Il Paradiso parla barese, Spal e Ascoli all’Inferno

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I biancorossi, trascinati da Cheddira, trionfano anche a Venezia. I ferraresi cadono a Frosinone e cambiano guida, Bucchi perde a Modena e la panchina bianconera traballa

I biancorossi, trascinati da Cheddira, trionfano anche a Venezia. I ferraresi cadono a Frosinone e cambiano guida, Bucchi perde a Modena e la panchina bianconera traballa

 

Paradiso

10 – Walid Cheddira

Il Bari vince ancora! La squadra di mister Mignani espugna anche il “Penzo”, superando due a uno il Venezia grazie alle reti di Antenucci e del “solito” Cheddira, stavolta su rigore, salito a quota otto  in quella classifica marcatori che guida con un bel vantaggio. Il giocatore italo-marocchino sta strabiliando gli appassionati della Serie B e il Bari ne giova alla grandissima guidando la classifica  a quota diciotto in compagnia della Reggina. Una forza della natura!

9 – Modena

Piano piano mister Tesser sta tirando fuori il suo Modena dalle sabbie mobili delle zone retrocessione e playout. Lo fa, bissando il successo di sette giorni prima contro la Reggina, andando a sbancare il “Del Duca” di Ascoli con un due a uno in rimonta che porta la firma di Falcinelli e Diaw. Modena nel gruppone delle squadre a quota nove tra l’undicesimo e il sestultimo posto, insieme ad Ascoli, Spal, Benevento e Cittadella.

8 – Ternana e Reggina

Il “trattore” Ternana, come piace definirla il suo allenatore Lucarelli, ara anche il Palermo al “Liberati”, superando i rosanero con un rotondo tre a zero, frutto delle reti, tutte nella ripresa e tutte di ottima fattura, di Partipilo, Palumbo e del giovane Raul Moro. Le fere, al quarto successo consecutivo, volano al terzo posto a quota sedici, a pari merito con il Brescia, a solo due lunghezze dalla vetta.

Ormai il tre a zero casalingo è diventato una costante per la Reggina di mister Inzaghi che consolida, così, il primato in classifica, tutto meridionale, insieme al Bari. Dopo quelli inflitti al Palermo e al Cittadella è il Cosenza a subire il tre a zero nel derby senza storia del “Granillo”, griffato dalle reti di Rivas, Menez e Pierozzi. Alla catena dei tre a zero casalinghi fa, per così dire, eccezione il quattro a zero rifilato al Sudtirol nella prima gara del “Granillo”, con uno “score” casalingo sensazionale che parla di quattro vittorie su quattro, tredici gol segnati, zero subiti. Il Perugia, prossimo avversario in riva allo Stretto della squadra di mister Inzaghi, è avvisato!

7 – Frosinone e Como

Il Frosinone supera meritatamente due a zero la Spal allo “Stirpe” grazie alle reti, entrambe nella ripresa, di Caso e Mazzitelli. La squadra di mister Grosso, in tribuna per squalifica e sostituito in panchina dal suo vice Morrone, aggancia il Genoa al quinto posto a quota quindici, a tre lunghezze dal duo di testa.

Prima vittoria in campionato per il Como, che supera uno a zero il Perugia al “Sinigaglia”. Partita  tutt’altro che emozionante, ma la vittoria del Como è meritata, viste le altre tre, quattro occasioni da rete, contro nessuna del Perugia, create, anche se non sfruttate. La squadra di mister Longo scavalca il Perugia, lasciandogli l’ultimo posto in classifica e aggancia al terzultimo, a quota sei, il Pisa.

Purgatorio

6 – Cagliari, Cittadella, Pisa e Sudtirol

Il Cagliari interrompe la piccola striscia di sconfitte, andando a cogliere un buon punto a Marassi contro il Genoa, nello scontro tra le due favorite della vigilia del torneo che termina a reti bianche. Il punto permette ai sardi di salire a quota undici e di agganciare, insieme al Sudtirol, il Cosenza all’ottavo posto, l’ultimo utile per disputare il preliminare.

Parziale riscatto del Cittadella, reduce da due sconfitte consecutive, che va a conquistarsi un buon punto sul campo dell’ex capolista Brescia. Il meritato uno a uno finale, con il gol del pareggio veneto nella ripresa segnato da Antonucci, fa salire la squadra di mister Gorini nel folto gruppo che fa da cuscinetto tra zona media e zona bassa.

Nonostante l’abbia conquistato in casa, il Pisa, con lo zero a zero imposto al forte Parma, merita di stare nella parte alta del Purgatorio. La squadra di mister D’Angelo disputa una buona gara, meritando ampiamente il punto. Pisa, però, sempre terzultimo ma, adesso, non più da solo.

Il Sudtirol impatta in casa con il Benevento per uno a uno grazie alla rete di Zaro a sei minuti dalla fine. Pari meritato quello della squadra di mister Bisoli che, anche al cospetto del blasonato avversario, anche se in ritardo in classifica, non ha sfigurato. Sudtirol che rimane a cavallo tra la griglia playoff e il centroclassifica.

