Per il Grifo vittoria preziosa al secondo giro di boa

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La prestazione contro la Fermana non convince, ma importante aver portato a casa il risultato in chiave classifica. 2/3 di campionato alle spalle, ora il big match di Sassari

La prestazione contro la Fermana non convince, ma importante aver portato a casa il risultato in chiave classifica. 2/3 di campionato alle spalle, ora il big match di Sassari

 

Se vogliamo trovare un titolo al sudatissimo successo del Perugia contro una Fermana ultima in classifica e priva, come e più dei grifoni, di tanti giocatori, non possiamo esimerci da questo: “Lo stellone di mister Formisano colpisce ancora”.

Non ce ne voglia il giovane tecnico napoletano ma, al netto di una parata salva risultato da parte dei due portieri sullo zero a zero e del gol di Seghetti a solo cinque minuti dalla fine, di grandi occasioni da gol, in campo, non se ne sono viste molte, a parte il clamoroso palo colpito dai marchigiani a due minuti dalla fine, con la palla rimbalzata sulla schiena di Adamonis e uscita in angolo, che poteva riequilibrare la gara.

L’ottavo legno in altrettante partite colpito dagli avversari durante la gestione Formisano, accompagnato dal clamoroso autogol all’ultimo minuto di Pescara e alle altre due deviazioni decisive avversarie, che hanno favorito, oltre quella in Abruzzo, anche le vittorie contro Spal e Pontedera, giustificano in pieno l’appellativo di allenatore molto fortunato che  abbiamo coniato per mister Formisano, che anche ieri non ci ha assolutamente convinto sul piano della prestazione della sua squadra, peraltro sempre lodevole sul piano dell’impegno.

Un primo tempo quasi inguardabile quello dei grifoni, privi degli squalificati Sylla e Kouan e degli infortunati Angella, Bartolomei e Vazquez, con Formisano che mandava in campo Cudrig al centro dell’attacco, lasciando Seghetti in panca, che hanno ruminato un calcio lento e sterile, ad eccezione della stoccata di Iannoni, sul tramonto della frazione, deviata in tuffo molto bene da Furlanetto. Ripresa quasi simile e, dopo un buon inizio del Perugia, era la Fermana ad andare vicinissima al gol con Petrungaro, il cui velenoso diagonale, veniva deviato in angolo da un grandissimo Adamonis, il migliore in campo.

A cinque minuti dalla fine il duo baby Polizzi-Seghetti, bravo Formisano a mandarli in campo durante la ripresa, confezionava il gol della vittoria, con Furlanetto che, stavolta, dava una grossa mano facendosi passare sotto il corpo il colpo di testa di Seghetti. Il clamoroso palo interno colpito ancora da Petrungaro tre minuti dopo metteva in cassaforte la preziosa, anche se non molto meritata, vittoria dei grifoni, sempre quarti, ma adesso da soli, con quarantasei punti.

Torres e Carrarese, infatti, hanno vinto entrambe, la Torres due a zero a Lucca, scacciando la crisi in cui era piombata proprio alla vigilia dello scontro del “Vanni Sanna” di domenica con i grifoni, conservando su di loro il netto margine di sette punti di vantaggio, mentre anche quello sulla Carrarese, terza, la squadra più in forma del periodo, è rimasto inalterato a cinque lunghezze.

Gli apuani, infatti hanno meritatamente battuto il Gubbio due a zero nello scontro diretto casalingo e continuano, quindi, a sopravanzare i grifoni di due lunghezze, col Pescara, sempre sesto, clamorosamente sconfitto in casa dalla Spal e adesso scivolato a cinque punti dal Perugia e a ben sette lunghezze dalla squadra di mister Calabro, con il Gubbio, adesso al quinto posto, tre punti dietro ai grifoni e cinque dietro la Carrarese.

La classifica si è quindi sgranata e proprio osservandola si deduce bene quanto sia stato importante  per il Perugia vincere in qualsiasi modo, pur non giocando bene, la gara con la cenerentola del campionato. Detto di Adamonis, la difesa, se pur poco impegnata non ci ha convinto e le due occasioni clamorose lasciate a Pietrungaro lo testimoniano. Ancor meno ci ha convinto il centrocampo con i soli due centrali schierati, Torrasi e Iannoni, deficitari in fase di costruzione.

L’inedito tre-quattro-due-uno mandato inizialmente in campo da mister Formisano ha deluso, con gli evanescenti Matos e Ricci, a supporto dell’ancora una volta impalpabile Cudrig, mai pericolosi. Meglio, invece, dopo gli ingressi, prima di Seghetti, autore dell’importantissimo gol da tre punti e poi dell’altro giovanissimo Polizzi, autore, tra l’altro, del decisivo spunto concluso con l’assist per il gol di Seghetti.

Abbiamo appena girato la seconda e ultima boa, quella del secondo terzo di campionato, con un deludente quarto posto e adesso ci apprestiamo a vivere il decisivo rush finale delle ultime dodici partite, la prima della quale vedrà il Perugia recarsi in Sardegna a rendere visita alla Torres, damigella d’onore del torneo dietro, ma a ben nove lunghezze, dallo schiacciasassi Cesena. I sardi saranno privi del loro portiere titolare, l’ex grifone Zaccardo, espulso a Lucca per un doppio “giallo”.

Partita fondamentale per il futuro del torneo dei grifoni che, con un successo, si porterebbero a quattro punti dai sardi, riaprendo quel fondamentale capitolo secondo posto (ma attenzione a questa Carrarese), che sembrava definitivamente chiuso quando la Torres, alla fine del Girone d’andata, vantava ben quattordici punti di vantaggio sui grifoni. Un pareggio lascerebbe le distanze invariate e sarebbero i sardi a trarne più vantaggio, soprattutto se la Carrarese non dovesse vincere ad Ancona, col Perugia cui rimarrebbe soltanto  l’obiettivo, secondario, del terzo posto.

Una malaugurata sconfitta, invece, complicherebbe alquanto il raggiungimento del terzo posto finale, dipenderà anche dal risultato della Carrarese, rendendo a quel punto veramente problematica la possibilità di vincere i playoff, visto che un eventuale quarto posto costringerebbe i grifoni a dover disputare, con una rosa a disposizione risicata, ben nove gare in meno di un mese, contro squadre molto forti, per riuscire a centrare l’agognata promozione in B.

Danilo Tedeschini