Grifo, così si fa! Ma il dato dei gol non tragga in inganno

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Il greco:

Grifo, così si fa! Ma il dato dei gol non tragga in inganno. Bravi i biancorossi a legittimare in fretta i tre punti con l’Arezzo. Perugia col secondo miglior attacco, ma il 60 % delle reti arrivano contro difese colabrodo

 

“Il più bello spettacolo, questo weekend”. E’ quello che il tifoso del Perugia può canticchiare da ieri sera, prendendo spunto dal titolo della fortunata trasmissione di Fiorello di qualche anno fa.

Sì perchè, oltre al previsto e rotondo successo del Perugia sul fanalino di coda Arezzo, tra sabato e domenica sono contemporaneamente arrivati inaspettati due pareggi fondamentali, quello casalingo del Padova contro il Fano e quello del Sudtirol a Fermo e, ancora più a sorpresa, la sconfitta del Modena a Pesaro, oltre quella del Cesena a Trieste.

E come per incanto la classifica è tornata a sorridere ai grifoni, secondi o eventualmente terzi, ma adesso veramente distanti di un solo punto dalla vetta perchè il Padova, anche vincendo il recupero casalingo col Carpi, al massimo sarebbe a quota quarantuno, insieme al Sudtirol.

Un fine settimana da incorniciare che rilancia le ambizioni di primato della squadra di mister Fabio Caserta, vittoriosa all’ora di pranzo per tre a zero nel derby dell’Etruria con l’Arezzo.

Una gara in bilico solo nei primi dieci minuti, giocati con un buon piglio dalla squadra di Stellone, ma infilzata due volte nel giro di pochi minuti, già prima del quarto d’ora, dai gol di Elia e Falzerano, il primo regalato dall’ennesimo svarione della difesa colabrodo aretina e il secondo arrivato al termine di un bel fraseggio biancorosso, con la difesa amaranto impalata a guardare.

Partita praticamnte finita lì, con il Perugia bravo a controllare l’insistita ma velleitaria manovra aretina (l’unico pericolo lo provocava un incredibile, quanto fortuito tentativo di autogol di Angella, bellamente deviato in angolo da Fulignati) e pronto anche a pungere ogni volta che si affacciava dalle parti del portiere aretino Sala, trafitto nel finale per la terza volta dal rigore in movimento di Kouan, subentrato a metà ripresa a Vanbaleghem.

La squadra ha dimostrato personalità, ha messo in mostra buone trame di gioco e la solita difesa arcigna, ma permettetemi di sottolineare la pochezza dell’avversario, soprattutto in attacco e nella fase difensiva.

Elia e Sounas sono apparsi un gradino sopra a tutti con Cancellotti, riproposto titolare dopo tre mesi, e Vanbaleghem, invece apparsi non all’altezza dei compagni.

Vano, pur confermando l’allergia al gol, si è mosso bene, entrando in entrambe le prime due segnature prima di uscire per infortunio.

Una vittoria importante, quella ottenuta nel derby, ma che a nostro parere non deve far pensare che questa squadra non abbia bisogno di almeno un altro rinforzo offensivo, da reperire assolutamente in questo ultimo scampolo di mercato, al di là del fatto che ieri si è fatto male anche Vano e a Cesena si rischia di andare con il solo Bianchimano a disposizione, viste le indisponibilità di Melchiorri, Murano e Minesso.

Non deve trarre in inganno, infatti, il dato che il Perugia sia al momento la seconda squadra più prolifica del campionato con trentaquattro gol segnati, uno in meno rispetto solo al Padova, perchè diciannove di queste reti, praticamente quasi il 60% del bottino, sono state infatti segnate in sole sette gare alle difese colabrodo del campionato, eccezion fatta per la vittoriosa gara casalinga con il Padova che, praticamente è, appunto, l’eccezione che conferma la regola.

Tre sono state segnate all’Arezzo, ultimo in classifica, che ha la difesa più perforata del torneo, tre al Ravenna, penultimo, che ha la seconda difesa più battuta, tre al Matelica in trasferta, che è la squadra che ha subito più reti nelle partite casalinghe dopo l’Arezzo, tre alla Feralpisalò, quart’ultima difesa più battuta nelle gare in trasferta, due al Fano, quartultimo, ma a quello di mister Alessandrini che aveva una difesa ballerina (non a quello di mister Destro che ha una difesa organizzata, come si è visto domenica con noi e ieri a Padova), due all’Imolese, terzultima e quintultima sempre nella classifica dei gol presi in trasferta e, come accennato, tre al Padova.

Nelle restanti quattordici gare, i due terzi di quelle disputate, il Perugia ha segnato solo quindici gol, praticamente una rete a partita o poco più di media.

E siccome da qui in avanti di queste difese perforabili incontreremo solo quelle dell’Imolese, del Ravenna e del Matelica verso la fine del torneo (la Feralpisalò in casa prende pochi gol e il Padova è stata l’eccezione), sarà bene colmare questo “gap” ingaggiando in questo scampolo di mercato un giocatore offensivo.

Mercato che finora ha portato un secondo portiere svincolato, Minelli, un buon centrocampista, Di Noia, purtroppo però con in dote uno scarsissimo minutaggio (solo cinquantasette minuti giocati quest’anno), dopo il grave infortunio (rottura del crociato) della stagione precedente, e un attaccante, Vano, che al di là della buona volontà non vede la porta.

Insomma niente di nuovo nelle strategie di mercato del Perugia, che si affida come ogni anno alle ultime ore nella speranza di un esito positivo.

E intanto mercoledì, c’è un severo impegno in trasferta sul campo del Cesena, sesto in classifica, ma reduce da due sconfitte e voglioso di riscattarsi, anche se, rimaneggiatissimo, alla luce delle assenze di ben cinque titolari, quelle del centrocampista Ardizzone e del laterale di fascia Russini, fermati dal Covid, dello squalificato difensore Maddaloni e degli infortunati di lungo corso Munari, difensore, e Caturano, attaccante, con il capocannoniere del torneo Bortolussi, reduce da un influenza, ancora in dubbio.

Inutile sottolineare che a Cesena occorrerà una vittoria per recuperare i due punti pesi a Fano e poter approfittare di eventuali passi falsi delle avversarie dirette, apparse tutte un po’ in affanno, una delle quali, proprio il Cesena, verrebbe definitivamente escluso, con una sconfitta, dalla lotta per la prima posizione.

Danilo Tedeschini