La storia di una stagione da “6-“

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La stagione del Perugia si è conclusa con lo 0-0 di Vicenza che ha consentito ai grifoni di terminare in decima posizione con 55 punti. Un campionato che, per stessa ammissione del Direttore Sportivo Roberto Goretti in una recente intervista, è stato al di sotto delle aspettative, da 6 meno”. Sin dall’inizio, l’obiettivo, infatti, era quello di disputare un’annata tranquilla, magari centrando i play off. Tuttavia, il campo ha detto altro: 14 vittorie, 13 pareggi e 15 sconfitte, con 10 punti di distacco dagli spareggi per la serie A.

Precampionato – Già dal ritiro estivo di Sarnano, c’era grande attesa, così come tanta era la voglia di rivalsa dopo l’amara sconfitta dei play off contro il Pescara. Tanta anche la fiducia che la dirigenza biancorossa e tutto l’ambiente nutriva sull’esperto tecnico di Porretta Terme, Pierpaolo Bisoli (due campionati di serie B vinti). La stagione era partita con il piede giusto con le vittoriose amichevoli contro Carpi e Teramo, ma soprattutto per il convincente successo in Coppa Italia contro la Reggiana (3-1, doppietta di Ardemagni e Lanzafame), che ha permesso al Perugia e ai suoi tifosi di tornare a giocare in un prestigioso stadio di Serie A: San Siro. Nel turno successivo, tuttavia, il Grifo deve arrendersi ad un Milan troppo forte (2-0, Honda e Luiz Adriano).

Settembre /ottobre – il campionato del Grifo inizia subito in salita. Dopo la vittoria all’esordio al Curi contro il Como (2-0), il Perugia incasella una serie di 7 partite in cui totalizza 4 punti frutto di 4 pareggi 3 sconfitte e nessuna vittoria (2-1 a Pescara, 0-0 in casa con il Crotone, 1-0 a La Spezia, 0-0 con Cesena,Trapani e Virtus Entella e sconfitta a Latina 1-0). Nonostante la serie negativa Bisoli non si scompone e ripete in più di una occasione che era presto per dare uno sguardo alla classifica (“la classifica la guarderò a dicembre”, “i conti li facciamo alla fine”). Dopo questi risultati, arriva la svolta, forse nella partita più dura, sicuramente la più sentita: il derby. Allo stadio “Liberati” di Terni, il Perugia riesce a spuntarla grazie ad un rigore trasformato da Matteo Ardemagni, che manda in tripudio il gremitissimo settore ospiti. Il mese di ottobre si conclude con due pareggi: 0-0 con il Cagliari e 1-1 a Salerno.

 Novembre/dicembre – Il Grifo continua a sfruttare l’entusiasmo post derby e si rilancia in classifica con 12 punti in 5 partite: 4 belle vittorie (Lanciano, Brescia, Avellino, Modena) che infondono fiducia a squadra e ambiente. Unica nota dolente di questo periodo è la bruttissima sconfitta di Ascoli per 1-0, “eletta” da molti peggior partita dell’anno. Gli uomini di Bisoli hanno anche, in questa fase, due record: miglior difesa e imbattibilità casalinga. Tuttavia, questi primati svaniscono contemporaneamente con la sfida contro il Novara persa per 4-1. Dopo aver perso a Bari (1-0), il 2015 del Perugia si conclude nel migliore dei modi: 2 vittorie con Livorno (4-1) e Pro Vercelli (0-1). Poi la nebbia. In tutti i sensi.

Gennaio/febbraio – L’anno è finito, ma non il girone d’andata. Perugia – Vicenza, in programma il 27 dicembre, infatti, viene rinviata causa nebbia al 19 gennaio. Nessun problema se non ci fossero i turni infrasettimanali. Così, i biancorossi si trovano costretti ad affrontare 3 partite in 8 giorni (dal 16 al 24 gennaio). Di conseguenza, cambia la preparazione (il ritiro invernale di Milano Marittima farà molto discutere) e il modo di dosare le forze dei giocatori, maggiormente soggetti ad infortuni. Detto fatto. Il 2016 inizia in modo disastroso, sotto ogni punto di vista. 3 sconfitte in altrettante gare (Como, Vicenza e Pescara) condite dalla perdita di due degli uomini più in forma: Parigini e Drolè, costretti entrambi ad un lungo stop. Il Grifo, però, tira fuori l’orgoglio e va a vincere, in rimonta, in casa della capolista Crotone (1-2). Purtroppo, è solo un fuoco di paglia. Se gennaio è stato un mese deleterio, febbraio non è da meno: 1 punto (0-0 in casa con lo Spezia) in 4 gare (sconfitte con Cesena, Trapani e Virtus Entella). La classifica è davvero preoccupante.

Marzo/aprile – il mese di marzo è quello del sussulto. 13 punti su 15 disponibili che proiettano il Perugia in zona play off. Dopo aver sconfitto il Latina (2-0), il Grifo fa suo anche il derby di ritorno con una rete di Prcic nei minuti finali ( erano 12 anni che i biancorossi non si aggiudicavano entrambe le stracittadine). Da menzionare anche il successo in casa del Cagliari, poi vincitore del campionato (0-2), quello di Lanciano (0-1) e il pareggio casalingo contro la Salernitana (1-1). Da qui in poi, quando sembrava si fosse intrapresa la strada giusta, iniziano i risultati altalenanti, negativi soprattutto quelli al Curi. In aprile, tra le mura amiche una sconfitta (Ascoli, 0-2), una vittoria (Avellino, 2-0) e un pareggio (Bari, 0-0). In trasferta, Perugia raggiunto nei minuti finali a Brescia (2-2) e Novara (2-2) e sconfitta netta a Modena (3-0) a seguito di una pessima prestazione. Play off sfumati definitivamente.

Maggio – Il mese che doveva vedere la squadra brillante, diviene una semplice “passerella”. Partite spente che fruttano solo 2 pareggi esterni (Livorno e Vicenza) e la sesta sconfitta interna (Pro Vercelli, 1-2).

Michele Mencaroni