5 – Genoa, Brescia, Parma e Benevento

Con l’opaco zero a zero contro il Cagliari continua la serie di pareggi casalinghi del Genoa di Mister Blessin che ne bloccano l’ascesa in classifica che, al momento, vede i rossoblù indietro rispetto all’obiettivo della promozione diretta. I soli sei punti, frutto di una sola vittoria in quattro gare giocate al “Ferraris”, contro i nove su dodici conquistati in trasferta, spiegano bene le difficoltà di mister Blessin, allenatore simile ad Alvini, nel riuscire a sviluppare un efficace gioco offensivo.

Primo pareggio interno del Brescia, uno a uno col Cittadella, dopo le prime tre vittorie nelle tre gare  giocate al “Rigamonti”. La rete di Ayé nel primo tempo non basta alla squadra di mister Clotet, meritatamente raggiunta dal Cittadella nella ripresa. Rondinelle che, con il pari, perdono il primato.

Il Parma non va oltre lo zero a zero nella trasferta contro la terzultima in classifica, il Pisa. La squadra di mister Pecchia non riesce a fare il salto di qualità, oggi infatti si attendeva quel successo pieno in trasferta che sarebbe stata la terza vittoria in classifica, con conseguente consolidamento del quinto posto ed invece i ducali scivolano in settima posizione, a quota tredici, con il ritardo dalla zona promozione diretta salito a ben sei punti.

Il Benevento torna dalla trasferta di Bolzano con un pareggino per uno a uno che non soddisfa i tifosi. La gestione Cannavaro, due pareggi in altrettante gare, stenta a decollare, segno che le colpe non erano solo di mister Caserta, anzi. I sanniti, in vantaggio con Pastina sul finire della prima frazione, si fanno colpevolmente raggiungere nella parte finale della ripresa. Benevento nel gruppone a due lunghezze dal preliminare ma anche solo un punto sopra la zona playout.

Inferno

4 – Perugia   

Il Perugia naufraga in riva al lago di Como perdendo uno a zero lo spareggio-salvezza anticipato contro i padroni di casa di mister Longo. La sesta sconfitta su otto gare fa, inevitabilmente, precipitare i grifoni in fondo alla classifica con soli quattro punti, scavalcati anche dal Como. Con Santopadre sempre più contestato dai tifosi e mister Baldini immerso nei suoi sogni, per il Grifo è veramente notte fonda!

3 – Spal

Si interrompe a Frosinone, dove la Spal perde seccamente due a zero, la piccola striscia positiva di pareggi esterni, tre in altrettante gare, della squadra di mister Venturato, inghiottita adesso nel gruppo di medio-bassa classifica. E proprio ieri pomeriggio è arrivata la notizia, a sorpresa, dell’esonero di mister Venturato. Il sostituto dovrebbe essere Daniele De Rossi che, proprio in queste ore, firmerà un biennale.

2 – Palermo e Cosenza

L’inequivocabile tre a zero subito a Terni, terza sconfitta consecutiva, la quarta nelle ultime cinque gare, certifica la crisi della squadra rosanero, precipitata al quartultimo posto della graduatoria con soli sette punti. A questo punto comincia ad essere a rischio la permanenza di mister Corini sulla panchina palermitana, per la quale sarà probabilmente decisivo lo scontro diretto contro il Pisa di sabato al “Barbera”.

Sceso al “Granillo” forte di una buona, quanto insperata, posizione di classifica, un deludente Cosenza esce molto ridimensionato dal derby calabrese contro la Reggina, nel quale rimedia un meritato e pesante tre a zero che fa scivolare quasi fuori dalla griglia playoff la squadra di mister Dionigi, dominata in lungo e in largo dagli avversari.

1 – Venezia

Altra sconfitta interna per il Venezia, stavolta battuto due a uno dal Bari, dopo che la rete nella ripresa del momentaneo pari dei lagunari con Ceccaroni aveva riacceso le speranze dei supporter arancioneroverdi. Preoccupa il rendimento interno della squadra di Javorcic, un solo punto nelle quattro gare disputate al “Penzo”, al quale, fortunatamente, fanno da contraltare i sette punti conquistati in trasferta, che non evitano, però, al Venezia di scivolare in zona playout con il suo quintultimo posto a quota otto.

0 – Cristian Bucchi

Due punti nelle ultime cinque gare, frutto di due pareggi e tre sconfitte, due delle quali in casa. L’ultima, quella per due a uno di sabato contro il Modena, capace nella ripresa di rimontare il vantaggio ascolano di Dionisi, siglato nella prima frazione di gioco, anche approfittando della superiorità numerica per il doppio giallo a Bellusci, recidivo. Dopo lo scintillante inizio dei bianconeri, con sette punti nelle prime tre gare, alla squadra di mister Bucchi si è improvvisamente spenta la luce, con Gondo, quattro gol nelle prime giornate, che non segna più e la difesa che, soprattutto al “Del Duca”, subisce troppi gol, ben cinque nelle ultime due gare. La classifica non fa ancora paura visto che l’Ascoli è, se pur di poco, fuori dalla zona bollente, ma non c’è da scherzare troppo e la posizione di Bucchi, contestato dal pubblico bianconero con il quale non ha mai avuto un buon feeling, non è più così salda. A.A.A. Ascoli: cercasi tre punti disperatamente!

Dan.Te.