta sconfitta per il Cittadella, battuto seccamente due a zero al “Tombolato” dalla Ternana. Il secondo stop consecutivo, susseguente al pesante tre a zero subito a Reggio Calabria prima della sosta, fa scivolare la squadra di mister Gorini appena sopra la zona playout.

Troppo forte questo Genoa per la volenterosa Spal di mister Venturato. I liguri si impongono meritatamente con un gol per tempo e fermano la rimonta in classifica degli spallini, nuovamente fuori dalla zona nobile.

L’avvento di Silvio Baldini sulla panchina biancorossa, al posto dell’esonerato Castori, non è dei migliori, con il Perugia che perde meritatamente per tre a uno, tra le mura amiche, contro il Pisa, arrivato al “Curi” ancora a digiuno di vittorie e come fanalino di coda del torneo. Primo tempo dei grifoni da dimenticare, chiuso sotto uno a zero, poi, a sette dal termine, il lampo dell’effimero pari di Di Carmine prima dei due gol pisani nel finale che chiudono la gara. Perugia che sprofonda al penultimo posto della graduatoria con solo quattro punti.

0 – Fabio Liverani

Seconda sconfitta consecutiva su due gare, entrambe giocate alla “Unipol Domus”, per il Cagliari, ma se l’uno a zero col Bari del turno precedente era apparso immeritato, stavolta il quattro a uno con il quale il Venezia ha maramaldeggiato sui sardi ci sta tutto e la dice lunga sul momento no che sta attraversando la “corazzata” di mister Liverani, al quale non è sufficiente un’altra perla di Mancosu nella punizione dell’effimero vantaggio rossoblù. Il tecnico romano, colpito durante la sosta dal grave lutto della precoce perdita della ex moglie e a cui vanno le nostre più sentite condoglianze, dovrà rimboccarsi le maniche perchè il Cagliari è finito addirittura fuori dalla virtuale griglia playoff. Crisetta?

Dan.Te.